“Non ho nessun rimpianto e intendo continuare a far sentire la voce di Hong Kong”. In un video inviato in esclusiva a TPI.it il dissidente Joshua Wong racconta dell’arresto cui è stato sottoposto oggi con l’accusa di aver partecipato a un’assemblea non autorizzata a ottobre 2019 e di aver violato quella che definisce la “legge draconiana anti-maschera”.
Wong, ex leader della protesta degli ombrelli, e ora uno dei leader dell’opposizione a Hong Kong al governo locale, dovrà andare in udienza il 30 settembre e rischia fino a 6 anni di carcere. “Anche se sono stanco per l’interrogatorio dei poliziotti penso che dobbiamo continuare la nostra battaglia, non c’è ragione per arrendersi”.
Tra i fondatori del movimento per l’autodeterminazione della città-Stato, Joshua Wong rischia 5 anni di carcere per assemblea non autorizzata e 1 anno per aver indossato una mascherina ed essersi dunque coperto il volto.
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