L’attacco più sanguinoso compiuto dai coloni israeliani in Cisgiordania dall’inizio della guerra a Gaza è avvenuto l’11 ottobre scorso, quando nel villaggio di Qusra, vicino a Nablus, sono stati uccisi tre palestinesi. Ma ora, grazie a un’inchiesta condotta dal Washington Post, è emerso che i soldati di due vicini avamposti militari dell’IDF hanno assistito alla strage, senza fermare gli aggressori.
Tutto è cominciato il 9 ottobre scorso, a due giorni dai brutali attentati di Hamas costati la vita in Israele a quasi 1.200 persone, con alcune minacce lanciate su Facebook: “A tutti i ratti che vivono nelle fogne del villaggio di Qusra, vi stiamo aspettando e non avremo pietà. Il giorno della vendetta sta arrivando”.
Due giorni dopo, secondo le ricostruzioni degli abitanti del vicino insediamento israeliano illegale di Esh Kodesh, un colpo d’arma da fuoco è stato sparato verso le case dei coloni. In poche ore, intorno alle 11 ora locale, un gruppo di persone armate, a volto coperto e a bordo di diversi fuoristrada ha fatto irruzione nel villaggio di Qusra, sparando contro la popolazione palestinese.
Le autorità militari israeliane, secondo i testimoni sentiti dal quotidiano statunitense, hanno intimato ai residenti in fuga di non rispondere al fuoco: solo la polizia di frontiera era autorizzata a fermare i coloni, ritiratisi per un paio d’ore prima di tornare di nuovo.
Intorno alle 15 ora locale, almeno sei uomini armati, armati di pistole e di un M-16, hanno assaltato la casa di Awad Mahmoud Odeh, la più vicina a Esh Kodesh, dove il fabbro 30enne si era rifugiato con la madre e tre bambini. L’aggressione è costata la vita al cugino 29enne, Muath Raed Odeh, al contadino 20enne Abdel Halim Abu Rida e a un giovane di soli 17 anni, Obada Saed Abu Srour, accorsi sul luogo.
Come mostra l’inchiesta del Washington Post, la scena era visibile da due vicini avamposti militari israeliani. I soldati però, pur avendo udito gli spari, non sono intervenuti per fermare i coloni. La polizia israeliana ha annunciato un’indagine sui fatti dell’11 ottobre ma dopo più di tre mesi la strage resta senza colpevoli.
Intanto, dall’inizio della guerra a Gaza, più di 300 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania dall’esercito o dai coloni israeliani.
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