Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. L’aviazione israeliana lancia attacchi sullo Yemen. Beirut, recuperato il corpo di Nasrallah. Ucciso altro comandante di Hezbollah. Iran: “Tutto è possibile, anche una guerra” | DIRETTA

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 29 Set. 2024 alle 11:49 Aggiornato il 29 Set. 2024 alle 18:04

    Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, domenica 29 settembre

    Continuano gli attacchi di Israele in Libano, dopo che Hezbollah ha confermato la morte del suo leader Hassan Nasrallah in un massiccio raid israeliano a Beirut. L’uccisione del leader sciita ha scatenato una forte reazione in tutto il mondo e minaccia di spingere il Medio Oriente ancora più verso l’escalation. L’Iran ha promesso di vendicare la morte di Nasrallah, che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito in una nota una “misura di giustizia per le sue numerose vittime”, senza però citare le centinaia di vittime libanese dei bombardamenti dell’ultima settimana. In Libano sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale a partire da lunedì. Di seguito le ultime notizie di oggi, domenica 29 settembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 17.30 – Israele conferma: “Decine di aerei hanno attacco lo Yemen” – “Decine di aerei dell’aeronautica militare (Iaf), da combattimento, da rifornimento e dell’intelligence, hanno attaccato a 1.800 chilometri da Israele le aree di Ras Issa e Hodeidah nello Yemen”. Lo ha dichiarato la stessa Iaf su X. L’Aeronautica militare israeliana ha reso noto che nei raid sullo Yemen sono stati colpiti centrali elettriche e un porto marittimo, utilizzati per importare petrolio, che il gruppo Houthi legato a Teheran usa per trasferire nella regione armi iraniane. Il raid “è stato effettuato in risposta agli ultimi attacchi sferrati dagli huthi contro lo stato di Israele”, ha affermato l’Iaf, aggiungendo che, nell’ultimo anno, “il regime terroristico huthi ha operato sotto la guida e con il finanziamento dell’Iran, in collaborazione con le milizie irachene, per danneggiare Israele e ostacolare la liberà di navigazione globale”.

    Ore 17.10 – Raid di Israele nello Yemen: colpiti due porti e un aeroporto – Forti esplosioni si sono sentite nel porto di Hodeidah nello Yemen, dove sono state segnalati sette diversi attacchi da parte di Israele nello scalo principale. Secondo il canale al-Mayadeen vicino a Hezbollah, i raid miravano agli impianti di stoccaggio del petrolio nel porto di Ras Issa e e di Hodeidah. Fonti yemenite hanno riferito al canale che nel porto di Hodeida sono stati effettuati più di 10 attacchi dell’aeronautica militare e che anche l’aeroporto internazionale della città è stato attaccato. La rete Al-Saudi Arabia ha affermato che «Israele ha attaccato il porto di Hodeidah e una centrale elettrica in risposta agli ultimi lanci missilistici degli Houthi». Secondo i report, oltre all’aeroporto e al porto di Hodeidah, sarebbero state attaccate anche almeno due centrali elettriche della città e altri siti. L’attacco attribuito a Israele è stato effettuato dopo che negli ultimi giorni gli Houthi hanno lanciato due missili verso il centro del paese, entrambi intercettati.

    Ore 14.20 – Recuperato il corpo di Nasrallah – Il corpo del leader di Hezbollah è stato recuperato dalle macerie dopo il raid. Lo riferiscono due fonti all’agenzia Reuters. I funerali di Nasrallah potrebbero svolgersi domani.

    Ore 14.10 – Hezbollah conferma l’uccisione di Ali Karaki nel raid israeliano a Beirut – Hezbollah conferma l’uccisione di Ali Karaki nel raid israeliano sulla periferia sud di Beirut in cui venerdì scorso è stato ucciso il leader del movimento sciita, Hasan Nasrallah. Lo ha riportato la tv satellitare al-Arabiya. La morte di Ali Karaki, comandante del “fronte sud”, è stata annunciata in precedenza dalle forze israeliane.

    Ore 13.10 – Gaza, il bilancio sale a 41.595 morti e 96.251 feriti – Almeno 41.595 persone sono state uccise e 96.251 sono rimaste ferite dall’inizio delle operazioni delle forze israeliane nella Striscia di Gaza, avviate il 7 ottobre 2023 in seguito all’attacco del movimento islamista palestinese Hamas nello Stato ebraico. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza.

    Ore 12.50 – Raid israeliano al confine tra Siria e Libano – Un attacco aereo israeliano è stato effettuato nei pressi della città siriana occidentale di al-Qusayr, riporta Times of Israel. Al-Qusayr si trova vicino al confine con il Libano e l’attacco segnalato arriva mentre Israele ha promesso di impedire il contrabbando di armi dall’Iran a Hezbollah. Negli ultimi giorni, sono stati effettuati diversi attacchi dell’IDF al confine tra Siria e Libano, volti a impedire il trasferimento di armi a Hezbollah.

    Ore 12.20 – Papa: cessi il fuoco in Libano e in Palestina – “Continuo a seguire con dolore e con tanta preoccupazione l’allargamento e l’intensificazione del conflitto in Libano”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus nello stadio Re Baldovino di Bruxelles. “Questa guerra ha effetti devastanti sulla popolazione, troppe persone continuano a morire giorno dopo giorno in Medioriente. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie. Preghiamo per la pace. Chiedo a tutte le parti che si cessi immediatamente il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. Si rilascino gli rilascino gli ostaggi e si permetta l’aiuto umanitario”, ha aggiunto.

    Ore 12.00 – Iran, media: nell’attacco di venerdì ucciso anche generale delle Guardie Rivoluzionarie – Un importante generale delle Guardie Rivoluzionarie iraniane è morto nell’attacco aereo israeliano che ha ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah a Beirut. Lo hanno riportato i media iraniani. Ahmad Reza Pour Khaghan, vice capo della magistratura iraniana, ha confermato la morte del generale Abbas Nilforushan, descrivendolo come un “ospite del popolo libanese”. Nilforushan ha ricoperto il ruolo di vice comandante per le operazioni nella Guardia, con la supervisione sulle forze di terra.

    Ore 11.50 – Libano: riprendono raid Israele sulla Beqaa, due morti tra cui un funzionario di Amal – Dopo una prima ondata all’alba, gli attacchi aerei delle Forze di difesa israeliane (Idf) contro la Beqaa, nel Libano orientale, sono ripresi intorno alle 9:45 (8:45 in Italia), provocando due morti. Lo ha riferito il quotidiano libanese L’Orient Le Jour, precisando che i raid hanno preso di mira la zona di Temnine el Tahta, le alture di Nabi Chit e Khraybeh, nel distretto di Baalbek. Secondo la stessa fonte una delle persone uccise è un funzionario del movimento sciita Amal, alleato di Hezbollah, Youssef Hadi Mortada.

    Ore 11.40 – Iran, ministro degli Esteri: “Tutto è possibile, anche una guerra” – In Medio Oriente “tutto è possibile, anche la guerra”, dopo l’uccisione del leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah. Lo ha detto da New York all’agenzia iraniana Fars il capo della diplomazia del governo di Teheran, Abbas Araghchi. “Tutti dovrebbero essere consapevoli del fatto che la situazione è assolutamente esplosiva e che tutto è possibile, anche la guerra”, ha detto il ministro all’agenzia, legata ai Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran iraniani. Araghchi non ha risparmiato accuse a Israele e ha affermato che per questo l’Iran ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu.

    Ore 11.00 – Idf: ucciso responsabile della sicurezza Hezbollah – L’esercito israeliano ha dichiarato oggi di aver ucciso Nabil Kaouk, comandante dell’unità di sicurezza di Hezbollah e membro del Consiglio centrale esecutivo del movimento sciita.

    Ore 10.30 – Abc: “Potrebbero essere iniziate piccole operazioni di terra israeliane in Libano” – Le forze israeliane potrebbero aver iniziato piccole operazioni attraverso il confine con il Libano per eliminare alcune posizioni di Hezbollah,. Lo hanno detto due funzionari statunitensi ad ABC facendo riferimento a “movimenti di confine” su piccola scala. I funzionari hanno detto al canale statunitense che Israele non sembra aver deciso se lanciare un’operazione di terra su larga scala, ma che probabilmente sta pensando a una azione di portata limitata .

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version