Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Coree, Kim Jong-un: “Spero in una denuclearizzazione della penisola entro il 2021”

    Credit: Afp

    Il dittatore della Corea del Nord prevede di abbandonare il nucleare entro tre anni. E annuncia un nuovo incontro con il capo di Stato della Corea del Sud, Moon Jae-in

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 6 Set. 2018 alle 08:50 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:30

    Kim Jong-un ha dichiarato di volere “allontanare completamente il pericolo di un conflitto armato e di una guerra dalla penisola coreana per trasformarla in una culla di pace, senza armi atomiche, libera dalla minaccia nucleare”.

    Il programma del dittatore nordcoreano è emerso durante un colloquio con il consigliere per la Sicurezza nazionale di Seul, Chung Eui-yong, avvenuto mercoledì 5 settembre a Pyongyang. Lo stesso consigliere, rinato a Seul nella Corea del Sud, ha detto che il capo di stato vuole collaborare “non solo con la Corea del Sud, ma anche con gli Stati Uniti” per ottenere la “completa denuclearizzazione” della penisola.

    Inoltre, ha affermato il portavoce della Corea del Sud, la fiducia che il leader nordcoreano nutre nei confronti del presidente Trump “rimane inalterata”.

    Kim Jong-un ha espresso “frustrazione” per lo scetticismo con cui sono state accolte all’esterno le mosse da lui stesso definite “molto significative” per la denuclearizzazione della Corea del Nord. I riferimenti sono allo smantellamento del sito nucleare di Punggye-ri, avvenuto a maggio scorso, e al lavoro per smantellare l’unico sito di test missilistici nordcoreano. Dubbi sull’effettivo abbandono del sito erano emersi il mese scorso, quando le ultime immagini satellitari analizzate dagli esperti evidenziavano uno stop alle operazioni di chiusura dell’area.

    Il leader nordcoreano ha promesso “misure più attive” nella denuclearizzazione della penisola coreana, ma ha chiesto “reciprocità” per le buone intenzioni mostrate finora da Pyongyang.

    Il rinnovato impegno di Kim Jong-un per l’abbandono dell’arsenale nucleare nord-coreano, riportato oggi anche dai media del regime, arriva in un momento di stallo nei colloqui con gli Stati Uniti, dopo il summit di Singapore del 12 giugno scorso tra Trump e Kim: il mese scorso, il presidente Usa aveva cancellato un previsto viaggio del segretario di Stato, Mike Pompeo, in Corea del Nord, citando gli scarsi progressi nella denuclearizzazione da parte di Pyongyang.

    Con Kim Jong-un, la delegazione di Seul ha discusso di “soluzioni pratiche per stabilire la pace permanente e assicurare la prosperità nella penisola coreana, e specialmente la denuclearizzazione”. Dall’incontro è stato annunciato un terzo summit tra i due capi di Stato.

    Un vertice a Pyongyang sarà organizzato dal 18 al 20 settembre prossimi. Sarà il terzo meeting: Kim aveva già incontrato Moon Jae-in il 27 aprile e il 26 maggio scorsi.

    Con Kim, le delegazione di Chung ha discusso di “soluzioni pratiche per stabilire la pace permanente e assicurare la prosperità nella penisola coreana, e specialmente la denuclearizzazione”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version