Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, martedì 26 novembre
Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 26 novembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.
Ore 11,00 – Onu chiede cessate fuoco in Libano e a Gaza – L’Onu ribadisce la richiesta di un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano e a Gaza. “L’unico modo per porre fine alle sofferenze delle persone da tutte le parti è un cessate il fuoco permanente e immediato su tutti i fronti: in Libano, in Israele e a Gaza”, ha detto ai giornalisti a Ginevra Jeremy Laurence, portavoce di Volker Turk, responsabile diritti umani dell’Onu.
Ore 10,30 – Idf emette avvisi di evacuazione di Beirut prima di altri attacchi – L’Idf ha invitato i civili nei pressi di sei edifici nella periferia meridionale di Beirut a evacuare immediatamente l’area. Nonostante le notizie di un possibile cessate il fuoco tra Israele e il partito di Dio in Libano, Israele starebbe per effettuare nuovi attacchi aerei contro le strutture di Hezbollah. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell’Idf, ha pubblica delle mappe insieme all’annuncio, invitando i civili a tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai siti che verranno colpiti a breve.
Ore 10,00 – Gantz: “Non dobbiamo fare cose a metà, l’accordo rafforzerà Hezbollah” – “Il ritiro delle forze e le dinamiche che si creeranno renderanno le cose per noi più difficili e sarà più facile per Hezbollah riorganizzarsi”. Lo ha scritto su X il leader del Partito di Unità Nazionale israeliano Benny Gantz, esprimendosi contro l’accordo con Hezbollah in Libano. “Non dobbiamo fare le cose a metà, non dobbiamo perdere l’opportunità di un accordo forte che cambierà radicalmente la situazione nel nord”, ha aggiunto.
Ore 9,40 – Borrell, non ci sono scuse per non attuare tregua Libano – “Non ci sono scuse per non attuare il cessate il fuoco in Libano. Ci sono 4mila vittime civili e il Sud è stato completamente distrutto”. Lo ha detto Josep Borrell, l’Alto rappresentante per la Politica estera dell’Ue, in un punto stampa a margine del G7 di Fiuggi-Anagni. “Basta combattimenti, basta altre richieste – ha aggiunto – spero che il governo Netanyahu accetti la proposta”.
Ore 9,30 – Borrell: “Paesi Ue sostengono Cpi o non c’è giustizia” – “Chiedo agli Stati membri dell’Ue di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale, se non sostengono la Cpi, allora non ci sarà nessuna speranza per la giustizia”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica estera Ue, Josep Borrell, a margine del G7 di Fiuggi-Anagni.
Ore 9,00 – Borrell: “Netanyahu approvi l’accordo oggi, basta scuse” – “Dobbiamo raggiungere l’accordo per il cessate il fuoco oggi: non ci sono più scuse per rinviare. Altrimenti il Libano crollerà. Spero che oggi il governo Netanyahu approverà l’accordo di Stati Uniti e Francia. Basta con ulteriori richieste”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell parlando con i media a margine del G7 Esteri di Fiuggi.
Ore 8,00 – Ben Gvir: “Accordo per cessare il fuoco in Libano è un errore storico” – Il ministro per la sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, ribadisce che l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano, che potrebbe essere approvato oggi, è “un errore storico”. Riferendo in un’intervista a radio Kan di aver chiesto spiegazioni al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Ben-Gvir ha aggiunto che “è possibile che qualcuno non voglia ascoltare le mie obiezioni”. “Abbiamo un’opportunità storica di agire in modo deciso a sud e a nord. Sarà un’opportunità storica mancata se fermiamo tutto e torniamo indietro”, ha sostenuto.
Ore 7,00 – New York Times: “Iran informato di un cessate il fuoco imminente” – Un cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele è “imminente” e “l’Iran è stato informato” di questo. Lo riferiscono due membri dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran, al New York Times. Hezbollah ha ricevuto il via libera per un accordo sul cessate il fuoco dal Grande Ayatollah iraniano Ali Khamenei.
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