Elio José Simonelli Datellis, un noto imprenditore italiano, è stato ucciso in Venezuela mentre tentavano di sequestrarlo.
Il cadavere dell’uomo è stato ritrovato nel suo furgone nel comune di Linares Alcantara, vicino Maracay, nello stato settentrionale di Aragua.
L’imprenditore era il proprietario dei magazzini dell’azienda Nestlé nello Stato di Aragua.
Una banda di criminali ha sequestrato Datellis, ma è stata in seguito fermata dalla polizia locale.
L’uomo è rimasto ucciso nel corso di una sparatoria tra le forze dell’ordine e i suoi rapinatori, secondo quanto riferito dal quotidiano venezuelano El Universal.
La polizia era riuscita a localizzare i delinquenti in fuga sorvolando la zona in elicottero, dopo essere stata allertata dal fratello della vittima, che per primo aveva inseguito i sequestratori.
Datellis, 45 anni, era stato sequestrato intorno alle 8 (ora locale), appena arrivato in una carrozzeria di cui era proprietario a San Agustìn.
Ad attenderlo ha trovato i suoi sequestratori, che lo hanno costretto a rientrare a bordo del suo furgone con cui si sono dati alla fuga dopo aver immobilizzato Datellis su un sedile posteriore.
Il fratello dell’imprenditore, che si trovava nella vicinanze, aveva notato qualcosa di sospetto nel vedere il furgone allontanarsi, ma non aveva capito subito cosa fosse successo.
L’uomo infatti ha lanciato l’allarme solo dopo che il fratello rapito era riuscito a chiamarlo e a lasciar cadere il cellulare nel furgone in cui si trovava, lasciando la telefonata attiva.
In questo modo, il fratello di Datellis è riuscito ad ascoltare le conversazioni a bordo del furgone e si è lanciato all’inseguimento.
Secondo quanto riferito dal quotidiano locale, alcuni minuti dopo l’uomo ha perso le tracce del fratello e ha chiamato la polizia per lanciare l’allarme.
Quando gli agenti hanno bloccato i sequestratori, c’è stata una sparatoria durante la quale l’imprenditore italiano è rimasto ucciso a seguito di un colpo di pistola all’addome.
Nel corso de conflitto a fuoco hanno perso la vita anche 3 dei sequestratori, forse cinque secondo altre fonti locali che hanno riportato la notizia.
Il Venezuela sta attraversando una grave crisi economica e sociale.
A maggio 2018 l’attuale presidente Maduro è stato rieletto tra le proteste dell’opposizione che hanno boicottato la tornata elettorale in segno di protesta contro presunte irregolarità e l’accusa di brogli.
Gli Stati Uniti avevano annunciato “rapide misure economiche e diplomatiche” in seguito alle “elezioni farsa” che hanno visto la vittoria di Nicolas Maduro come presidente del Venezuela.
In carica dal 2003, Maduro è stato rieletto con circa il 70 per cento dei voti.
Alcuni giorni fa, la capitale Caracas è rimasta senza corrente elettrica a causa di un blackout che ha interessato l’80 per cento della città.
Maduro ha condannato l’accaduto, definendolo un deliberato “atto di sabotaggio”.
“Hanno sabotato il sistema elettrico a Caracas”, aveva detto il presidente del Venezuela.
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