Il Santo Sepolcro nella Città Vecchia di Gerusalemme è uno
dei luoghi più sacri della cristianità, e corrisponde al luogo dove, secondo la
tradizione, fu sepolto Gesù Cristo dopo la crocifissione e dal quale egli uscì
nell’atto della resurrezione.
Il luogo è meta di pellegrinaggio quotidiano da parte di
moltissimi fedeli di tutto il mondo, e intorno ad esso è sorta la Basilica del
Santo Sepolcro, ma la tomba vera e propria in cui sarebbe stato adagiato il
corpo di Cristo è coperta da una lastra di marmo almeno dal 1555, e forse addirittura
da secoli prima.
Ora però gli archeologi dell’Università Nazionale della
Tecnica di Atene, che ha in precedenza realizzato i lavori di restauro dell’acropoli
ateniese e della Basilica di Santa Sofia a Istanbul, ha avuto l’autorizzazione
di operare all’interno del sepolcro e di rimuovere la lastra, lasciando esposta
la tomba originaria scolpita nella roccia.
Come riporta National Geographic, sotto il rivestimento di marmo, gli scienziati hanno
scoperto uno strato intermedio di macerie e una superficie di pietra grigia sui quali
verranno effettuati alcuni test, e ancora più in basso, la roccia originale che avrebbe costituito
la “base di sepoltura” del corpo di Cristo.
L’opera fa parte di un progetto da 4 milioni di dollari (in
parte finanziato dal re Abdullah II di Giordania) per ripristinare la tomba e
la piccola struttura, chiamata edicola, in cui essa è racchiusa.
La Basilica del Santo Sepolcro è stata costruita nel 335 d.C.
e costituisce il cuore del quartiere cristiano della Città Vecchia di
Gerusalemme.