Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha iniziato la sua visita in Cina, dove incontrerà il presidente Xi Jinping.
Il leader della Corea del Nord è accompagnato dalla moglie Ri Sol-ju e da alti funzionari dello stato, i ministri degli Esteri e della Difesa, Ri Yong-ho e No Kwang-chol, e il suo braccio destro, Kim Yong-chol. La visita in Cina proseguirà fino al 10 gennaio 2019.
Si tratta di una visita senza preavviso, su invito del presidente cinese Xi Jinping.
La visita arriva mentre sono in corso i negoziati per un secondo summit tra Kim Jong-un e il presidente statunitense Donald Trump, tenutosi il 12 giugno 2018 a Singapore.
Decine di veicoli e funzionari della sicurezza hanno bloccato le strade intorno alla stazione ferroviaria nella città di confine di Dandong, per il passaggio del treno su cui viaggiava Kim Jong-un.
Il caratteristico treno verde e giallo del leader nordcoreano è giunto in una stazione di Pechino la mattina dell’8 gennaio 2019. Un corteo di automobili e blindati ha attraversato il centro di Pechino.
Si tratta della quarta visita del leader di Pyongyang in Cina in meno di un anno e coincide con il giorno del suo 35esimo compleanno.
La Cina è un importante alleato diplomatico per la Corea del Nord e una delle sue principali fonti di commercio e aiuti.
Nel suo discorso annuale di Capodanno di alcuni giorni fa, Kim aveva dichiarato di essere impegnato nella denuclearizzazione, ma ha avvertito sull’intenzione di cambiare rotta se le sanzioni degli Stati Uniti rimarranno in vigore.
I progressi diplomatici tra Kim e Trump sono in stallo dal vertice di Singapore. Entrambe le parti hanno firmato un impegno per la denuclearizzare la penisola coreana, anche se non è mai stato chiarito in cosa consisterebbe concretamente.
Dai suoi organi di stampa, la Corea del Nord ha chiesto agli Usa di interrompere le manovre militari congiunte con la Corea del Sud nella penisola coreana e ha ribadito che vuole da Washington misure corrispondenti ai propri sforzi per continuare nel dialogo, ovvero l’abbandono delle sanzioni, che Washington non vuole concedere senza vedere segnali concreti di denuclearizzazione.
Intanto, il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ai microfoni della Cnbc, ha ringraziato la Cina per il sostegno nella questione nucleare nordcoreana, definendo Pechino “un buon partner” nel dialogo con Pyongyang, a prescindere dalle tensioni tra Usa e Cina sul commercio.
“I cinesi sono stati molto chiari con noi che queste sono questioni separate”, ha detto Pompeo.
In questi giorni si trova a Pechino anche una delegazione di funzionari statunitensi, con il vice rappresentante per il Commercio, Jeffrey Gerrish, per discutere di questioni tariffarie, che stanno creando attriti tra Cina e Stati Uniti.