Dopo che sabato 5 agosto il consiglio di sicurezza dell’ONU ha approvato nuove sanzioni nei confronti della Corea del Nord per i nuovi test missilistici, Pyongyang ha fatto sapere di non aver intenzione di fermare il suo programma nucleare.
Così è stato detto in un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa nordcoreana, in cui è stato anche detto che Pyongyang è pronta a rispondere “con azioni molto più forti” per far pagare agli Stati Uniti un caro prezzo per quello che è definito come “un violento crimine” verso il popolo nordcoreano.
Pochi giorni fa, Herbert Raymond McMaster, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, aveva dichiarato all’emittente MNSBC che “gli Stati Uniti sono pronti a tutte le opzioni per contrastare la minaccia nucleare della Corea del Nord, compresa quella di una guerra preventiva”.
Le sanzioni approvate dall’ONU puntano a colpire le importazioni della Corea del Nord per una cifra pari a un miliardo di dollari annuali. A queste sanzioni, Pyongyang ha risposto che finché Washington rimarrà ostile, non arretreranno sul loro programma nucleare.