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    Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie dal Medio Oriente. Rilascio di 30 ostaggi e tregua di due mesi: sì di Hamas alle richieste di Israele per un accordo. Usa: “Israele si sta ritirando dal Libano”. Al Jazeera, trovata fossa comune a Damasco: “Può contenere migliaia di corpi” | DIRETTA

    Credit: AGF
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 12 Dic. 2024 alle 07:00 Aggiornato il 12 Dic. 2024 alle 17:26

    Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, giovedì 12 dicembre

    Di seguito le ultime notizie di oggi, giovedì 12 dicembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 17,00 – Blinken: “Mettere in sicurezza e distruggere le scorte di armi chimiche” – “Mettere in sicurezza e distruggere tutte le scorte di armi chimiche” in Siria. E’ quanto ha auspicato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, rivolgendosi a “tutti gli attori in Siria” durante un incontro ad Aqaba con il re giordano Abdullah II. Secondo una nota del Dipartimento di Stato, Blinken ha ribadito “l’importanza che tutti gli attori in Siria rispettino i diritti umani, sostengano il diritto internazionale, prendano tutte le precauzioni per proteggere i civili, comprese le minoranze, facilitino l’accesso umanitario in tutta la Siria, impediscano che la Siria venga utilizzata come base per il terrorismo o rappresenti una minaccia per i suoi vicini e garantiscano che tutte le scorte di armi chimiche siano protette e distrutte in sicurezza”.

    Ore 16,00 – Netanyahu, Gerusalemme sarà sempre capitale indivisa Israele – “Gerusalemme sarà sempre la capitale indivisa di Israele”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu intervenendo alla cerimonia di inaugurazione della nuova ambasciata del Paraguay. “Questo è un fatto, e lo avete riconosciuto. Grazie per aver aperto l’ambasciata qui”, ha detto Netanyahu al presidente del Paraguay Santiago Pena.

    Ore 15,00 – Cnn: “Hamas e Israele discutono seriamente su cessate il fuoco e ostaggi” – Hamas e Israele stanno “discutendo seriamente” riguardo un accordo sul cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi. Lo ha indicato alla Cnn una fonte diplomatica al corrente della questione. “Entrambe le parti stanno discutendo seriamente e negoziando in buona fede”, ha affermato la fonte, aggiungendo che i negoziatori di Hamas sono tornati a Doha, la capitale del Qatar. Intanto fonti citate dal Jerusalem Post hanno rivelato che il capo del Mossad, David Barnea, ha incontrato ieri a Doha il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, per discutere dell’intesa.

    Ore 14,00 – Al Jazeera, trovata fossa comune a Damasco: “Può contenere migliaia di corpi” – Corpi e resti sono stati rinvenuti stamani vicino Damasco da giornalisti della tv panaraba al Jazeera che mostra immagini in diretta della scoperta nei pressi di Qutayfa, a nord-est della capitale. L’inviato di al Jazeera inquadra sacchi di plastica bianca con resti di corpi con indicazioni di numeri. “E’ probabile che questi corpi provengano dalle prigioni politiche del regime, come quella di Sednaya”, afferma il giornalista. “Questo terreno è grande circa 5mila mq”, afferma il giornalista mostrando l’area che corrisponde grosso modo alla superficie di un campo da calcio regolamentare.

    Ore 13,00 – Forze curde, “siamo parte integrante della Siria unita” – Le forze curdo-siriane hanno annunciato poco fa la decisione di issare su tutte le istituzioni della regione di fatto autonoma del nord-est siriano la “bandiera della rivoluzione” sventolata dagli insorti islamisti che hanno preso il potere a Damasco e hanno deposto il regime di Bashar al Assad. “Siamo parte della Siria unita e del popolo siriano”, si legge nel comunicato delle forze curdo-siriane diffuso poco fa ai media.

    Ore 12,00 – Iran, dobbiamo convivere con la nuova realtà in Siria – L’Iran deve convivere con le “nuove realtà” della Siria. Lo ha detto il capo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, Hossein Salami, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Irna. L’Iran “ha cercato davvero giorno e notte di aiutare in qualsiasi modo possibile, dobbiamo convivere con le realtà della Siria, le osserviamo e agiamo in base a esse”, ha affermato Salami. “Le strategie devono cambiare a seconda delle circostanze; non possiamo risolvere numerosi problemi globali e regionali con la stagnazione e impiegando le stesse tattiche”, ha aggiunto.

    Ore 9,00 – Si è consegnato il palestinese che ha sparato a Gerusalemme uccidendo un bambino – Si è consegnato il palestinese che ieri sera ha sparato contro un bus a Gerusalemme uccidendo un bambino israeliano di 12 anni, Yehoshua Aharon Tuvia Simha, e ferendo altri. Lo hanno reso noto le Idf, lo Shin Bet e la polizia israeliana spiegando che l’uomo si è consegnato alle autorità dopo un inseguimento e “la pressione dell’esercito” nei suoi confronti. Il palestinese aveva aperto il fuoco contro un autobus in viaggio dall’insediamento di Beitar Ilit a Gerusalemme, mentre passava un incrocio vicino alla città di al-Khader in Cisgiordania.

    Ore 8,30 – Il Wall Street Journal: sì di Hamas a richieste chiave di Israele per un accordo – Hamas avrebbe detto sì ad alcune richieste chiave di Israele per un accordo di cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi e sarebbe pronta a consentire alle truppe israeliane di rimanere a Gaza durante la tregua su base temporanea. Lo hanno detto mediatori arabi al Wall Street Journal. Secondo il quotidiano, le due parti stanno valutando un cessate il fuoco di 60 giorni in cui verrebbero rilasciati fino a 30 ostaggi, tra cui cittadini statunitensi. In cambio, Israele rilascerebbe i prigionieri palestinesi e consentirebbe l’ingresso di maggiori quantità di aiuti umanitari a Gaza. I mediatori hanno riferito che domenica Hamas ha presentato una lista di ostaggi, tra cui cittadini statunitensi, donne, anziani e persone con problemi di salute. Nella lista figuravano anche i nomi di cinque ostaggi morti. Secondo il WSJ è la prima volta che viene consegnata la lista degli ostaggi dopo il cessate il fuoco temporaneo del novembre scorso. Gli ostaggi verrebbero liberati subito dopo l’entrata in vigore dell’accordo e Hamas inizierebbe quindi a stabilire dove si trovino gli ostaggi rimasti e le loro condizioni.

    Ore 8,00 – Media: 37 morti in bombardamenti Israele su Gaza – Almeno 37 persone sono state uccise nella notte dai bombardamenti lanciati dall’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce il corrispondente di Al Jazeera. Di questi, 15 sono stati uccisi in un raid che ha colpito una casa a ovest del campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, e altri 12 sono morti nell’attacco di droni sul personale sanitario a ovest delle città di Khan Yunis e Rafah, nel sud dell’enclave palestinese. In 6, tra cui bambini, sono stati uccisi in un bombardamento dell’Idf contro un edificio residenziale in Al-Jalaa Street, a ovest di Gaza City.

    Ore 7,00 – Gli Usa: primo ritiro israeliano dal Libano in base all’accordo – Le forze israeliane hanno condotto un primo ritiro da una città nel sud del Libano e sono state sostituite dall’esercito libanese in base a un accordo di cessate il fuoco. Lo ha riferito il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom). Il leader del comando, generale Erik Kurilla, “era presente oggi al quartier generale di attuazione e monitoraggio durante il primo ritiro delle forze di difesa israeliane e la sostituzione delle forze armate libanesi ad Al-Khiam, in Libano, come parte dell’accordo (di cessate il fuoco)”, ha riferito il Centcom in una nota. “Questo è un primo passo importante nell’attuazione di una cessazione duratura delle ostilità e getta le basi per un progresso continuo”, ha affermato Kurilla nella dichiarazione.

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