L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che una delle milizie islamiste ha abbattuto un aereo da guerra a sud di Aleppo, città nel nord del paese contesa tra le forze governative e varie fazioni di ribelli.
Il gruppo ha reso noto che il jet ha preso fuoco e si è schiantato sull’altopiano Talat al-Iss, area che è stata catturata dalle forze governative questa settimana.
Al-Nusra, il gruppo affiliato ad al-Qaeda responsabile dell’abbattimento del velivolo è bersaglio del fuoco congiunto dell’aeronautica di Damasco e di quella russa.
Sembra che il pilota, che è riuscito a eiettarsi fuori dal velivolo, sia stato catturato dai miliziani che lo avrebbero condotto in una delle sedi di al-Nusra.
Inizialmente, non era chiaro se si trattasse di un aereo siriano o russo. Tuttavia, Mosca ha dichiarato di non avere forze aeree impegnate in missioni vicino ad Aleppo.
Successivamente, la televisione di stato siriana ha confermato che l’aereo abbattuto da un missile terra-aria appartiene alle forze siriane ed era in missione di ricognizione.
La supremazia aerea rappresenta un vantaggio cruciale per le forze del presidente Bashar al-Assad, e i ribelli hanno a lungo chiesto ai propri alleati armi per la contraerea, in modo da controbilanciare l’impatto devastante dei raid aerei condotti dall’aeronautica di Damasco e dagli alleati russi.
Tali forniture sono state negate per paura che finissero nelle mani di gruppi estremisti.
In Siria è in vigore un cessate il fuoco da oltre un mese, per favorire le negoziazioni al tavolo dei colloqui di pace sponsorizzati dall’Onu, dagli Stati Uniti e dalla Russia.
Ma la tregua esclude il sedicente Stato islamico e il Fronte al-Nusra, l’affiliato siriano di al-Qaeda. Il governo e i suoi alleati continuano a lanciare attacchi aerei e terrestri contro parti del territorio in cui dicono siano presenti questi gruppi.
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