Claudio Mandia, il giovane salernitano trovato morto in un college americano, per la famiglia è stato “sottoposto a inimmaginabili trattamenti da parte dell’amministrazione” dell’istituto che stava frequentando a New York. Non è dato sapere a oggi a che cosa facciano riferimento i familiari.
Mantia è morto alla EF Academy di Tarrytown, a nord di New York, una scuola esclusiva di lingue, frequentata da studenti che arrivano da tutto il mondo e con rette di 62 mila dollari l’anno. I genitori erano arrivati dall’Italia venerdì per festeggiare con lui i suoi diciotto anni, quando sono stati raggiunti dalla notizia. Lo zio del ragazzo, Pietro Benesatto, ha parlato all’inizio di cause naturali, escludendo l’ipotesi che il nipote potesse essere stato vittima di aggressione.
I genitori, Elisabetta Benesatto e Mauro Mandia, affidano le loro parole all’avvocato George Bochetto: “La famiglia di Claudio è sconvolta e distrutta per la morte insensata del loro amato figlio. Claudio era un giovane allegro, intelligente, che studiava in America alla EF Academy nella contea di West Chester, New York. È stato sottoposto a un trattamento inimmaginabile dall’amministrazione. È in corso un’indagine completa e verranno intraprese tutte le azioni appropriate. La famiglia chiede rispettosamente privacy mentre piange la morte del figlio”
I parenti, che si dicono “scioccati e distrutti” da quella che definiscono “una morte insensata” spiegano dunque che è “in corso una indagine completa” e annunciano che intendono prendere “azioni appropriate”. Domenica sono stati sentiti dagli inquirenti i compagni di scuola. Claudio è deceduto tra giovedì e venerdì notte, avrebbe compiuto 18 anni nella giornata di sabato.