In un’intervista senza precedenti concessa al giornale arabo “Elaph”, il generale Gadi Eisenkot, capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano, non ha escluso una possibile collaborazione tra Israele e Arabia Saudita per contrastare l’influenza dell’Iran in Medio Oriente.
Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
Secondo Eisenkot, l’Iran rappresenta “la maggiore minaccia nella regione.” Il generale ha inoltre rivelato che Israele è disposto a condividere informazioni di intelligence con i vicini definiti “moderati”, tra i quali anche l’Arabia Saudita, per fermare possibili azioni di Teheran.
“Esiste la possibilità che nasca una nuova coalizione internazionale in Medio Oriente grazie alla mediazione del presidente statunitense Donald Trump”, ha aggiunto Eisenkot. “È necessario lavorare a un ampio ed esauriente piano strategico per fermare la minaccia iraniana.”
In linea con il pensiero del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il capo di Stato maggiore ha accusato Teheran di “cercare di prendere il controllo della regione mediorientale, lavorando alla nascita di una mezzaluna sciita che va dal Libano all’Iran fino al Mar Rosso.”
Un timore condiviso con l’Arabia Saudita, che secondo Eisenkot “non è mai stata nemica” di Israele: “In occasione di una riunione tra i capi di stato maggiore delle forze armate a Washington ho avuto modo di ascoltare le parole della delegazione saudita e ho condiviso tutte le loro parole in merito alla questione iraniana”, ha detto il generale israeliano.
Tra Gerusalemme e Riad non esistono relazioni diplomatiche. L’Iran rappresenta un nemico comune e il recente inasprimento delle tensioni nella regione mediorientale sta portando a dei primi segnali di dialogo tra le due parti.
Le relazioni tra Arabia Saudita e Iran vivono di alti e bassi sin dalla rivoluzione iraniana del 1979, e dal tentativo di Teheran di assumere un ruolo di primo piano a livello regionale. La recente presa di posizione degli Stati Uniti di Donald Trump in funzione anti-iraniana e a sostegno di Riad di certo non semplifica la situazione.
Negli ultimi giorni, però, la storica contrapposizione tra le due potenze ha toccato nuovi livelli di tensione per una serie di circostanze concomitanti.