L’Isis ha diffuso il sesto video dell’ostaggio britannico John Cantlie.
Il reporter, con indosso una tunica arancione, compare seduto a un tavolo mentre racconta in 8 minuti e 52 secondi il “fallito tentativo da parte degli Stati Uniti di salvare” me e altri prigionieri.
Cantlie, che era stato rapito in Siria due anni fa, spiega “che cosa significa essere abbandonati” dal proprio governo. “Il 4 luglio, il giorno dell’indipendenza, gli americani hanno provato a liberarci con un’operazione complicata e costosa. Il raid è stato condotto con diverse tipologie di aerei, elicotteri e armi”, dice Cantlie.
“I miliziani del’Isis, però, ci avevano già aveva già caricati sei di noi una macchina qualche giorno prima per trasferirci in un’altra prigione. Morale: allo Stato Islamico deve essere costato pochi dollari di benzina. Agli Stati Uniti decine di milioni di dollari e settimane di esercitazioni”, continua.
Dal 2008 a oggi, il governo francese ha speso 58 milioni di dollari finanziando vari gruppi islamici per i riscatti e le trattative volte a liberare diversi prigionieri, quasi 10 milioni l’anno. Non sarebbe più conveniente scambiare i prigionieri invece di pagarli migliaia di dollari ciascuno, chiede sarcasticamente Cantlie?
Il filmato propagandistico è in linea con i cinque episodi già usciti a settembre e ottobre, e si chiama Lend Me Your Ears Episode 6. L’Isis aveva già annunciato che avrebbe diffuso sette video dell’ostaggio britannico John Cantlie.