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    Usa, arrestata la presunta “talpa” della fuga di documenti dal Pentagono: è l’aviatore 21enne Jack Teixeira

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 14 Apr. 2023 alle 07:48

    Si chiama Jack Teixeira, nome in codice “OG”, il 21enne membro della Guardia Nazionale dell’aeronautica degli Stati Uniti arrestato ieri dall’Fbi perché sospettato di essere la “talpa” responsabile della fuga di documenti sensibili dal Dipartimento di Difesa Usa. La sua cattura, trasmessa in diretta televisiva sui canali ufficiali americani, è arrivata al termine di una settimana di indagini su quello che è stato uno dei maggiori “leak” della storia recente, sia per mole di informazioni riservate diffuse, sia per l’importanza dei file condivisi illecitamente, alcuni dei quali hanno messo in imbarazzo gli alleati della Casa Bianca.

    Teixeira è stato arrestato North Dighton, nello stato del Massachusetts: è uno specialista in tecnologia dell’informazione e della comunicazione, si è arruolato nel settembre 2019 ed ha raggiunto il grado di Airman 1st Class, il terzo più basso per il personale dell’Air Force. Secondo quanto riporta il New York Times, una “scia di prove digitali” lo ha incastrato indicandolo come il leader del gruppo di chat privato sulla piattaforma Discord, chiamato Thug Shaker Central, dove sono apparsi i documenti top secret. Su quella chat si faceva chiamare “OG” e pubblicava da mesi file sensibili, alcuni dei quali riguardanti lo stato delle truppe ucraine nel conflitto con la Russia.

    Il gruppo di circa 24 membri era fondato sul “reciproco amore per le armi, l’equipaggiamento militare e Dio”. Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha chiesto un riesame interno dopo quella che potrebbe essere una delle più grandi fughe di documenti di intelligence dal rilascio dei documenti della National Security Agency nel 2013 da parte di Edward Snowden. Teixeira comparirà davanti ai giudici del tribunale federale del Distretto del Massachusetts. Il Pentagono ha affermato che la fuga di notizie rappresenta un rischio “molto serio” per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, con il portavoce Pat Ryder che lo ha definito un “atto criminale deliberato”.

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