Gli Stati Uniti dovranno risarcire una tribù d’indiani d’America per una somma totale di 554 milioni di dollari.
Secondo la Bbc, è il maggior risarcimento mai concesso dal governo americano a una singola tribù.
I Navajo, la comunità di indiani d’America più popolosa degli Stati Uniti con 300mila membri che vivono tra Arizona, New Mexico e Utah, avevano un contenzioso da oltre 50 anni con il governo federale statunitense.
La disputa riguardava la mala gestione di quasi 6 milioni di ettari di terreno appartenente ai Navajo che il governo Usa aveva preso in concessione per lo sfruttamento delle risorse minerarie, l’estrazione di carbone e petrolio, la vendita di legname e l’affitto di immobili e altre attività, secondo un sistema che risale al diciannovesimo secolo.
“Questa risoluzione storica pone fine a una disputa lunghissima e pesante”, spiega il dimissionario procuratore generale americano Eric Holder. “Dimostra il fermo impegno del dipartimento di Giustizia nel voler rafforzare la nostra collaborazione con le realtà tribali”.
“Abbiamo lavorato molto per raggiungere questa risoluzione e dopo un lungo processo sono soddisfatto del giusto ricompenso”, ha detto Ben Shelly, il presidente della Navajo nation, il territorio semi-autonomo che appartiene ai Navajo.
L’amministrazione Obama ha dichiarato di volere risolvere tutti i contenziosi con gli indiani d’America in corso da tempo, chiudendo una delle pagine più controverse della storia del Paese.
Di recente, per esempio, ha riconosciuto un risarcimento di 2,61 miliardi di dollari con 80 tribù sempre per questioni legati alla mala gestione delle proprietà.
L’annuncio ufficiale del recente accordo con i Navajo avverrà oggi nel quartier generale della Nazione Navajo di Window Rock, in Arizona.
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