“Abbiamo ucciso tutti i bambini nell’auditorium”, ha riferito uno dei Taliban al suo responsabile. “Cosa facciamo adesso?”, ha chiesto. “Aspettate che arrivi l’esercito e uccidete anche loro prima di farvi saltare in aria”, ha ordinato il capo.
Secondo quanto dichiarato da un funzionario ufficiale delle forze di sicurezza pakistane, questa è stata una delle ultime conversazioni tra i mandanti dell’attacco all’interno della scuola in Pakistan e il commando dei Taliban che ha eseguito, uccidendo i 132 bambini.
Cosa è successo
Nella mattinata del 16 dicembre un commando di Taliban è entrato in una scuola di Peshawar, una città nel nordovest del Pakistan, non lontana dal confine con l’Afghanistan.
Gli uomini armati hanno aperto il fuoco contro studenti e insegnanti, provocando almeno 141 morti (di cui 132 bambini e 9 insegnanti) e un centinaio di feriti.
I Taliban non hanno posto richieste di alcun genere nel momento in cui hanno fatto irruzione nella scuola e hanno iniziato a uccidere i bambini non appena entrati nell’edificio. “Non hanno preso ostaggi e non hanno nemmeno iniziato a sparare in aria all’ingresso”, ha riferito il generale maggiore Asim Bajwa.
Quando l’esercito ha circondato l’edificio per porre fine all’attacco dei Taliban, i terroristi hanno reagito prendendo in ostaggio decine di studenti. La scuola, la Army Public School, frequentata da circa 1.100 ragazzi dai 10 ai 20 anni, è quella in cui i militari pachistani della zona mandano i loro figli.
L’operazione delle forze armate pachistane per porre fine al sequestro ha avuto inizio otto ore dopo che il comando dei Taliban si era introdotto nella scuola.
L’attacco, cominciato alle 10.30 di mattina (6.30 in Italia), è stato rivendicato dal gruppo pachistano del TTP, Tehrek-e-Taliban Pakistan.
Il loro portavoce, Muhammad Umar Khorasani, in un messaggio ha riferito: “Abbiamo scelto questa scuola militare come obiettivo del nostro attacco perché il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che soffrano”.
Secondo i Taliban, gli uomini che hanno fatto irruzione nella scuola indossavano giubbotti esplosivi. I testimoni locali hanno riferito di aver sentito tre esplosioni all’interno della scuola, avvenute mentre le forze dell’ordine entravano nell’edificio.
Il portavoce di un ospedale dell’area ha comunicato che i feriti avrebbero tutti tra i 10 e 20 anni di età. Gli agenti pachistani sono riusciti a uccidere i nove miliziani che hanno fatto irruzione nella scuola dopo ore di assedio.
Il primo ministro pachistano Nawaz Sharif ha detto che saranno osservati tre giorni di lutto nazionale. “Non posso restare a Islamabad, questa è una tragedia nazionale, scatenata da barbari. Quelli erano i miei bambini”, ha detto.
Dopo aver appreso dell’attacco alla Army Public School, la vincitrice del premio Nobel di quest’anno, Malala Yousafzai, ha dichiarato: “Il mio cuore è a pezzi dopo questo atto insensato di terrore a sangue freddo”.
I Taliban pachistani, che combattono contro il governo e mirano a convertire la nazione in uno stato islamico, prendono spesso di mira basi militari, posti di blocco e aeroporti. Sono più rari, invece, gli attentati contro i civili.
Tra gli ultimi attacchi più sanguinosi, quello di settembre 2013, quando decine di persone, inclusi molti bambini, morirono in seguito a un attacco in una chiesa, sempre a Peshawar.