Il ministro dell’economia tedesco Wolfgang Shäuble ha dichiarato che se la Grecia non pagherà il suo debito di 747 milioni di euro al Fondo monetario internazionale entro il 12 maggio dovrà dichiarare il fallimento. Il ministro ha detto comunque di essere fiducioso che la Grecia non uscirà dalla zona euro.
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato ieri nuovamente il punteggio della Grecia, poiché ritiene che il debito e gli altri impegni finanziari del Paese diverranno “insostenibili”, a meno che non vengano messe in atto le riforme economiche necessarie o non vi sia un ulteriore sconto sul debito.
L’agenzia ha rilevato che l’economia greca si è ridotta dell’1 per cento in sei mesi, nonostante il doppio vantaggio costituito dal calo del prezzo del petrolio e dall’euro debole.
Il governo Tsipras sta negoziando con il Fondo monetario internazionale (Fmi) e i suoi partner europei, nel tentativo di ridurre il suo debito.
Atene si trova al momento di fronte a una “scelta tra il pagamento al Fmi o il pagamento degli stipendi e delle pensioni dei dipendenti pubblici”, ha detto alla Bbc Raoul Ruparel, capo della ricerca economica a Open Europe, il comitato che promuove idee per la riforma economica e politica dell’Unione europea, aggiungendo che “per un governo radicale di sinistra, come Syriza, questa è una scelta molto pericolosa”.