Israele ha annunciato lunedì 18 aprile di aver individuato nel suo territorio un tunnel scavato da Hamas che partiva dalla striscia di Gaza.
È la prima scoperta dalla guerra del 2014, scoppiata proprio a causa dei passaggi segreti costruiti da Hamas per spostare armi e guerriglieri nel territorio israeliano, ma Gerusalemme ha specificato che è improbabile una nuova ritorsione militare.
“Non stiamo cercando il casus belli per un nuovo conflitto, ma se Hamas continuerà a provocare lo stato di Israele e mettere in pericolo l’incolumità dei cittadini che vivono al confine con la Striscia di Gaza, gli verrà inferto un duro colpo”, ha precisato il ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon.
Nel 2014, durante i 50 giorni del conflitto secondo le stime delle Nazioni Unite, sono morti almeno 2,251 palestinesi, inclusi 1462 civili, e 11,231 sono stati feriti. Più di 18mila edifici a Gaza sono stati distrutti.
Israele perse 67 soldati e le truppe distrussero più di trenta tunnel. I missili e i mortai lanciati da Gaza hanno danneggiato gli edifici israeliani, ferendo 1,600 civili e uccidendone sei.
Israele, dopo la guerra ha annunciato di aver sviluppato nuove tecnologie per individuare i tunnel scavati dai palestinesi e neutralizzare i tentativi di Hamas di ricostruire la rete di passaggi segreti.
Il colonnello Lerner dell’esercito israeliano ha detto che il tunnel era profondo circa quaranta metri e lungo oltre sei chilometri.
Nella foto: operazioni di “neutralizzazione” di un tunnel di Hamas da parte dell’esercito israeliano. Credit: Israel Defense Forces
Secondo Lerner il tunnel era di recente costruzione, rinforzato con il cemento e dotato di energia elettrica, un sistema di ventilazione e binari per trasportare materiali. I leader di Hamas si sono difesi sostenendo che il tunnel trovato oggi era stato costruito in passato.
“L’annuncio del nemico è stata solo una goccia nell’oceano rispetto a quello che la resistenza ha preparato per difendere il suo popolo e liberare i suoi luoghi sacri, la sua terra e i suoi prigionieri”, è stato invece il commento del braccio armato di Hamas.
“La triste verità è che Hamas continua a investire tunnel per causare morte e terrore in Israele”, accusa Lerner.
A marzo Israele aveva interrotto la vendita di cemento utilizzato per ricostruire gli edifici distrutti durante l’operazione “Margine di protezione” sostenendo che i materiali erano in realtà usati da Hamas per scopi militari.
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