Il Jordan Times l’aveva preannunciato già tre mesi fa citando un funzionario del dipartimento per lo Stato civile e i Passaporti: la nuova carta d’identità elettronica rilasciata dalle autorità della Giordania non riporta la religione del suo possessore.
La nuova tessera andrà progressivamente a sostituire le vecchie carte d’identità, ma ha attirato le critiche di quanti ritengono che eliminare la religione dalle informazioni stampate su di essa spogli il paese della sua identità musulmana e sia contrario alla costituzione che stabilisce che l’Islam è religione di stato.
Le autorità rispondono a tali argomentazioni dicendo che la costituzione giordana garantisce a tutti i cittadini l’uguaglianza di fronte alla legge e che non specificare l’appartenenza religiosa serve anche a combattere la discriminazione su base confessionale.
Inoltre, precisano, la religione è tra i dati contenuti nel chip della nuova carta d’identità, insieme ad altre informazioni come il gruppo sanguigno, il codice fiscale, l’assicurazione sanitaria, il numero della patente di guida e l’impronta digitale.
Intanto, il re Abdallah II si è già fatto rilasciare la sua nuova carta d’identità elettronica.