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    Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Gaza: oltre 43.160 morti dal 7 ottobre 2023. Più di 2.790 in Libano. Idf bombarda Baalbek. Hezbollah lancia razzi e droni contro Israele: 3 feriti. Nuovo leader Naim Qassem: “Pronti a combattere giorni, settimane, perfino mesi”. Consiglio di sicurezza Onu “preoccupato” per il bando dell’Unrwa | DIRETTA

    Credit: AGF
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 30 Ott. 2024 alle 07:00 Aggiornato il 30 Ott. 2024 alle 17:57

    Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, mercoledì 30 ottobre

    Di seguito le ultime notizie di oggi, mercoledì 30 ottobre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 18,00 – Iran: ucciso presunto “terrorista” legato a Israele – Un presunto “terrorista” legato a Israele è stato ucciso nell’Iran occidentale dai servizi segreti, che hanno arrestato altre due persone. Lo ha riferito oggi la televisione di stato iraniana, che non fornisce né la data degli arresti né ulteriori dettagli sulla vicenda. “I servizi segreti hanno ucciso uno dei principali membri di un gruppo terroristico separatista affiliato al regime sionista e hanno arrestato due dei suoi complici”, ha fatto sapere oggi la tv pubblica iraniana, aggiungendo che le autorità hanno anche sequestrato a quest’organizzazione un imprecisato numero di armi.

    Ore 17,50 – Israele, Idf: “Tre droni lanciati dal Libano, uno intercettato: nessun ferito” – Almeno tre droni sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Lo riferiscono le forze armate israeliane (Idf), secondo cui soltanto uno di questi velivoli senza pilota è stato intercettato dalla contraerea mentre gli altri due sono precipitati nella zona di Acri, nel nord dello Stato ebraico. Al momento non si segnalano vittime né feriti.

    Ore 17,00 – Israele: Consiglio sicurezza Onu mette in guardia “da qualsiasi tentativo di smantellare o limitare” le attività dell’Unrwa – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha “messo in guardia contro qualsiasi tentativo di smantellare o limitare” le attività e il mandato dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) dopo che Israele ha approvato due leggi che ne vieta le operazioni nel territorio dello Stato ebraico e nei Territori palestinesi occupati. In una dichiarazione adottata all’unanimità, l’organismo ha espresso “grave preoccupazione” per la legislazione adottata il 28 ottobre dal Parlamento israeliano. Il consiglio “ha esortato il governo israeliano a rispettare i suoi obblighi internazionali, a rispettare i privilegi e le immunità dell’Unrwa e ad assumersi la responsabilità di consentire e facilitare un’assistenza umanitaria completa, rapida, sicura e senza ostacoli in tutte le sue forme in tutta la Striscia di Gaza”.

    Ore 16,30 – Israele, Gallant: “In questo momento la nostra missione più importante a Gaza è riportare a casa gli ostaggi” – La missione più importante delle truppe di Israele a Gaza “in questo momento” è riportare a casa gli ostaggi. Lo ha dichiarato oggi il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in visita alle truppe schierate a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. “Il vostro obbligo è creare pressione militare. Il nostro obbligo, a livello politico, è di giungere a un accordo… Voi fate pressione, fate ciò che è necessario, e noi giungiamo a un accordo perché voi create le condizioni perché noi lo realizziamo, e spero che lo faremo”, ha detto Gallant, citato citato dal quotidiano israeliano Haaretz.”Questa è la nostra missione più importante a Gaza in questo momento. Abbiamo compiti regolari: uno è mantenere la difesa delle comunità e delle forze, e il secondo è mantenere la libertà di azione per fare tutto ciò che è necessario all’interno di Gaza”.

    Ore 16,00 – Libano: 1 morto e 5 feriti in un raid di Israele nel sud – Almeno una persona è rimasta uccisa e altre cinque sono state ferite in un altro raid compiuto dalle forze armate di Israele (Idf) nella zona di al-Ziraa, vicino alla città di Tiro, nel sud-ovest del Libano. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, che cita fonti della Protezione civile libanese, senza fornire ulteriori dettagli, secondo cui la vittima dell’attacco aereo sarebbe un minore.

    Ore 15,45 – Gaza, media: “Hamas non ha ricevuto alcuna proposta ufficiale di tregua” – Hamas non ha ricevuto alcuna proposta ufficiale per un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, “ma valuterà qualsiasi piano che preveda un ritiro di Israele” dal territorio costiero palestinese. Lo ha rivelato oggi in via anonima un esponente del gruppo terroristico palestinese all’agenzia di stampa francese Afp. “Non abbiamo ricevuto ufficialmente una proposta esaustiva”, ha detto la fonte ad Afp. “Siamo pronti a discutere qualsiasi idea o proposta che ci venga presentata, purché porti alla fine della guerra e al ritiro dell’esercito da Gaza”.

    Ore 15,30 – Israele: un ferito in un attacco missilistico lanciato dal Libano contro una cittadina del nord – Una persona è rimasta lievemente ferita oggi nel nord di Israele a seguito di un attacco missilistico lanciato dal Libano. Lo riferisce il servizio di emergenza Magen David Adom, citato dal quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui un uomo di circa 70 anni è stato colpito alla testa da una scheggia nella zona di Dalton, in Alta Galilea.

    Ore 15,00 – Libano: le Idf bombardano Baalbek – Le forze armate israeliane (Idf) hanno bombardato la città di Baalbek, alcune ore dopo l’ordine di evacuazione rivolto dalle Idf alla popolazione di una vasta area del centro urbano e di alcune località circostanti del Libano orientale. Il sindaco di Baalbek, Mustafa al-Shall, ha confermato gli attacchi all’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui “gli aerei da guerra nemici hanno lanciato una serie di attacchi nell’area di Asira a Baalbek” e le vicine località di Iaat, alla periferia settentrionale della città, e Douris.

    Ore 14,30 – Libano, il nuovo leader di Hezbollah: “La guerra continua: pronti a combattere giorni, settimane, perfino mesi” – “La guerra di Hezbollah contro Israele continuerà” e Hezbollah è pronto a combattere “giorni, settimane, perfino mesi”. La promessa è arrivata oggi dal nuovo segretario generale del gruppo armato sciita libanese, Naim Qassem, nel suo primo discorso pronunciato da quando ha assunto il ruolo di nuovo leader del movimento dopo l’assassinio di Hassan Nasrallah. “La vittoria finale sarà nostra”, ha dichiarato Qassem in un video pre-registrato di quasi un’ora, mandato in onda dall’emittente locale al-Mayadeen. Il nuovo segretario generale del gruppo armato sciita libanese ha poi giurato che, sotto la sua guida, Hezbollah continuerà l’opera del suo predecessore Nasrallah. “Aiutare Gaza è nostro dovere e la difenderemo per contrastare la minaccia israeliana per l’intera regione”. “Possiamo combattere giorni, settimane, perfino mesi”, ha promesso.

    Ore 13,15 – Libano, Idf: “Ucciso il vicecomandante della forza Radwan di Hezbollah in un raid nel sud” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ucciso Mustafa Ahmed Shahadi, vicecomandante della forza Radwan, l’unità d’élite del gruppo armato sciita libanese Hezbollah, in un raid aereo compiuto nel governatorato di Nabatiyeh, nel sud del Libano. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui la vittima aveva “promosso il terrorismo contro lo Stato di Israele”. Tra il 2012 e il 2017, si legge nel comunicato, era stato “responsabile delle operazioni della forza Radwan in Siria” e gestiva inoltre “i piani di combattimento dell’unità nel Libano meridionale”.

    Ore 13,00 – Libano, il deputato di Hezbollah Hassan Fadlallah: “Le minacce di Gallant non scoraggeranno la resistenza” – Il deputato di Hezbollah, Hassan Fadlallah, ha dichiarato oggi che le osservazioni del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant secondo cui il nuovo segretario generale del gruppo armato sciita libanese Naim Qassem non manterrà a lungo il suo incarico, non scoraggerà la “resistenza”. “Le minacce dell’occupazione israeliana di uccidere o assassinare i leader della resistenza non saranno efficaci; anzi, rafforzeranno il nostro impegno a difendere il nostro Paese e a sostenere i nostri legittimi diritti”, ha detto oggi il deputato libanese in un conferenza stampa trasmessa, tra gli altri, dall’emittente locale al-Mayadeen, vicina a Hezbollah. “La resistenza non permetterà al nemico israeliano di imporre le sue condizioni al nostro Paese”. Gallant ha postato ieri una foto di Qassem sulla piattaforma social X con la didascalia: “Nomina temporanea. Non per molto”.

    Ore 12,45 – Israele, Idf: “Una raffica di 15 razzi lanciati dal Libano verso il nord dello Stato ebraico” – Una raffica di una quindicina di razzi sono stati lanciati oggi dal Libano verso la zona della baia di Haifa, nel nord di Israele. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui solo alcuni missili sono stati abbattuti dalla contraerea. Al momento non si segnalano vittime né feriti.

    Ore 12,30 – Libano: atteso per oggi il primo discorso di Naim Qassem leader di Hezbollah – Il nuovo segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, pronuncerà oggi il suo primo discorso da leader del gruppo armato sciita libanese, che sarà trasmesso sui canali social e dalle emittenti vicine al movimento. Lo ha annunciato su Telegram il gruppo armato sciita libanese, secondo cui Naim Qassem pronuncerà il suo discorso alle 15,00 ora locale (le 14,00 in Italia).

    Ore 11,45 – Israele, il ministro Cohen: “Ci vorrà tempo per una tregua con Hezbollah in Libano” – Il gabinetto di sicurezza del governo di Israele sta valutando i termini di una tregua con Hezbollah in Libano ma “ci vorrà tempo” per arrivare a un accordo. Lo ha dichiarato oggi il ministro israeliano dell’Energia, Eli Cohen, membro del gabinetto di sicurezza del governo di Tel Aviv, all’emittente pubblica Kan.”Le valutazioni sono in corso”, ha detto Cohen alla radio pubblica israeliana. “Ma penso che ci vorrà più tempo”. Secondo l’emittente televisiva israeliana Channel 12, in una riunione ad alto livello, tenuta ieri sera alla presenza del primo ministro Benjamin Netanyahu, si è discusso della possibilità di una tregua di 60 giorni in Libano per cui però Tel Aviv esige in cambio: il ritiro dei miliziani di Hezbollah a nord del fiume Litani; lo spiegamento dell’esercito libanese lungo il confine; un meccanismo internazionale di intervento e di applicazione dei termini del cessate il fuoco; e la garanzia di libertà d’azione per lo Stato ebraico in caso di nuove minacce da nord.

    Ore 11,30 – Gaza: sale a 43.163 morti il bilancio delle vittime dal 7 ottobre 2023 – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 43.163 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 101.510 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 102 persone e altre 287 sarebbero rimaste ferite.

    Ore 11,15 – Iran, il ministro della Difesa Nasirzadeh: “L’attacco di Israele non ha pregiudicato la nostra capacità di produzione dei missili” – La produzione missilistica dell’Iran non è stata pregiudicata dagli attacchi aerei israeliani del 26 ottobre contro la Repubblica islamica. Lo ha affermato oggi il ministro della Difesa di Teheran, Aziz Nasirzadeh, citato dalle agenzie di stampa Irna e Tasnim. “Non c’è stata alcuna interruzione nel processo di produzione dei nostri sistemi offensivi, come i missili”, ha detto Nasirzadeh, parlando con alcuni giornalisti a margine di una riunione del governo a Teheran.

    Ore 11,00 – Gaza, Wafa: “8 morti in un altro raid dell’Idf a Beit Lahia” – Almeno 8 persone sono rimaste uccise oggi nel nord della Striscia di Gaza a seguito di un raid aereo delle forze armate di Israele (Idf) a Beit Lahia. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, secondo cui l’attacco, che ha provocato anche un imprecisato numero di feriti, ha colpito il quartiere al-Sultan della cittadina.

    Ore 10,45 – Israele: Hezbollah rivendica un attacco contro una base militare a sud di Haifa – Il gruppo armato sciita Hezbollah ha rivendicato un attacco contro una base militare a Tirat Carmel, una cittadina situata a sud di Haifa, sulla costa settentrionale di Israele a quasi 40 chilometri dal confine con il Libano. La rivendicazione, contenuta in una nota diramata su Telegram citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, parla di un raid compiuto con un imprecisato numero di droni. “L’obiettivo è stato colpito con precisione”, si legge nel comunicato diffuso da Hezbollah. Le forze armate israeliane (Idf) non hanno confermato il raid finora né si segnalano al momento vittime né feriti.

    Ore 10,30 – Libano: Idf ordinano l’evacuazione di una vasta area a Baalbek e nelle vicinanze – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato ai civili residenti di evacuare immediatamente alcune della città di Baalbek, della periferia settentrionale di Iaat e delle località di Ain Bourday e Douris, in Libano orientale. Lo ha fatto sapere sui social il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dei militari israeliani, che ha anche allegato una mappa delle zone da evacuare.

    Ore 10,15 – Israele: due feriti in un attacco missilistico lanciato dal Libano contro una cittadina del nord – Due persone sono rimaste ferite oggi nel nord di Israele a seguito di un attacco missilistico lanciato dal Libano. Lo riferisce il servizio di emergenza Magen David Adom, citato dal quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui due braccianti agricoli sono rimasti feriti a seguito dell’impatto di un razzo vicino a Metula, nel nord di Israele, mentre stavano lavorando in un campo vicino alla cittadina, per lo più evacuata. Le loro condizioni non sono note al momento.

    Ore 10,00 – Gaza, Onu: “Almeno 343 morti in sette raid compiuti dal 24 al 29 ottobre da Israele” – Almeno 343 persone sono rimaste uccise in sette raid aerei compiuti dalle forze armate di Israele (Idf) tra il 24 e il 29 ottobre nella Striscia di Gaza. La denuncia arriva dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Unocha), che cita gli attacchi condotti nei campi profughi di Jabalia, Nuseirat e Shati e nelle località di Beit Lahia e Khan Younis. Tra le 150 e le 200 persone sono morte o sono rimaste ferite nel raid dell’Idf che il 24 ottobre ha colpito 11 abitazioni nel campo profughi di Jabalia. Altre 17, compresi 9 minori, sono rimaste uccise e 52 sono state ferite nell’attacco condotto nella stessa giornata contro la Scuola as-Shuhada del campo profughi di di Nuseirat. Altre 38 persone sono morte e 20 risultano ancora disperse per un raid, compiuto sempre il 24 ottobre, nella zona di al-Manara, a sud di Khan Younis. Altre 25 sono state uccise in un attacco condotto il giorno dopo a Beit Lahia, dove il 26 ottobre sono morte almeno 30 persone in un raid che ha colpito un condominio. Altre 11, comprese una bambina e 4 donne, sono decedute nell’attacco dell’Idf del 27 ottobre contro una scuola che ospita centinaia di sfollati nel campo profughi di Shati, mentre altre 93 sono rimaste uccise ieri nel raid contro un edificio residenziale di cinque piani a Beit Lahia.

    Ore 9,45 – Israele: lo Shin Bet nomina un nuovo vicedirettore – L’agenzia di sicurezza interna israeliana dello Shin Bet ha annunciato la nomina di un nuovo vice direttore, scelto dal capo dell’agenzia Ronen Bar e approvato dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Per motivi di sicurezza, secondo una nota diramata oggi, il nuovo funzionario è stato identificato solo dall’iniziale ebraica del suo nome: “Shin”. Il nuovo vice direttore, che ha 52 anni e ha già ricoperto una serie di ruoli di alto livello nell’agenzia di cui fa parte dal 1995, assumerà “l’incarico tra qualche mese”. Il nuovo funzionario, che negli ultimi tre anni ha guidato la divisione operativa dell’agenzia, aveva già diretto i dipartimenti che si occupano della ricerca dei latitanti, dell’antiterrorismo in Cisgiordania settentrionale e di controspionaggio. Il nuovo vice direttore, secondo la nota, sostituirà il suo predecessore, identificato solo come “Mem”, che sta terminando un mandato di tre anni prorogato più volte durante l’attuale guerra a Gaza e in Libano.

    Ore 9,30 – Libano: 2 morti in un raid di Israele nel sud – Almeno due persone sono rimaste uccise in un altro raid compiuto dalle forze armate di Israele (Idf) nella località di Ghandouriyeh, nel distretto di Bent Jbeil del governatorato di Nabatiye, nel sud del Libano. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, senza fornire ulteriori dettagli.

    Ore 9,00 – Israele: oggi in visita gli inviati speciali Usa Hochstein e McGurk – Gli inviati speciali degli Stati Uniti Amos Hochstein e Brett McGurk sono attesi oggi in visita in Israele nel quadro degli sforzi diplomatici in corso per raggiungere un cessate il fuoco in Libano. Lo riferiscono il portale statunitense Axios, il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth e l’emittente pubblica Kan, citando le dichiarazioni di alcuni funzionari israeliani, secondo cui oggi i consiglieri del presidente statunitense Joe Biden incontreranno incontreranno il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer. L’accordo tra Israele e Hezbollah è legato ai colloqui tenuti nel fine settimana a Doha con i mediatori egiziani e qatarioti per raggiungere una tregua anche a Gaza. L’intesa per un cessate il fuoco in Libano, secondo le fonti citate da Axios, potrebbe concludersi “nel giro di poche settimane”. Secondo l’emittente pubblica israeliana Kan, che cita due fonti “vicine” ai colloqui, la visita dei due diplomatici mostra i “significativi progressi” compiuti verso un accordo.

    Ore 8,30 – Israele, Idf: “Intercettati tre droni lanciati dal Libano”. Uno colpisce una fabbrica di componenti aeronautiche a Nahariya – Le forze armate di Israele (Idf) hanno abbattuto tre droni lanciati dal Libano nelle ultime ore contro lo Stato ebraico, che non hanno provocato né morti né feriti. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui l’Aeronautica militare ha “intercettato” con successo” i velivoli senza pilota lanciati contro il nord di Israele. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, dalla mezzanotte di oggi almeno 6 droni sono stati lanciati dal Libano verso Israele e uno ha colpito, danneggiando lievemente, una fabbrica di componenti aeronautiche a Nahariya, nel nord dello Stato ebraico.

    Ore 8,00 – Libano: 1 morto e 6 feriti in un raid di Israele nel sud – Almeno una persona è rimasta uccisa e altre sei sono state ferite in un altro raid compiuto dalle forze armate di Israele (Idf) nel villaggio di Ansar, nel governatorato di Nabatiye, nel sud del Libano. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui l’attacco aereo ha colpito una famiglia di 15 persone impegnata nella raccolta delle olive.

    Ore 7,15 – Gaza: 32 morti nei raid compiuti nelle ultime 12 ore da Israele in tutta la Striscia – Le forze armate di Israele (Idf) hanno compiuti diversi raid aerei e di artiglieria nella notte e all’alba di oggi contro una serie di obiettivi nella Striscia di Gaza, provocando un numero imprecisato di vittime e feriti. Lo riferiscono l’emittente qatariota al-Jazeera e l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, secondo cui gli attacchi hanno colpito le località di Khan Yunis, Deir el-Balah, As-Sudaniya e Beit Lahia, rispettivamente, nel sud, nel centro e nel nord della Striscia. Almeno 19 persone sono morte proprio a Beit Lahia, secondo fonti sanitarie citate dall’agenzia Wafa, a seguito di un raid aereo israeliano che ha colpito alcune case a Beit Lahia, il giorno dopo il raid che ha provocato centinaia di vittime nella stessa località. Altre 6 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo che ha colpito la località di As-Sudaniya, a nord-ovest di Gaza City. Altri 4 morti, tra cui un minore e due donne, si sono registrati nella zona umanitaria di Khan Younis in seguito a un bombardamento che ha preso di mira una casa nell’area di Sheikh Nasser. Infine, 3 persone sono rimaste uccise nell’attacco di un elicottero che ha colpito alcune tende per sfollati a Deir el-Balah. Le Idf hanno confermato i raid compiuti nella zona umanitaria di Khan Younis hanno colpito “agenti terroristici di Hamas e della Jihad islamica”.

    Ore 7,00 – Libano: 22 morti e 45 feriti nei raid compiuti da Israele nelle ultime 24 ore – Almeno 22 persone sono state uccise e 45 sono rimaste ferite nei raid compiuti dalle forze armate di Israele (Idf) nelle ultime 24 ore nel Libano meridionale. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui 16 persone sono morte negli  attacchi israeliani al villaggio di Sarafand, nel distretto di Saida, mentre altre 6 sono decedute in un raid condotto nella località di Haret Saada, alla periferia della città di Sidone, che ha provocato anche 37 feriti. Cinque persone sono rimaste ferite in un raid dell’Idf nel villaggio di Bazouriye, nel distretto di Tiro, mentre altre tre sono state ferite in un attacco che colpito la località di Doueir, nel distretto di Hasbaya. Non si hanno invece ancora notizie di vittime o di feriti a seguito del raid compiuto nella notte dall’Idf contro il villaggio di Jouaya, nel distretto di Tiro. Secondo l’ultimo bollettino diramato nella notte dal ministero della Salute di Beirut, che non tiene conto dei raid sopracitati, dalla ripresa della guerra tra Israele e Hezbollah, ricominciata l’8 ottobre 2023, in Libano sono state uccise almeno 2.792 persone e altre 12.772 sono rimaste ferite.

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