Un’approvazione preliminare che lascia ben sperare il presidente Obama, quella che è arrivata ieri dalla Commissione Relazioni Estere del senato statunitense.
Il voto che doveva consentire l’uso della forza militare in Siria è stato positivo, a condizione però che il conflitto non duri più di novanta giorni (sessanta con la possibilità di una proroga di altri trenta) e che non si combatta con truppe di terra.
La risoluzione, approvata con una sola astensione, dovrà essere votata la settimana prossima dal Senato e in seguito anche dalla Camera dei Rappresentanti. Intanto, 23 senatori hanno già dichiarato che molto probabilmente voteranno a favore, 16 hanno invece espresso parere contrario. 61 quelli che ancora si dicono indecisi.
Dall’altra parte dell’oceano, Barack Obama cerca di portare dalla sua parte i consensi: “Non è la mia credibilità ad essere su un filo”, ha dichiarato ieri in una conferenza stampa a Stoccolma, piuttosto lo è la credibilità della comunità internazionale, dell’America e del Congresso.