Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, mercoledì 16 ottobre
Di seguito le ultime notizie di oggi, mercoledì 16 ottobre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.
Ore 19,40 – Ue e Paesi del Golfo: “Condanna agli attacchi contro Unifil, sostegno al popolo libanese” – “Condanniamo tutti gli attacchi contro le missioni delle Nazioni Unite ed esprimiamo preoccupazioni particolarmente gravi riguardo al recente attacco contro l’Unifil”. Lo si legge nel testo delle conclusioni del summit tra l’Ue e i Paesi del Golfo (Emirati Arabi, Bahrein, Arabia Saudita, Oman, Qatar e Kuwait). “Siamo estremamente preoccupati per la pericolosa escalation in Libano, affermiamo il nostro sostegno al popolo libanese e chiediamo un cessate il fuoco immediato. Chiediamo di intensificare gli sforzi internazionali e regionali per fornire aiuti umanitari urgenti al Libano per alleviare le sofferenze dei civili e proteggerli da qualsiasi ripercussione della guerra. Chiediamo inoltre moderazione e de-escalation e impedire l’espansione del conflitto alla regione più ampia”, si legge nel documento.
Ore 19,00 – Usa: “Verificheremo ingresso aiuti a Gaza” – “Diverse decine di camion di aiuti sono entrati nel nord di Gaza per la prima volta da diverse settimane. Ma non è abbastanza. Sono necessarie molte, molte altre consegne e continueremo a spingere per questo nel sud di Gaza”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield al Consiglio di Sicurezza. La politica della fame a Gaza sarebbe “orribile e inaccettabile”, ha proseguito: “Il governo di Israele ha affermato che questa non è la loro politica, che il cibo e altre forniture essenziali non saranno tagliate, e noi osserveremo che le azioni di Israele sul campo corrispondano a questa dichiarazione”.
Ore 17,00 – Ministro degli Esteri israeliano: “Nessuna intenzione di danneggiare Unifil, il suo ruolo è importante post guerra” – “Lo Stato di Israele attribuisce grande importanza alle attività di Unifil e non ha alcuna intenzione di danneggiare l’organizzazione o il suo personale”. Lo ha chiarito in un post sul social X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, secondo cui lo Stato ebraico ritiene che la missione Onu possa svolgere un “ruolo importante” una volta conclusa la guerra contro Hezbollah. Katz ha quindi accusato “l’organizzazione terroristica Hezbollah” di usare i militari di Unifil come “scudi umani, sparando deliberatamente ai soldati delle Idf da posizioni vicine a quelle Unifil per creare attriti”. Il ministro ha infine ribadito che Israele continuerà a fare tutto il necessario per ripristinare la sicurezza dei suoi cittadini e far tornare i residenti del nord “sani e salvi alle loro case”. Inoltre “continuerà a fare ogni sforzo per evitare di danneggiare Unifil, il tutto coordinandosi con i comandanti Unifil e sulla base del diritto internazionale”.
Ore 16,00 – Israele all’Onu: “Impegnati per garantire che gli aiuti arrivino a Gaza” – Israele “rimane impegnato a lavorare con i nostri partner internazionali per garantire che gli aiuti raggiungano coloro che ne hanno bisogno” nella Striscia di Gaza, ha dichiarato l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Danny Danon.
Ore 15,00 – Media: Blinken vuole presentare dopo le elezioni il piano per il dopoguerra a Gaza – Il segretario di Stato americano Antony Blinken sta considerando un piano postbellico per Gaza basato su idee sviluppate da Israele e dagli Emirati Arabi Uniti che verrebbe presentato dopo le elezioni presidenziali di novembre. Lo riferiscono ad Axios funzionari statunitensi.
Ore 13,00 – Scholz: “Consegniamo armi a Israele e continueremo a farlo” – “Ci sono consegne di armi a Israele e ce ne saranno in futuro. Su questo Israele può fare affidamento”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando al Bundestag in vista del Consiglio europeo. Scholz ha insistito di nuovo sulla necessità di arrivare a una “tregua” in Medioriente.
Ore 12,00 – Cnn: il piano di Israele per l’attacco all’Iran è pronto – Il piano di Israele per rispondere all’attacco dell’Iran del primo ottobre è pronto: lo rivela la Cnn. Secondo la fonte della tv Usa, funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, hanno assicurato agli Stati Uniti che un eventuale contrattacco all’Iran sarebbe limitato ad obiettivi militari e non a impianti petroliferi o nucleari.
Ore 10,00 – Tajani: “No al ritiro di Unifil ma nuove regole d’ingaggio” – “Non credo sia giusto ritirarsi, perché penso che con nuove regole di ingaggio e possibilità di interventi, l’Unifil possa rappresentare un cuscinetto tra Israele e Libano. Un altro cuscinetto formato da forze armate libanesi potrebbe contrastare Hezbollah ed evitare conflitti. I caschi blu non se ne andranno: questa è una decisione delle Nazioni Unite. La mia opinione è che dobbiamo rimanere, garantendo la sicurezza dei nostri soldati. Nessun soldato italiano è stato ferito: sono protetti e sicuri nei bunker, e al momento non ci sono pericoli per la vita dei nostri militari. Parlerò di questi episodi in Israele”. Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso del programma No Stop News su Rtl 102.5, parlando della missione Unifil.
Ore 9,30 – Idf, a Beirut preso di mira deposito armi Hezbollah – Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno confermato di aver condotto un raid sul sobborgo di Dahiyeh, nel sud di Beirut, a diversi giorni dall’ultimo attacco aereo sulla capitale libanese. Lo riporta The Times of Israel. I caccia israeliani, guidati da agenti dei servizi segreti, avrebbero colpito un deposito sotterraneo di armi di Hezbollah. L’Idf ricorda di aver adottato, prima dell’attacco, misure per la protezione dei civili, compresa l’emissione di un ordine di evacuazione della zona.
Ore 8,30 – Iran a Onu, pronti a rispondere ad avventurismo di Israele – Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha avvertito ieri sera il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che “l’Iran è pienamente pronto a dare una risposta decisa e deplorevole a qualsiasi avventurismo di Israele”. “Abbiamo fatto tutti i tentativi possibili per preservare la pace e la stabilità nella regione”, ha sottolineato Araghchi in una conversazione telefonica, aggiungendo che “Israele e il suo principale sostenitore, gli Stati Uniti, sono responsabili delle conseguenze dell’espansione della guerra nella regione”. Lo riporta l’Irna.
Ore 8,00 – Idf: “Eliminato capo Forza droni di Hamas nel nord di Gaza” – L’Aeronautica militare israeliana ha “eliminato” il comandante della Forza droni di Hamas nel nord della Striscia di Gaza: lo rende noto l’esercito (Idf) su Telegram. Si tratta di Mahmoud al-Mabhouh, “un terrorista che ha diretto attacchi con droni verso il territorio israeliano e le truppe dell’Idf”, si legge in un comunicato.
Ore 7,00 – Idf, attacco su Beirut sud nella notte: “Continuano operazioni anti Hezbollah, colpiti 140 obiettivi” – Nel resoconto sulle “attività operative” nel sud del Libano, l’Idf spiega di aver eliminato nelle ultime 24 ore numerosi terroristi e di aver colpito oltre 140 obiettivi legati ad Hezbollah. “La 98/ma divisione – si legge nella nota diffusa su Telegram – continua a condurre limitate, localizzate e mirate attività operative nel sud del Libano contro obiettivi e infrastrutture legate ad Hezbollah. Il giorno passato, le truppe hanno eliminato numerosi terroristi durante scambi a fuoco e attacchi aerei. I soldati hanno localizzato molte armi, compresi lanciarazzi, mortai e missili anticarro puntati verso il nord di Israele, così come granate e altro equipaggiamento militare”. “Inoltre – conclude l’esercito dello Stato ebraico – sono stati distrutti con attacchi aerei oltre 140 obiettivi di Hezbollah, tra cui depositi di armi, infrastrutture e cellule terroristiche”.
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