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    Aborto, tasse, immigrazione, guerre: com’è andato il dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump

    Credit: AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 11 Set. 2024 alle 10:07 Aggiornato il 11 Set. 2024 alle 10:56

    Nella serata di ieri, martedì 10 settembre, mentre in Italia era già notte, si è tenuto a Philadelphia il primo dibattito televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump, i due principali candidati alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, in programma fra poco meno di due mesi.

    Il confronto è durato un’ora e 45 minuti e secondo la maggioranza dei commentatori la democratica Harris ha avuto la meglio.

    La Cnn osserva che la vicepresidente uscente – candidata dai dem dopo il ritiro dalla corsa del presidente Jor Biden – si è presentata al dibattito “preparata” e ha “condito quasi ogni risposta con un commento studiato per far infuriare” Trump, candidato del Partito repubblicano.

    “Il popolo americano è esausto con lo stesso vecchio, stanco copione”, ha attaccato riferendosi alla campagna elettorale di Trump.

    La vicepresidente ha definito l’avversario “debole”, “sbagliato”, ha detto che gli altri leader mondiali ridono di lui e ha paragonato la sua sconfitta alle presidenziali del 2020 a un licenziamento deciso da 81 milioni di elettori. “È chiaro che sta avendo molte difficoltà ad elaborare la cosa”, ha chiosato la democratica.

    Trump ha subìto i colpi. Sempre secondo la Cnn, il tycoon è andato spesso “fuori controllo” facendo ripetute affermazioni false.

    Ha nuovamente parlato di brogli a proposito del voto di quattro anni fa e rilanciato altre teorie complottiste secondo cui gli immigrati mangiano animali domestici e i democratici sostengono l’aborto dopo la nascita dei bambini. “Non esiste uno Stato in questo Paese in cui sia legale uccidere un bambino dopo la nascita”, gli ha dovuto far notare il moderatore Linsey Davis, giornalista della Abc.

    Il diritto all’aborto è stato uno dei temi centrali del dibattito. Trump ha comunque chiarito che – da presidente – non firmerebbe un divieto federale per l’interruzione di gravidanza “perché non c’è motivo di farlo”. Harris ha ricordato i casi di donne che non possono abortire nemmeno dopo essere state vittime di stupro o hanno difficoltà a ottenere assistenza in caso di aborto spontaneo. “Vuoi parlare di questo, è quello che la gente voleva?”, ha attaccato la democratica.

    Quando la discussione si è spostata sull’economia, la vicepresidente ha guardato dritto verso la telecamera e si è rivolta agli elettori: “Donald Trump – ha detto – non ha alcun piano per voi perché è più interessato a difendersi che a prendersi cura di voi”.

    Harris si è autodefinita una “ragazza della classe media” e ha promesso tagli fiscali per le famiglie e detrazioni fiscali per le piccole imprese accusando Trump di voler tagliare le tasse solo per i miliardari e le grandi aziende. “Sappiamo che abbiamo una carenza di case e alloggi – ha sottolineato – e il costo degli alloggi è troppo alto per troppe persone. Sappiamo che le giovani famiglie hanno bisogno di sostegno per crescere i loro figli e ho intenzione di estendere un taglio delle tasse per queste famiglie di 6.000 dollari, che è il più grande credito d’imposta per figli che abbiamo concesso da molto tempo, in modo che queste giovani famiglie possano permettersi di acquistare una culla, un seggiolino per l’auto e vestiti per i loro figli”.

    “Abbiamo una nazione che sta morendo. Non ho mai visto un periodo peggiore”, ha invece osservato il candidato repubblicano, che ha definito l’avversaria una “marxista”.

    A Trump sono state chieste spiegazioni in merito al suo commento del mese scorso, quando aveva affermato che Harris ha iniziato a identificarsi come nera solo di recente. “Non potrebbe importarmene di meno”, ha risposto Trump. “Qualunque cosa voglia essere, per me va bene”.

    Da parte sua, Harris ha replicato ricordando di aver subito anche in passato la discriminazione razziale: “Penso che il popolo americano voglia di meglio”, ha detto riferendosi al suo avversario. “Vediamo l’uno nell’altro un amico. Vediamo l’uno nell’altro un vicino. Non vogliamo un leader che cerca costantemente di far sì che gli americani puntino il dito l’uno contro l’altro”.

    I due si sono duramente scontrati anche sulla politica estera. Rispetto a quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza. Secondo la candidata democratica, “abbiamo bisogno di un accordo di cessate il fuoco e di liberare gli ostaggi”, mentre Trump l’ha accusata di odiare sia gli israeliani sia gli arabi.

    A proposito della guerra in Ucraina, l’ex presidente ha assicurato di conoscere molto bene Putin e ha sostenuto che “la Russia non sarebbe mai entrata in Ucraina” se alla Casa Bianca si fosse stato lui. “È risaputo che questi dittatori e autocrati tifano perché tu torni a essere presidente – ha risposto Harris – perché è chiaro che possono manipolarti con lusinghe e favori”.

    Verso la fine del dibattito, Trump ha ricordato l’uscita di scena – in piena campagna elettorale – del suo ex avversario Joe Biden: “Dov’è il nostro presidente? – ha domandato – Non sappiamo nemmeno se è il presidente. L’hanno buttato fuori da una campagna come un cane. È il nostro presidente? Abbiamo un presidente che non sa di essere vivo”.

    Harris gli ha risposto così: “È importante ricordare all’ex presidente: non ti stai candidando contro Joe Biden. Ti stai candidando contro di me”.

    Secondo il Washington Post, “la performance della vicepresidente Kamala Harris e la reazione spesso frustrata di Donald Trump hanno evidenziato quanto siano cambiate le dinamiche della competizione da quando il presidente Joe Biden ha concluso la sua campagna”.

    Il New York Times osserva che Harris ha “messo sulla difensiva” Trump sfoggiando la sua abilità di ex procuratrice per “mettere sotto torchio” l’ex presidente, il quale “ha abboccato all’amo letteralmente ogni volta che lei ci ha provato”.

    Dopo il dibattito, Harris ha ricevuto l’importante endorsement di Taylor Swift, popstar che con la sua popolarità potrebbe influenzare il voto soprattutto tra i giovani.

    La vicepresidente uscente si è già detto pronta a sfidare Trump in un secondo dibattito nelle prossime settimane. “Sotto le luci della ribalta – scrive in una nota la presidente della sua campagna Jen O’Malley – il popolo americano ha potuto vedere la scelta che dovrà affrontare quest’autunno alle urne: tra andare avanti con Kamala Harris o tornare indietro con Trump. Questo è ciò che hanno visto stasera e ciò che dovrebbero vedere in un secondo dibattito a ottobre. La vice presidente è pronta per un secondo dibattito. E Donald Trump?”.

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