La competitività dell’Italia
Il primo rapporto sulla competitività dei settori produttivi, realizzato dall’Istat, ha rivelato che circa 16 mila imprese italiane (il 35,7 per cento) ha aumentato l’export sia verso l’area Ue sia verso i Paesi extra-europei.
Oltre 7 mila imprese (il 16 per cento) hanno invece diminuito le vendite in entrambe le aree di sbocco. Complessivamente, circa il 20 per cento ha incrementato le vendite all’estero, consolidando la propria posizione nell’Ue ma perdendone altrettante verso l’area extra-Ue. Il che potrebbe essere sintomo di un possibile arretramento sui mercati emergenti.
Tra i settori manifatturieri più performanti l’industria farmaceutica ha mostrato una solidità strutturale costante in un periodo che va dal 2008 al 2010. Anche la chimica, la meccanica e la fabbricazione di apparecchiature elettriche hanno mostrato segnali positivi nella stessa fascia di tempo.
Le 45 mila imprese manifatturiere esportatrici italiane hanno aumentato dell’11 per cento le vendite tra gennaio/novembre 2010 e gennaio/novembre 2012.
Ma tra gli ostacoli all’esportazione si registrano scarse capacità di offrire servizi all’estero, limitate capacità manageriali a operare su scala internazionale e dimensioni aziendali insufficienti.