Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg sta mettendo insieme un gruppo di pressione dei migliori leader tecnologici per ottenere alcune riforme politiche negli Stati Uniti. Lo riportano il Wall Street Journal e Politico.
Il gruppo dovrebbe essere formalmente annunciato nelle prossime settimane e avrebbe fissato come primo obiettivo la raccolta di circa 50 milioni di dollari. Zuckerberg, 28 anni, ha già dato un contributo significativo e si dice stia lavorando al lancio del gruppo con il suo compagno di stanza di Harvard Joe Green.
Oltre a Zuckerberg sarebbero coinvolti più di una dozzina di dirigenti di altre tecnologie, tra cui il fondatore di LinkedIn Reid Hoffman. La principale attività della lobby sarà sostenere riforme su una vasta gamma di questioni molto vicine agli interessi dell’industria tecnologica: l’immigrazione, l’economia, l’istruzione e il finanziamento della ricerca scientifica.
I dirigenti della Silicon Valley stanno da tempo portando avanti una battaglia aprire le porte degli Stati Uniti agli stranieri con competenze tecnologiche. Zuckerberg è stato uno dei firmatari della lettera aperta al presidente Obama e al Congresso all’inizio di questo mese per chiedere la riforma dell’immigrazione.
Da più di un decennio infatti il settore tecnologico sta lottando per ottenere più visti e carte verdi per gli immigrati con competenze di ingegneria, matematica e informatica, oltre alla creazione di un percorso di cittadinanza per i talenti privi di documenti che attualmente vivono negli Stati Uniti.
Non sarebbe la prima volta che Zuckerberg mostra un interesse per la politica. Nel mese di febbraio ha tenuto una raccolta fondi elettorale per il governatore repubblicano del New Jersey Chris Christie.