L’aviazione turca ha bombardato diverse postazioni
strategiche del Pkk – il Partito dei Lavoratori del Kurdistan – a Dağlıca, nella
provincia sudorientale di Hakkari, e nel nord dell’Iraq.
L’operazione – durata dal 16 al 17 maggio – prevedeva un
attacco simultaneo a varie postazioni strategiche curde. L’azione degli aerei
da guerra è stata supportata dall’utilizzo di alcuni lanciarazzi.
Dieci militanti del Pkk, fra i quali un cecchino, sono stati
uccisi sulle montagne che circondano Dağlica in operazioni parallele. Invece, è
di oggi 18 maggio la notizia della morte di un soldato turco.
Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan ha
intensificato la guerra al Pkk negli ultimi mesi, dopo che questo ha
rivendicato l’attentato del 13 marzo ad Ankara, dove sono morte 37 persone. Da
fine aprile, gli attacchi sferrati dall’esercito regolare hanno ucciso più di
150 guerriglieri curdi.
Il Pkk ha dichiarato guerra alla Turchia nel 1984,
rivendicando prima la piena indipendenza del Kurdistan e, in seguito, la
creazione di una regione autonoma nel sudest del paese. Negli ultimi anni, le
due parti si erano avvicinate più volte a una soluzione politica della
questione e una tregua, poi interrotta, era stata raggiunta nel 2013.
Dall’inizio del conflitto sono morte più di 40mila persone.