Stipendi non pagati, mansioni “non congrue” al lavoro di una guardia del corpo, come fare da babysitter. Ma soprattutto, la continua richiesta di “salvare” Johnny Depp dai su0i vizi facendogli da badante.
Sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto due ex bodyguard dell’attore, Eugene Arreola e Miguel Sanchez, a sporgere denuncia per il trattamento ricevuto in casa Depp, dove hanno lavorato dal 2016 al gennaio del 2018.
Secondo il racconto delle due guardie del corpo, la cui attendibilità dovrà ovviamente essere verificata da un tribunale, Johny Depp innanzitutto non gli avrebbe pagato alcune mensilità, nonché gli straordinari che più volte li aveva costretti a fare.
Arreola e Sanchez iniziarono a lavorare per l’attore statunitense proprio nel periodo del suo divorzio da Amber Heard (2016), la quale ha accusato Depp di violenza privata.
Secondo la Heard, Johny Depp sarebbe caduto in paranoia a causa di una serie di delusioni personali, iniziando a fare uno di droga e a bere pesantemente, accuse che l’attore ha sempre respinto.
In quella fase, Johnny Depp era stato anche costretto a vendere alcuni suoi beni di valore, come una villa a Venezia e due pregiati dipinti.
Ma c’è di più. Secondo le due guardie del corpo, Depp aveva costantemente bisogno che qualcuno lo proteggesse in pubblico dai suoi vizi.
Un episodio, a questo proposito, è particolarmente eclatante. Durante una serata in un night club, Arreola e Sancheza sarebbero stati costretti a “togliere della droga dalla faccia di Depp, per evitare che qualcuno si rendesse conto delle condizioni in cui si trovava”.
Nei documenti depositati per la denuncia, si fa riferimento anche ad un improprio lavoro da autisti nonché da babysitter per i figli di Depp.
Le due guardie del corpo parlano anche, più in generale, di un ambiente di lavoro “tossico”, con frequenti episodi pericolosi per la loro incolumità personale, come quando il capo della sicurezza dei Depp, giocando con una pistola, si sparò per sbaglio un colpo alla gamba.
Inoltre, quando svolgevano la funzione di autisti, le guardie del corpo, sempre stando a quanto contenuto nei documenti depositati in tribunale, “dovevano guidare veicoli su cui venivano trasportate sostanze illegali”.
Non solo, ma erano obbligati “a monitorare individui instabili della cerchia e dell’entourage di Depp, con evidenti rischi e ricadute per la loro reputazione”.
“A causa dell’ambiente di lavoro tossico e pericoloso e delle costanti violazioni perpetrate, i querelanti sono stati costretti a lasciare il loro impiego nonostante il fatto che si trovassero benissimo con molte delle persone con cui lavoravano e non avessero alcun sentimento negativo nei confronti di Johnny Depp”, si legge nella denuncia.
Arreola e Sanchez denunciano anche di essere stati privati più volte delle ore di riposo nonché dei pasti.
Johnny Depp, attualmente, è in causa anche con i suoi ex manager della società Management Group. In questo caso è stato lo stesso attore a sporgere denuncia per una presunta truffa ai suoi danni. La Management Group ha contro-denunciato Depp. Il processo inizierà nel mese di agosto.