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    Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Raid israeliano su un ospedale di Gaza: 4 bruciati vivi, tra cui bambini. Caschi blu italiani trovano ordigni vicino alla base Unifil | DIRETTA

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 14 Ott. 2024 alle 07:00 Aggiornato il 14 Ott. 2024 alle 19:58

    Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, lunedì 14 ottobre

    Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 14 ottobre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 19,45 – Unifil, il contingente italiano trova ordigni vicino alla base – Una pattuglia del contingente italiano di Unifil ha individuato una serie di ordigni esplosivi incendiari posizionati lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata UNP 1-32A, nel Sud del Libano. Il ritrovamento risale al mattino di oggi. In una nota, il Ministero della Difesa italiano afferma che un team di artificieri ha messo in sicurezza l’area ma non è stata in grado di completare le operazioni di bonifica perché, per cause ancora in fase di accertamento, uno degli ordigni è esploso. Ciò ha provocato un incendio nella zona circostante, ma non sono stati segnalati danni né vittime. Sono in corso le indagini da parte di Unifil e delle autorità libanesi per far luce sulla dinamica dei fatti e risalire a esecutori e mandanti della potenziale minaccia.

    “Unifil resta”, conferma intanto il portavoce della forza di pace Onu nel Libano Meridionale, Andrea Tenenti, al sito di informazione delle Nazioni Unite UN News. “Abbiamo preso la decisione perché siamo nel Libano Meridionale sotto mandato del Consiglio di Sicurezza, ed è quindi importante mantenere una presenza internazionale e che la bandiera dell’Onu resti nella regione”. Tenenti ha aggiunto che la presenza di Unifil nel Libano meridionale “è più cruciale che mai” alla luce delle crescenti tensioni. Ma ha anche definito “estremamente preoccupante” la situazione nella regione “con attacchi deliberati alle nostre truppe” che costituiscono “una violazione del diritto internazionale”.

    Ore 18,00 – Raid israeliano su una scuola nel campo profughi di Jabalia – Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, diversi palestinesi sono rimasti uccisi e feriti in un bombardamento israeliano su una scuola che ospitava sfollati nel campo profughi di Jabalia, nel Nord della Striscia di Gaza. L’agenzia di stampa britannica Reuters riferisce inoltre di un attacco aereo che ha ucciso almeno otto palestinesi e ne ha feriti molti nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City.

    Ore 16,00 – La Croce Rossa libanese: 18 morti in un attacco israeliano nel Libano settentrionale – La Croce Rossa libanese afferma che un attacco aereo israeliano nel Libano settentrionale ha ucciso almeno 18 persone. L’attacco ha colpito un piccolo condominio nel villaggio di Aito lunedì ed è stato uno degli attacchi più a nord da quando Israele ha invaso il Libano all’inizio di questo mese. Il gruppo militante Hezbollah è presente principalmente nel sud del paese e nella periferia meridionale di Beirut.

    Ore 14,00 – Smotrich: “Soddisfatto dei piani d’attacco contro l’Iran proposti” – Il ministro israeliano delle Finanze, Bezalel Smotrich, si è detto “soddisfatto dei piani d’attacco proposti” per rispondere al raid missilistico condotto dall’Iran il primo ottobre contro lo Stato ebraico. Lo riferiscono i media locali, che considerano le parole di Smotrich – esponente dell’estrema destra israeliana fautore della linea dura contro Teheran – come il segnale che la risposta di Tel Aviv non sarà limitata.

    Ore 13,30 – Il Nyt: “Palestinesi usati come scudi umani a Gaza” – Il Times ha intervistato sette militari israeliani che hanno partecipato, o assistito, a queste operazioni presentate come una routine organizzata, condotta con un considerevole supporto logistico e con l’avallo degli ufficiali superiori. In molti casi i detenuti erano gestiti da ufficiali dell’intelligence, cosa che richiede che i battaglioni siano coordinati e i comandanti siano informati. Il general maggiore Tamir Hayman, ex capo dell’intelligence militare che viene periodicamente informato sulla condotta della guerra, ha confermato in parte la pratica, dicendo che alcuni detenuti sono stati costretti, altri si sono offerti volontariamente di fare da guida nei tunnel, nella speranza di ottenere trattamenti di favore. Ma con una dichiarazione, l’Idf ha ricordato che “le direttive e le linee guida proibiscono l’uso di civili detenuti a Gaza per operazioni militari”, aggiungendo che le testimonianze riportate dal Times saranno “revisionate dalle autorità competenti”. Alcuni dei soldati che, rimasti sconvolti da questi episodi, hanno deciso di assumersi il rischio di riferire segreti militari alla stampa sono stati messi in contatto con il Times da Breaking the Silence, associazione indipendente che raccoglie le testimonianze dei militari israeliani. Due di questi soldati hanno raccontato di essersi opposti a questa pratica, e che in risposta alle loro obiezioni ufficiali l’hanno giustificata sostenendo, senza prove, che i detenuti erano terroristi, invece che civili fermati senza accuse.

    Ore 12,30 – Idf esorta civili a evacuare altri 25 villaggi sud Libano – Le forze armate israeliane hanno esortato i residenti di altri 25 villaggi nel sud del Libano a evacuare a nord del fiume Awali. Come ha scritto su X il portavoce militare Avichay Adraee, l’appello è rivolto agli abitanti di Barghuliya, Qasimia, Nabi Qasim, Matareya Shoumar, Kharayeb, Kawthariya, Ansar, Babylonia, Deir Takla, Adloun, Ansariya, Marwaniya, Zefta, Bafarwa, Habboush, Nabatieh, Sajd, Jbaa, Anqoun, Benaful, Qanarit, Zeta, Arnaya, Mazraat Mataria Jbaa, Tanbourit. “Per garantire la vostra sicurezza, dovete evacuare senza indugio. Chiunque si trovi vicino ai membri di Hezbollah, alle sue strutture o alle sue armi mette in pericolo la propria vita”, ha sottolineato Adraee, ribadendo che “è proibito andare a sud”.

    Ore 11,30 – Al via la seconda fase della campagna di vaccinazione a Gaza – Ha preso il via la seconda fase della campagna di vaccinazione contro la poliomielite a Gaza. La seconda dose verrà somministrata ai bambini di età inferiore ai 10 anni nella parte centrale della Striscia nei prossimi tre giorni, prima di interessare il nord e il sud dell’enclave palestinese. Circa 560 mila bambini hanno ricevuto la prima dose il mese scorso, grazie a una tregua umanitaria, dopo che un bimbo di dieci mesi è rimasto paralizzato a una gamba nel primo caso di polio a Gaza in 25 anni.

    Ore 10,00 – Il ministro degli Esteri dell’Iran vede capo negoziatore Houti a Doha – Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha incontrato in Oman Mohammed Abdelsalam, alto esponente dei ribelli yemeniti Houthi. Lo ha riferito Teheran. Doha è l’ultima tappa di una lunga missione diplomatica che ha portato il capo della diplomazia iraniana negli ultimi giorni in Arabia Saudita, Libano, Iraq e Qatar, in vista della minacciata risposta israeliana per l’attacco missilistico di Teheran a inizio ottobre.

    Ore 9,00 – Bruciati vivi tra le tende degli sfollati nel cortile dell’ospedale di Deir al-Balah colpito da Israele – L’attacco aereo israeliano sul cortile di un ospedale nella Striscia di Gaza stamattina ha ucciso almeno quattro persone e ha fatto esplodere le fiamme tra le tende degli sfollati che avevano cercato rifugio nel cortile dell’ospedale, lasciando una quarantina di persone con gravi ustioni e uccidendo almeno 4 persone. L’esercito israeliano dice di aver preso di mira i militanti nascosti tra i civili, senza fornire prove. Negli ultimi mesi ha ripetutamente colpito rifugi affollati e campi profughi, sostenendo che i combattenti di Hamas li stavano usando come basi per gli attacchi. L’ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella città centrale di Deir al-Balah stava già lottando per curare un gran numero di feriti in un precedente attacco a una scuola trasformata in rifugio nelle vicinanze. Le riprese dell’Associated Press hanno mostrato bambini tra i feriti. Un uomo singhiozzava mentre teneva in braccio un bambino con la testa fasciata. Un altro bambino piccolo con una gamba fasciata ha ricevuto una trasfusione di sangue sul pavimento dell’ospedale gremito. I registri ospedalieri indicano che quattro persone sono state uccise. Venticinque persone sono state trasferite al Nasser Hospital nel sud di Gaza dopo aver riportato gravi ustioni, secondo l’Al-Aqsa Martyrs Hospital.

    Ore 8,00 – Idf, raid su centro di comando in ospedale Gaza – L’Aeronautica militare israeliana ha lanciato nella notte un “attacco mirato” contro terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando e controllo situato nell’ospedale Shuhada al-Aqsa, nella zona di Deir al Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Lo rende noto su Telegram l’esercito (Idf), aggiungendo che “il centro di comando e controllo veniva utilizzato dai terroristi di Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell’Idf e lo Stato di Israele”. La struttura è l’ospedale “Shuhadah Al-Aqsa” a Deir al-Balah. Ci sono immagini che mostrano donne e bambini palestinesi bruciati vivi nel rogo delle tende di un campo profughi in cui stavano dormendo. Non c’è ancora un bilancio delle vittime. Le forze armate israeliane sostengono che si è trattato di un “attacco di precisione” mentre gli incendi sono stati provocati dall’esplosione delle munizioni nascoste sia da Hezbollah che dalla Jihad islamica nella struttura dell’ospedale. Nei video diffusi sui social si sentono numerosi scoppi, che in genere indicano la presenza di ordigni. Ma non è possibile al momento una ricostruzione delle cause della strage.

    Ore 7,00 – Onu, attacchi a Unifil potrebbero essere crimini di guerra – “Gli attacchi di Israele contro l’Unifil” in Libano “potrebbero essere dei crimini di guerra”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Il personale dell’Unifil e le sue strutture non dovrebbero mai essere attaccate – ha sottolineato -. Gli attacchi contro le forze di pace sono una violazione della legge internazionale e del diritto umanitario. Potrebbero essere un crimine di guerra”.

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