Ancor prima dei colloqui, sono i due social network LinkedIn e Facebook a determinare l’assunzione di un candidato. Lo studio Work trends study pubblicato nel 2015 dall’agenzia svizzera di risorse umane Adecco ha dimostrato che LinkedIn è la piattaforma online più utilizzata per cercare lavoro e che tramite Facebook i responsabili delle risorse umane stabiliscono la reputazione e idoneità di un lavoratore.
Un terzo dei reclutatori ha dichiarato di aver scartato almeno una volta un candidato dopo aver controllato il suo profilo online e il 32 per cento ha detto di chiedere in un colloquio di lavoro se hanno un account online e come utilizzano i social media.
Più della metà dei reclutatori ha scartato un candidato dopo aver rilevato delle incompatibilità tra il curriculum online e quello inviato all’azienda. Circa la metà invece, il 46 per cento, ha detto di aver escluso un candidato per immagini o post pubblicati sul profilo personale e ritenuti impropri.
(Qui sotto il grafico che mostra per quali motivi i reclutatori utilizzano Facebook e LikedIn)
L’utilizzo di piattaforme online per scopi lavorativi è in aumento. Oggi, più del 60 per cento dei candidati cerca lavoro online e quasi il 50 per cento delle aziende preferisce reclutare nuovi lavoratori tramite social network. Si prevede che il tempo trascorso online da aziende e candidati aumenterà gradualmente nel 2016.
Work trends study ha preso in esame aziende di 26 Paesi, con un campione di 31.792 candidati e 4.168 reclutatori. Lo studio è diviso per aree geografiche: Europa Centrale, Asia, America e Paesi dell’Europa dell’est. Lo scorso anno 2014 è stata pubblicata sempre dall’agenzia Adecco un’altra ricerca dedicata all’influenza dei social network sul lavoro, intitolata Global Social Recruiting.