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    J.K. Rowling accusata (di nuovo) di essere contro i trans: i tweet finiti nella bufera

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 8 Giu. 2020 alle 09:46

    J.K. Rowling accusata (di nuovo) di essere contro i trans: i tweet finiti nella bufera

    La scrittrice britannica J.K.Rowling, autrice della saga di Harry Potter, è finita ancora una volta nella bufera per una serie di tweet sui trans, che hanno spinto alcuni utenti ad accusarla di transfobia. Su Twitter la Rowling ha postato una reazione a un articolo intitolato: “Creare un mondo post Covid-19 più egualitario per le persone che hanno le mestruazioni”. “Persone che hanno le mestruazioni? Sono sicura che una volta avevamo un termine per indicare queste persone. Che qualcuno mi aiuti”, ha ironizzato la scrittrice. “Wumben? Wimpund? Woomud?”, ha scritto alludendo alla parola inglese “Women” (Donne). L’articolo si riferiva a persone di genere non-binario, ovvero con uno spettro di identità di genere che comprende individui che non si considerano né uomo né donna, e che possono avere il ciclo mestruale.

    La scrittrice è stata accusata di transfobia e etichettata come “Terf” (trans-exclusionary radical feminist), una forma di femminismo radicale transfobico. Per rispondere a chi la criticava, la Rowling è quinti tornata sul punto con una serie di tweet. “Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta dalle donne di tutto il mondo viene cancellata”, ha scritto nel primo di tre post. “Conosco e amo i trans, ma cancellare il concetto di sesso significa cancellare la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Dire la verità non vuol dire odiare”.

    “L’idea che donne come me, empatiche da decenni nei confronti dei trans, vicini perché vulnerabili nello stesso modo in quanto donne – per esempio nei confronti della violenza maschile – odino i trans perché credono che il sesso esista e abbia conseguenze concrete non ha senso”, ha proseguito Rowling nel secondo tweet. “Rispetto il diritto di ogni persona trans di vivere in un modo che sia autentico e confortevole per loro. Marcerei con voi se foste discriminati perché trans. Allo stesso tempo la mia vita è stata plasmata dall’essere donna. Non credo che dirlo significhi odiare”, si conclude la sua riflessione.

    Le parole della scrittrice hanno provocato alcune reazioni di critica e di condanna, portando l’hashtag #JKRowling in cima alle tendenze. A chi sostiene che la Rowling”confonde le differenze tra i sessi con l’identità di genere”, lei replica: “Ho trascorso buona parte degli ultimi tre anni a leggere libri, blog e studi scientifici scritti da transgender, medici e specialisti di genere. So perfettamente quale sia la distinzione fra le due cose. Non supponete mai che, se qualcuno la pensa diversamente da voi, è male informato”.

    Non è la prima volta che l’autrice di Harry Potter finisce nella bufera per alcune frasi ritenute anti-transgender. A dicembre 2019 ha ricevuto diverse critiche per via di un tweet in cui prendeva le parti di Maya Forstater, la ricercatrice che nel 2018 aveva perso il lavoro per le sue posizioni sui trans.  “Vestiti come vuoi, fatti chiamare come vuoi, vai a letto con qualunque adulto consenziente ti desideri, vivi la tua vita al meglio in pace e sicurezza. Ma si può davvero licenziare una donna per aver detto che il sesso è reale?”, aveva scritto la Rowling in quell’occasione, generando una polemica sulla quale oggi – con le sue nuove dichiarazioni – mostra di non avere alcuna intenzione di fare marcia indietro.

    Leggi anche: 1. J.K. Rowling e quel contestato tweet: la polemica sul web /2. J.K. Rowling pubblica un nuovo libro. Gratis, online e a puntate

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