Il Kosovo ha firmato nella giornata di martedì 27 ottobre, nella sede di Strasburgo del Parlamento europeo, l’Accordo di stabilizzazione e associazione (Asa), che costituisce il primo passo verso l’entrata di un Paese nell’Unione Europea.
Si tratta di accordi bilaterali di ambito politico e commerciale attraverso cui i Paesi richiedenti si impegnano ad adottare le misure necessarie per conformare la propria legislazione interna ai criteri dell’Unione europea. Tutti gli altri Paesi balcanici hanno già firmato l’accordo.
Il primo ministro kosovaro Isa Mustafa ha descritto la giornata come molto “importante”, mentre Johannes Hahn, commissario europeo per la politica di vicinato e i negoziati per l’allargamento, ha dichiarato che “quest’accordo è una tappa fondamentale delle relazioni tra Unione europea e Kosovo, specialmente se si considerano le aspirazioni europeiste del Paese”.
L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini ha aggiunto: “Sono convinta che [il patto] avrà conseguenze positive per i cittadini kosovari, per l’Unione Europea e per la stabilità del Paese”.
L’accordo non sarà di facile attuazione dato che Spagna, Cipro, Romania, Grecia e Slovacchia non hanno ancora riconosciuto l’indipendenza del Kosovo dalla Serbia.
Belgrado ha infatti espresso preoccupazione per la firma dell’Asa ma, per allentare le tensioni, l’Ue sarebbe pronta a fare concessioni alla Serbia.
I negoziati sono iniziati nel luglio del 2014 e l’entrata del Kosovo nell’Unione è prevista per il 2016.
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