Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, lunedì 2 dicembre
Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 2 dicembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.
Ore 17,30 – Hezbollah conferma l’attacco alla postazione israeliana – Hezbollah ha confermato in una dichiarazione di aver lanciato un attacco contro una postazione dell’esercito israeliano nella zona del Monte Dov questa sera in seguito a quelle che sostiene essere “ripetute violazioni” del cessate il fuoco da parte di Israele. L’organizzazione filo-iraniana ha affermato che il suo attacco contro il Monte Dov è “un primo avvertimento” in risposta agli attacchi delle Idf in Libano durante il cessate il fuoco e alla “continua violazione dello spazio aereo libanese da parte di aerei israeliani”.
Ore 17,00 – Idf: Hezbollah ha laciato dal Libano due missili su Israele – Due razzi sono stati lanciati da Hezbollah verso postazioni militari israeliane al confine con il Libano, nella zona del Monte Dov. Lo riferisce lo stesso esercito israeliano. E’ il primo lancio di razzi dal Libano da quando, mercoledì scorso, è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Al momento non ci sono notizie di feriti. I razzi sono esplosi in aree aperte.
Ore 16,00 – Il capo del Parlamento libanese accusa Israele: “Viola la tregua” – Accuse a Israele di violare la tregua con Hezbollah arrivano dal capo del Parlamento di Beirut, lo sciita Nabih Berri. “Le azioni aggressive portate avanti dalle forze di occupazione israeliana – afferma in una dichiarazione riportata dall’agenzia libanese Nna – rappresentano una violazione palese dei termini dell’accordo per il cessate il fuoco” entrato in vigore mercoledì scorso. Le parole di Berri arrivano dopo che le autorità di Beirut hanno confermato l’uccisione di una persona nel sud del Libano e il ferimento di un soldato libanese nell’est del Paese in raid attribuiti a droni israeliani. Secondo le notizie del sito libanese L’Orient Le Jour, la vittima di un raid di un drone a Jdeidet Marjeyoun era un agente della sicurezza.
Ore 15,00 – Idf conferma gli attacchi in Libano contro gli Hezbollah – L’Idf ha confermato di aver effettuato diversi attacchi in Libano nei giorni scorsi, in seguito ad azioni di Hezbollah “che hanno rappresentato una minaccia per lo Stato di Israele e violato gli accordi tra Israele e Libano”. L’esercito afferma di aver colpito diversi veicoli militari presso uno stabilimento di produzione di missili nella valle della Beqaa e altri veicoli in diversi siti sul confine tra Libano e Siria, nel distretto di Hermel, utilizzati dai miliziani filoiraniani per il trasporto di armi. L’’esercito libanese ha dichiarato in precedenza che uno degli attacchi ha preso di mira un bulldozer militare mentre stava eseguendo lavori di fortificazione all’interno della base militare di Al-Abbara, vicino al confine tra Libano e Siria, ferendo un soldato. L’Idf ha detto che l’incidente è sotto inchiesta. L’esercito israeliano ha fatto sapere anche che oggi sono stati attaccati diversi miliziani di Hezbollah nel Libano meridionale.
Ore 13,00 – Media, gli Usa avvertono Israele: dallo Stato ebraico violazioni della tregua in Libano – Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele che ci sono state violazioni della tregua in Libano da parte sua. È quanto riferisce Yedioth Ahronoth, citando fonti a conoscenza dei dettagli, secondo le quali l’inviato speciale Usa Amos Hochstein ha puntato il dito in particolare contro “il ritorno visibile e udibile dei droni israeliani nei cieli di Beirut”. Le stesse fonti hanno affermato che affinché il cessate il fuoco duri, “abbiamo bisogno di moderazione da tutte le parti”.
Ore 11,00 – Guterres: “A Gaza situazione apocalittica e spaventosa” – “La situazione a Gaza è spaventosa e apocalittica”: in un discorso letto a suo nome alla conferenza del Cairo, lo ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “La catastrofe di Gaza non è altro che un crollo totale della nostra umanità comune. L’incubo deve finire. Non possiamo continuare a distogliere lo sguardo. È tempo di agire”, ha dichiarato ancora Guterres nel discorso letto da Amina Mohammed, la vicesegretaria generale dell’Onu.
Ore 9,00 – Oggi al Cairo conferenza umanitaria per Gaza – Si tiene oggi al Cairo una Conferenza umanitaria per rafforzare la risposta umanitaria a Gaza, co-organizzata da Egitto e Nazioni Unite. La riunione punta al rafforzamento del sostegno e del coordinamento internazionale sul tema degli aiuti umanitari a Gaza e mira ad affrontare le criticità relative all’accesso umanitario a Gaza e alla distribuzione degli aiuti. La “Conferenza ministeriale al Cairo per migliorare la risposta umanitaria a Gaza” intende inoltre concentrarsi sul ruolo di Unrwa nella Striscia e sul coordinamento internazionale anche sul tema della futura ricostruzione. L’incontro odierno è anche il primo momento in cui la comunità internazionale potrà confrontarsi sul nuovo capitolo della crisi militare in Siria creata da una coalizione composta da ribelli sostenuti dalla Turchia e dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham.
Ore 8,00 – L’Idf: “Morto l’ostaggio israelo-americano a Gaza” – L’ostaggio israelo-americano Omer Maxim Neutra, 21 anni, sequestrato nella zona di confine di Gaza il 7 ottobre, è stato dichiarato morto durante la prigionia nella Striscia. Lo ha reso noto l’Idf, aggiungendo che il corpo si trova ancora nell’enclave.
Ore 7,00 – In un mese meno di 1400 camion di aiuti: a Gaza non arriva più nulla – Senza più aiuti e in condizioni non umane. “Gaza è sprofondata nell’anarchia, con un aumento della carestia e saccheggi diffusi mentre l’ordine pubblico è crollato” raccontano i funzionari delle Nazioni Unite che non riescono più a portare aiuti nella Striscia. “Le spedizioni, le merci spesso aspettano “per mesi” sul lato palestinese di Kerem Shalom. A novembre sono entrati a Gaza solo 1.358 camion, rispetto alla media di 500 al giorno prima della guerra. A ciò si aggiungono il cattivo stato delle strade, i bombardamenti e la sospensione temporanea delle consegne da parte dell’Unrwa.
Leggi l'articolo originale su TPI.it