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    Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Gaza: Israele invia rinforzi nel nord della Striscia. Giornalista di al-Jazeera in coma dopo essere stato colpito da un soldato israeliano. Libano: oltre 2.400 morti in più di un anno di guerra. Hezbollah annuncia “nuova fase” nell’escalation. Raffica di razzi sul nord dello Stato ebraico. Idf: “Uccisi due uomini armati infiltratisi dalla Giordania, un terzo in fuga”. Il premier di Beirut Mikati si scaglia contro le “ingerenze” dell’Iran. Unifil: “Resteremo in Libano nonostante gli attacchi deliberati di Israele | DIRETTA

    Sfollati a Deeir el-Balah, nella Striscia di Gaza. Credit: AGF
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 18 Ott. 2024 alle 07:00 Aggiornato il 18 Ott. 2024 alle 12:00

    Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, venerdì 18 ottobre

    Di seguito le ultime notizie di oggi, venerdì 18 ottobre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 12,00 – Israele: “2 feriti in un sospetto attentato nel sud” – Almeno due persone sono rimaste ferite oggi nel sud di Israele in un sospetto attentato presumibilmente condotto da un imprecisato numero di uomini armati infiltratisi nel territorio dello Stato ebraico attraverso il confine con la Giordania non lontano dal Mar Morto. Lo riferisce il servizio di soccorso Zaka in una nota citata dal quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, secondo cui entrambe le vittime sono state ferite solo in modo lieve. In precedenza, le forze armate israeliane (Idf)  avevano fatto sapere di aver ucciso due uomini armati, descritti come terroristi, infiltratisi dal confine giordano, mentre almeno una terza persona era in fuga. I sospetti, secondo l’Idf, hanno attraversato la frontiera nei pressi della comunità israeliana di Neot HaKikar, nella valle dell’Arava, a sud del Mar Morto. Le autorità israeliane hanno chiesto alla popolazione locale di rimanere in casa fino a nuovo avviso.

    Ore 11,45 – Unifil: “Resteremo in Libano nonostante gli attacchi deliberati di Israele contro i Caschi bluc” – La missione Unifil resterà in Libano nonostante i diversi attacchi “deliberati” condotti negli ultimi giorni dalle forze armate israeliane (Idf) contro i Caschi blu. “Dobbiamo restare, anche se ci hanno chiesto di spostarci”, ha detto il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, da Beirut. “La devastazione e la distruzione di molti villaggi lungo la Blue Line, e anche oltre, è scioccante”, ha aggiunto.

    Ore 11,30 – Libano: Idf ordinano l’evacuazione di un’altra ventina di località nel sud – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato ai civili libanesi di evacuare immediatamente una ventina di località nel sud del Libano, invitando la popolazione a dirigersi a nord del fiume Awali, situato a nord di Saida e dello spesso citato fiume Litani. L’avviso è stato diramato sulla piattaforma X dal portavoce in lingua araba delle Idf, il colonnello Avichay Adraee, e interessa gli agglomerati di Zaloutiyé, Zahiriyé, Matmoura, Majdel Zoun, Chamaa, Tayr Harfa, Abou Chach, Jibbein, Bayad, Mansouri, Kafra, Alma el-Chaab e Naqoura, in gran parte situate nel distretto di Tiro, nella zona occidentale della cosiddetta Linea Blu. “Chiunque venga trovato vicino a miliziani, infrastrutture o armi di Hezbollah mette la propria vita in pericolo”, ha scritto il portavoce dei militari israeliani su X, precisando che alla popolazione “è vietato qualsiasi spostamento verso sud”.

    Ore 11,00 – Israele, Idf: “Uccisi due uomini armati infiltratisi dalla Giordania a sud del Mar Morto. Un terzo è in fuga” – Due uomini armati, descritti come terroristi, sono stati uccisi uccisi oggi dalle forze armate israeliane (Idf) dopo essersi infiltrati nel territorio dello Stato ebraico attraverso il confine con la Giordania a sud del Mar Morto, mentre un terzo sospetto sarebbe ancora in fuga. Lo ha reso noto sulla piattaforma X il portavoce in lingua araba delle Idf, il colonnello Avichay Adraee, secondo cui dopo aver “individuato un certo numero di terroristi che attraversavano il confine dalla Giordania verso il territorio israeliano a sud del Mar Morto”, le truppe israeliane “sono accorse sul posto e sono riuscite a neutralizzare due terroristi che avevano aperto il fuoco contro di loro”. L’esercito, ha precisato il portavoce, “continua a setacciare la zona”. Non sono stati forniti ulteriori dettagli al momento. Secondo un’altra nota diramata online dell’Idf, un terzo sospetto sarebbe attualmente in fuga. Alle operazioni di ricerca, secondo i militari, sta partecipando anche l’Aeronautica.

    Ore 10,45 – Libano, raid dell’Idf a Doueir: “Almeno 4 morti” – Almeno 4 persone sono rimaste uccise oggi nel sud del Libano a seguito di un raid aereo condotto dalle forze armate israeliane (Idf) contro un edificio a Doueir, nel distretto meridionale di Nabatiye. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui i corpi delle vittime sono stati estratti dalle macerie dell’edificio colpito nel quartiere Daoud della città.

    Ore 10,30 – Libano: il premier Mikati si scaglia contro le ingerenze dell’Iran – Il primo ministro libanese ad interim, Najib Mikati, si è scagliato oggi contro le ingerenze dell’Iran negli affari di Beirut dopo che il presidente del Parlamento di Teheran, Mohammad Bagher Ghalibaf, aveva annunciato che la Repubblica islamica è pronta a negoziare con la Francia sull’attuazione della risoluzione n. 1701 delle Nazioni Unite che, adottata nel 2006 dopo la fine della seconda guerra del Libano, chiede al gruppo armato sciita Hezbollah di ritirarsi a nord del fiume Litani. “Il primo ministro”, si legge in una nota diramata dall’ufficio di Mikati citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, “è rimasto sorpreso dalla dichiarazione del presidente del Parlamento iraniano Mohammad Bagher Ghalibaf secondo cui Teheran è pronta a negoziare con la Francia riguardo all’attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. “Siamo sorpresi da questa posizione, che costituisce una palese ingerenza negli affari libanesi e un tentativo di stabilire un’inaccettabile tutela sul Libano”, ha aggiunto il premier, sottolineando di aver già “informato il ministero degli Esteri iraniano e il presidente del Consiglio della Shura durante le loro recenti visite in Libano della necessità di comprendere la situazione libanese”. “Il Libano è sottoposto a un’aggressione israeliana senza precedenti”, ha proseguito Mikati, “stiamo lavorando con tutti gli amici del Libano, compresa la Francia, per fare pressione su Israele per raggiungere un cessate il fuoco”. “L’oggetto dei negoziati per l’attuazione della Risoluzione internazionale n. 1701 è prerogativa dello Stato libanese e tutti sono tenuti a sostenerlo in questa direzione, a non cercare di imporre nuove indicazioni”, ha concluso il premier.

    Ore 10,15 – Israele, Idf: “Abbattuto un ‘obiettivo aereo sospetto’ lanciato dal Libano” – L’Aeronautica militare israeliana ha abbattuto un “obiettivo aereo sospetto” lanciato dal Libano che aveva attraversato il territorio israeliano. Lo hanno reso noto in un comunicato le forze armate israeliane (Idf), secondo cui il missile aveva fatto scattare le sirene di allerta nella zona della Galilea occidentale. Al momento non si segnalano né feriti né danni

    Ore 10,00 – Libano: 2.412 morti e 11.267 feriti in oltre un anno di guerra – Almeno 2.412 persone sono state uccise e altri 11.267 sono rimaste ferite dall’inizio della guerra tra Israele e Hezbollah in Libano, ripresa l’8 ottobre 2023. Lo riferisce in una nota aggiornata alla data di ieri il ministero della Sanità di Beirut.

    Ore 9,40 – Gaza: giornalista di al-Jazeera in coma dopo essere stato colpito da un soldato israeliano – Un giornalista dell’emittente qatariota al-Jazeera in servizio nella Striscia di Gaza, Fadi Al-Wahidi, è in coma dopo essere stato colpito al collo da un proiettile sparato da un soldato israeliano nel nord del territorio costiero palestinese, mentre filmava l’incursione delle truppe dello Stato ebraico nel campo profughi di Jabalia. Lo ha reso noto l’emittente qatariota, secondo cui Al-Wahidi, al momento ricoverato presso il Public Aid Hospital di Gaza, è rimasto ferito il 9 ottobre ed è ancora in attesa dell’autorizzazione all’evacuazione dalla Striscia per motivi sanitari. Quando è stato colpito, come riporta al-Jazeera, l’uomo indossava un giubbotto che lo identificava chiaramente come giornalista. Pochi giorni prima, anche il cameraman Ali al-Attar era rimasto gravemente ferito dalle truppe israeliane mentre riprendeva alcuni profughi palestinesi a Deir el-Balah. Anche lui è in attesa del permesso di evacuazione per motivi medici.

    Ore 9,30 – Israele: Netanyahu convoca una riunione del governo e delle forze armate e di sicurezza – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu convocherà oggi una riunione speciale del governo per discutere gli sforzi necessari a raggiungere un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi ancora trattenuti a Gaza, alla luce della morte del leader di Hamas, Yahya Sinwar, ucciso il 16 ottobre in un raid a Rafah, nel sud della Striscia. Lo riportano diversi media israeliani tra cui i quotidiani Haaretz e Yedioth Ahronoth, secondo cui alla riunione prevista nel corso della giornata odierna presso il quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv, parteciperanno non solo i ministri del governo ma anche diversi funzionari delle forze armate e di sicurezza.

    Ore 9,00 – Gaza: Idf schiera anche la Brigata Givati a Jabaliya – Le forze armate israeliane (Idf) hanno schierato anche la Brigata Givati nella zona di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, dove è in corso una nuova operazione militare dello Stato ebraico. Lo hanno reso noto in un comunicato le Idf, secondo cui le nuove truppe hanno raggiunto nella notte la 162esima Divisione dell’esercito.

    Ore 8,45 – Israele, arrestato 22enne di Gerusalemme est: “Pianificava attentati contro le famiglie degli ostaggi a Gaza” – Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato oggi a Gerusalemme est un 22enne di origine palestinese sospettato di voler compiere un attentato a Tel Aviv durante le manifestazioni a sostegno delle famiglie degli ostaggi ancora trattenuti a Gaza. Lo riferisce una nota congiunta diramata oggi dalla polizia israeliana e dai servizi interni dello Shin Bet, secondo cui l’uomo, originario del quartiere palestinese di Sheikh Jarrah, aveva pianificato anche altri attacchi tramite esplosivi e armi. Secondo le forze di sicurezza israeliane, il sospettato aveva intenzione di compiere una “vendetta per i residenti di Gaza e per Hamas”. L’uomo avrebbe anche tentato di mettersi in contatto con i miliziani di Hamas in Cisgiordania e con le Brigate Jenin per farsi aiutare a pianificare gli attentati e a procurarsi le armi. L’indagine, si legge nella nota, era stata avviata il mese scorso dallo Shin Bet e dalla divisione di Gerusalemme della polizia israeliana. L’uomo comparirà oggi davanti a un giudice per l’incriminazione.

    Ore 8,30 – Libano, Idf: “Ucciso il comandante di Hezbollah a Taybeh” – Mohammad Hussein Ramal, comandante di Hezbollah del complesso di Taybeh, nel distretto di Marjayoun del governatorato di Nabatiye, è rimasto ucciso in un raid aereo condotto oggi dalle forze armate israeliane (Idf) nel Libano meridionale. Lo hanno reso noto in un comunicato le Idf, mentre il gruppo armato sciita libanese non ha finora confermato né smentito la notizia. Secondo i militari israeliani, Ramal era “responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di attività terroristiche contro Israele” ed “è stato ucciso nell’attacco aereo guidato dalle truppe della 98esima Divisione dell’esercito”.

    Ore 8,00 – Israele: raffica di 15 razzi sparati dal Libano – Una raffica di una quindicina di razzi è stata sparata oggi dal Libano verso il nord di Israele, mentre nella notte l’Aeronautica militare dello Stato ebraico ha intercettato un drone al largo della costa. Lo hanno reso noto in un comunicato le forze armate israeliane (Idf), secondo cui i missili hanno fatto scattare le sirene di allerta nella città di Acri e nelle comunità circostanti. Solo alcuni razzi sono stati intercettati dalla contraerea israeliana, mentre altri hanno colpito il territorio dello Stato ebraico. Al momento non si segnalano né feriti né danni. Nella notte, l’Idf ha intercettato un velivolo senza pilota al largo della costa, la cui presenza non aveva però fatto scattare le sirene di allerta in Israele.

    Ore 7,30 – Libano: Hezbollah annuncia “nuova fase” nell’escalation contro Israele – Hezbollah ha ha annunciato il passaggio “a una nuova fase di escalation nei confronti del nemico israeliano”. La minaccia, contenuta in un comunicato diramato nella notte su Telegram dal gruppo armato sciita citato dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, non è stata meglio precisata. Gli sviluppi di questa nuova fase, si legge nel testo, “saranno annunciati nei prossimi giorni”. “Per la prima volta”, prosegue la nota, il gruppo armato ha utilizzato missili teleguidati per colpire i soldati israeliani.

    Ore 7,00 – Media libanesi: “Khaled Mashal torna leader de facto di Hamas” – L’ex leader Khaled Mashal ha ripreso le redini di Hamas dopo l’assassinio di Yahya Sinwar, ucciso il 16 ottobre in un raid israeliano a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta l’emittente libanese LBCI, secondo cui il gruppo terroristico palestinese ha già informato i mediatori di Turchia, Qatar ed Egitto che d’ora in avanti sarà Mashal a rappresentare Hamas durante i negoziati per la tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani. Ai negoziatori, secondo quanto riporta l’emittente libanese, è stato fatto presente che i colloqui si complicheranno. Già dopo l’assassinio di Ismail Haniyeh, ucciso a fine luglio a Teheran durante un attentato attribuito a Israele, Khaled Mashal aveva ripreso la leadership ad interim del Politburo gruppo, da lui stesso guidato dal 1996 al 2017.

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