Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, lunedì 18 novembre
Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 18 novembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.
Ore 11,00 – Gaza, al-Jazeera: 11 morti nei raid odierni di Israele – Almeno 11 persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a seguito degli attacchi aerei condotti dalle forze armate di Israele (Idf) in diverse località del territorio costiero palestinese. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera Arabic, che cita i propri corrispondenti sul campo, secondo cui “l‘ultimo attacco di Israele a Gaza City ha causato la morte di almeno tre persone, due delle quali erano minori”. Il raid, secondo l’emittente qatariota, avrebbe “preso di mira un’abitazione nei pressi di al-Jalaa Street, nella parte occidentale della città”.
Ore 10,50 – Israele: atteso mercoledì l’inviato Usa Hochstein per discutere della tregua – Dopo la sua visita prevista domani in Libano, mercoledì 20 novembre l‘inviato degli Stati Uniti Amos Hochstein si recherà anche in Israele per continuare i colloqui su un cessate il fuoco con Hezbollah. Lo riporta l’emittente israeliana Channel 12, secondo cui l’arrivo del diplomatico nello Stato ebraico costituirà un “segnale significativo di progressi nei contatti” verso una tregua tra Hezbollah e Israele in Libano. La scorsa settimana l’ambasciatrice statunitense a Beirut, Lisa Johnson, aveva presentato una bozza di accordo di tregua al presidente del Parlamento di Beirut, Nabih Berri, alleato di Hezbollah. Una proposta accettata, secondo l’emittente libanese LBCI, anche dal gruppo armato sciita.
Ore 10,30 – Libano, continuano gli scambi di colpi tra Israele e Hezbollah nel sud: altri 2 morti – Malgrado i colloqui in corso per un cessate il fuoco, continuano anche oggi gli scambi di colpi tra Israele e Hezbollah nel sud del Libano, dove almeno due persone sono rimaste uccise in un raid di Israele. Nuovi attacchi aerei israeliani, secondo l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, hanno colpito questa mattina le località di Zebqine, Tayr Harfa, Jebbene e Shihine, nel distretto di Tiro, e il villaggio di Nabatieh el-Fawqa, nel governatorato di Nabatieh, dove hanno provocato almeno due morti, mentre l’artiglieria dello Stato ebraico ha preso di mira la zona di Khiam, nel distretto di Marjeyoun, e il villaggio di Majdel Zoun, in quello di Tiro. Intanto, in diversi comunicati pubblicati su Telegram, citati dall’agenzia Nna, Hezbollah ha rivendicato quattro attacchi missilistici contro le truppe israeliane schierate a Khiam (Marjeyoun).
Ore 9,30 – Gaza, al-Jazeera: 2 morti in un raid di Israele nel nord – Almeno due persone sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano che ha colpito la zona di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera Arabic, che cita i propri corrispondenti sul campo, secondo cui il raid ha provocato anche un imprecisato numero di feriti. L’attacco, secondo l’emittente qatariota, ha “preso di mira un gruppo di sfollati”.
Ore 9,00 – Libano: 6 soccorritori uccisi in un raid di Israele nel sud – Almeno sei persone, tutti operatori appartenenti all’organizzazione di soccorso civile Comitato sanitario islamico affiliata a Hezbollah, sono rimaste uccise nella notte a seguito un attacco aereo condotto da Israele nel sud del Libano. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui il raid ha colpito il centro del Comitato sanitario islamico a Houmine el-Tahta, nel governatorato di Nabatieh. In un comunicato diramato nella notte, il ministero della Salute di Beirut aveva riferito di due vittime e due feriti provocati dal bombardamento israeliano. Dall’8 ottobre 2023, oltre 200 tra operatori sanitari e membri di organizzazioni di soccorso sono rimasti uccisi nei raid aerei israeliani in Libano.
Ore 8,30 – Libano: atteso domani a Beirut l’inviato Usa Hochstein per discutere della tregua – L’inviato degli Stati Uniti Amos Hochstein si recherà domani, martedì 19 novembre, a Beirut, in Libano, per nuovi colloqui su un cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele. Lo ha confermato al portale libanese Voice of Lebanon il parlamentare locale Kassem Hashem. La scorsa settimana l’ambasciatrice statunitense a Beirut, Lisa Johnson, aveva presentato una bozza di accordo di tregua al presidente del Parlamento di Beirut, Nabih Berri, alleato di Hezbollah. Una proposta accettata, secondo l’emittente libanese LBCI, anche dal gruppo armato sciita.
Ore 8,00 – Giordania: “oggetto volante” precipita al confine con Israele. Idf abbattono un drone lanciato contro Eilat – Un “oggetto volante” è precipitato nella notte nella zona di Aqaba, nei pressi del confine tra Israele e la Giordania, a seguito di un attacco che aveva preso di mira la città di Eilat, nel sud dello Stato ebraico, dove la contraerea israeliana ha abbattuto un drone. Lo hanno annunciato questa mattina le forze armate del regno arabo in una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale Petra, secondo cui l’incidente non ha provocato feriti o danni, seguita da un comunicato delle Idf. È probabile, come riportato da diversi media israeliani, che l’oggetto precipitato al confine giordano fosse uno dei missili intercettori lanciati nella notte dalle Idf per abbattere un drone sparato contro Eilat.
Ore 7,00 – Libano: sale a 4 morti e 22 feriti il bilancio delle vittime del raid di Israele a Mar Elias – È salito ad almeno 4 morti e 22 feriti il bilancio delle vittime del raid aereo israeliano che ieri ha colpito la località di Mar Elias, a sud-ovest di Beirut. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui l’attacco aereo ha colpito due palazzine di un complesso di edifici, “bruciando un negozio di profumi, due appartamenti, alcuni magazzini e almeno un serbatoio di carburante, in seguito esploso”. Altri raid hanno colpito ieri le località di Khiam, Aaramta, Adloun, Aichiyé, Ansar, Ankoun, Arabsalim, Arki, Azzé, Bafroua, Blat, Debbine, Deir el-Zahrani, Habbouche, Houmine el-Fawqa, Jbaa, Jebchit, Kfarjoz, Kfar Tebnit, Kharayeb, Mahmoudieh, Rihane, Roumine, Tefahta, Zarariyé, Zaoutar al-Charqiye e Zefta, nel governatorato di Nabatieh, e lo stesso capoluogo, nel sud del Libano. In mattinata, secondo l’agenzia Nna, altri due raid aerei hanno inoltre colpito le località di Nabatieh el-Fawqa e (di nuovo) Zaoutar el-Charqiye. Secondo il bollettino aggiornato diramato ieri sui social dal ministero della Salute di Beirut, che non tiene conto di questi ultimi raid, dalla ripresa della guerra tra Israele e Hezbollah, ricominciata l’8 ottobre 2023, in Libano sono state uccise almeno 3.481 persone e altre 14.786 sono rimaste ferite.
Ore 6,00 – Libano, media: “Hezbollah accetta la proposta di tregua Usa” – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha risposto “positivamente” alla proposta di cessate il fuoco con Israele presentata la scorsa settimana dagli Stati Uniti. Lo ha riferito nella tarda serata di ieri l’emittente libanese LBCI, secondo cui Hezbollah “ha presentato la sua risposta positiva e alcuni emendamenti alla proposta di cessate il fuoco alle 20,00 (ora locale, le 19,00 di ieri in Italia; ndr), che saranno inoltrati all’ambasciata degli Stati Uniti e poi a Washington”. La bozza di accordo per una tregua era stata presentata la scorsa settimana dall’ambasciatrice statunitense in Libano, Lisa Johnson, al presidente del Parlamento di Beirut, Nabih Berri, alleato di Hezbollah. Intanto ieri un altro importante esponente del gruppo armato sciita libanese, il portavoce di Hezbollah Mohammad Afif Naboulsi, è rimasto ucciso (insieme a un’altra persona) in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira gli uffici della filiale libanese del partito siriano Baath nel quartiere Ras el-Nabeh a Beirut.
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