In un rapporto pubblicato dall’Ocse durante il 50esimo anniversario dell’Unione Africana, la Nigeria emerge come il futuro gigante economico del continente, affetto però ancora da gravi problemi di stabilità politica e povertà interna. La crescita dell’economia nigeriana è stimata al 6.6 per cento nel 2013, più del doppio rispetto a quella del Sud Africa.
Il Pil è aumentato in media del 7 per cento negli ultimi dieci anni. La produzione di petrolio rimane il settore economico più forte: la Nigeria è il primo produttore in Africa con una produzione giornaliera di 2,4 milioni di barili. Anche gli altri settori sono in crescita: commercio, agricoltura e telecomunicazioni (si prevedono 120 milioni di abbonati alla telefonia mobile entro la fine del 2013).
Ma i progressi economici non si fanno ancora sentire su vasta parte della popolazione. La disoccupazione è in crescita al 23,9 per cento e il tasso di povertà è salito: nel 2010 il 60 per cento dei nigeriani viveva con meno di un dollaro al giorno, un anno dopo questo rapporto è salito al 61 per cento. La causa principale è la corruzione della classe dirigente: le infrastrutture (risorse idriche, rete fognaria e strade) rimangono quelle di uno Stato del terzo mondo e il il livello complessivo dell’istruzione è “molto deficitario”, benché il livello di alfabetizzazione per i giovani tra i 15 e i 24 anni sia salito dal 64 per cento del 2000 al 72 per cento nel 2010. Secondo i dati Ocse i tassi di mortalità neonatale, materna e infantile sono ancora molto alti.
Lagos è una delle sette città con il tasso di crescita più veloce al mondo, la capitale economica e commerciale del Paese. L’economia del petrolio ha fatto letteralmente esplodere il tasso di crescita della popolazione urbana, e rappresenta una calamita per la crescente popolazione del Paese, in aumento di circa 4,3 milioni di persone l’anno.
Le Nazioni Unite stimano che, con il presente tasso di crescita, Lagos diventerà la terza metropoli più grande al mondo entro il 2015. Nello stato di Lagos la densità media è di 4,193 abitanti per chilometro quadrato, ma i numeri nella parte più popolata della metropoli aumentano drasticamente e si arriva a una densità media di oltre 20 mila abitanti in un solo chilometro quadrato.
Nel rapporto si legge inoltre che i leggeri benchè progressivi miglioramenti economici e sociali sono messi a rischio “dal deterioramento delle condizioni di sicurezza” dovuto agli attentati di Boko Haram, gruppo terroristico di matrice islamica che dal 2009 ha ucciso quasi 4 mila persone. Da metà maggio l’esercito nigeriano ha lanciato una vasta operazione per sconfiggere questa minaccia interna.