Lavrov apre a un faccia a faccia Putin-Biden: “Nucleare solo se la Russia rischia l’annientamento”
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov apre a un faccia a faccia tra Vladimir Putin e Joe Biden e getta acqua sul fuoco di un possibile conflitto nucleare.
In un’intervista alla tv di stato russa, Lavrov ha detto che Mosca sarebbe aperta a tenere colloqui con i paesi occidentali sul conflitto in Ucraina, ma non ha ancora ricevuto una proposta seria.
“Abbiamo ripetutamente affermato che non rifiutiamo mai gli incontri. Se c’è una proposta, la prenderemo in considerazione”, ha detto Lavrov riguardo un possibile incontro tra Putin e Biden al prossimo vertice del G20 in Indonesia. Il capo della diplomazia russa ha anche bollato come “bugia” l’accusa alla Russia di aver rifiutato di prendere parte ai colloqui. A dirlo era stato il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale statunitense, John Kirby, il quale aveva affermato che Washington era invece aperta al dialogo con Mosca. “Non abbiamo ricevuto alcuna offerta seria per entrare in contatto”, ha sottolineato Lavrov che, riguardo la possibilità che i colloqui si tengano in Turchia, si è anche detto aperto a ogni proposta sul possibile paese ospitante.
Il ministro degli Esteri russo ha anche precisato che un attacco nucleare è possibile solo come ritorsione, per prevenire l’annientamento della Russia. Dopo giorni di speculazioni ai massimi livelli su un eventuale “Armageddon nucleare”, Lavrov ha invitato gli Stati Uniti e i suoi alleati a “mostrare la massima responsabilità nelle loro dichiarazioni pubbliche” sul tema.
Secondo Lavrov, la dottrina nucleare russa prevede “misure esclusivamente di ritorsione volte a prevenire la distruzione della Federazione Russa come risultato di attacchi nucleari diretti o dell’uso di altre armi che costituiscono una minaccia per l’esistenza stessa dello stato russo”.
Nelle scorse settimane, Putin ha dichiarato che Mosca utilizzerà “tutti i mezzi a disposizione” per proteggere il territorio russo, poco prima dell’annessione di quattro regioni ucraine alla Federazione Russa. Nel suo discorso Putin aveva anche annunciato una mobilitazione “parziale” dopo i successi della controffensiva lanciata dall’Ucraina, che stanno mettendo a rischio i territori conquistati dopo l’invasione lanciata il 24 febbraio. Negli scorsi giorni, hanno fatto discutere i commenti fatti da Joe Biden durante un evento di raccolta fondi in cui ha detto che Putin “non scherza quando parla dell’uso di armi nucleari tattiche o armi biologiche o chimiche”. “Non abbiamo affrontato la prospettiva dell’Armageddon dai tempi di Kennedy e della crisi dei missili cubani”, ha aggiunto, affermando che la minaccia di Putin è reale “perché la performance del suo esercito, si potrebbe dire, è significativamente peggiore delle aspettative”.