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    Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Teheran: reagiremo all’attacco israeliano con cui è stato ucciso Haniyeh. L’Idf: abbattuto un drone proveniente dalla Siria. Le Forze israeliane uccidono 5 persone a Gaza | DIRETTA

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 26 Ago. 2024 alle 07:00 Aggiornato il 26 Ago. 2024 alle 17:06

    Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, lunedì 26 agosto

    Nella giornata di ieri, in risposta all’attacco israeliano preventivo nel sud del libano, Hezbollah ha lanciato “320 razzi contro posizioni nemiche” in Israele. Nel frattempo, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza, mentre l’esercito israeliano ha ucciso cinque persone a Gaza in un bombardamento. Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 26 agosto 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, con Hezbollah in Libano e la crisi in corso in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 17,00 – Il primo ministro del Qatar a Teheran vede il presidente iraniano – Il ministro degli Esteri nonché primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, è in visita a Teheran e in queste ore sta incontrando il suo omologo iraniano, Abbas Araqchi. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Mehr, precisando che successivamente il capo della diplomazia di Doha vedrà il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. Al centro dei colloqui, precisa la Mehr, ci saranno gli ultimi sviluppi regionali con un focus particolare sulla situazione nella Striscia di Gaza e sulle tensioni recenti tra Israele e Libano dopo i raid dei jet dello Stato ebraico e la risposta di Hezbollah con oltre 320 razzi e droni lanciati per vendicare l’uccisione del suo comandante militare, Fuad Shukr. Il Qatar è uno dei Paesi mediatori al tavolo dei negoziati per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi ancora a Gaza.

    Ore 16,00 – L’Anp: le parole di Ben Gvir sono un appello a distruggere Al Aqsa – L’Autorità nazionale palestinese ha dichiarato che l’affermazione del ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir, che sostiene l’ipotesi di una sinagoga sul Monte del Tempio a Gerusalemme, equivale a un appello esplicito affinché la moschea di Al-Aqsa venga rasa al suolo e sostituita con un luogo di culto ebraico. Il ministero degli Esteri dellAnp invita gli alleati della scena internazionale a “fare pressione su Israele affinché lo obblighi a porre fine alle pratiche, alle dichiarazioni e alle posizioni provocatorie di Ben Gvir”.

    Ore 15,00 – Ben Gvir: costruirei una sinagoga sul Monte del Tempio – Bufera in Israele dopo che il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, in un’intervista alla radio dell’esercito ha dichiarato che “le politiche consentono agli ebrei di pregare” nel compound di Monte del Tempio/Al-Aqsa e ha aggiunto che “ci costruirei una sinagoga”. “La politica permette di pregare sul Monte del Tempio, c’è parità di diritto tra ebrei e musulmani – io ci costruirei una sinagoga”, ha detto Ben Gvir. “Il premier sa che quando sono entrato nel governo ho detto nel modo più semplice che non ci saranno discriminazioni sul Monte del Tempio, così come i musulmani possono pregare sul Muro Occidentale”, ha detto ancora Ben Gvir, che all’inizio di questo mese ha sollevato un polverone con una visita alla Spianata delle moschee. Il Times of Israel riporta che l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha diffuso una dichiarazione successiva all’intervista di Ben Gvir, ma senza citarlo esplicitamente, in cui afferma che “non c’è alcun cambiamento dello status quo sul Monte del Tempio”. Il Times of Israel sottolinea che, sebbene la legge israeliana permetta tecnicamente agli ebrei di pregare ovunque nel Paese, i tribunali hanno a lungo sostenuto la discrezionalità della polizia nell’applicare il divieto di preghiera come parte di un delicato accordo sullo status quo che regola il sito.

    Ore 14,00 – L’Egitto ha ribadito di non aver accettato la presenza israeliana al confine di Rafah e nel corridoio Filadelfia – L’Egitto ha ribadito di non aver accettato la presenza israeliana al valico di confine di Rafah o al corridoio Filadelfia. Lo ha riferito Al Qaher News citando fonti vicine alla trattativa.

    Ore 12,00 – Medici senza frontiere: “Ordine di evacuazione israeliano, centinaia in fuga dall’ospedale Al Aqsa” – Un ordine di evacuazione imposto dalle forze israeliane invita la popolazione nei pressi dell’ospedale Al-Aqsa, supportato da Medici senza frontiere, a fuggire. Ieri un’esplosione a circa 250 metri di distanza dall’ospedale ha scatenato il panico e molti hanno scelto di lasciare la struttura sanitaria. Lo fa sapere l’organizzazione umanitaria in una nota. Di conseguenza, si legge ancora, il team di Msf sta valutando se sospendere alcune attività, cercando di mantenere l’offerta di cure salvavita. Dei circa 650 pazienti, solo 100 sono rimasti in ospedale, di cui 7 in terapia intensiva, secondo quanto riporta il Ministero della Salute. Msf scrive che “questa situazione è inaccettabile. L’ospedale di Al-Aqsa sta operando da settimane ben oltre la sua capacità a causa della mancanza di alternative per i pazienti. Tutte le parti in conflitto devono rispettare l’ospedale e l’accesso dei pazienti alle cure mediche. I continui ordini di evacuazione hanno lasciato a centinaia di migliaia di sfollati una cosiddetta ‘zona umanitaria’ di soli 41 km quadrati in cui cercare riparo”.

    Ore 10,00 – Il Papa: “Il Libano paga il prezzo della guerra in Medio Oriente” – “Sento il dolore di vedere ogni giorno morire tanti innocenti, a causa della guerra nella vostra regione, in Palestina e Israele, e il Libano ne paga il prezzo”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo oggi un gruppo di cittadini libanesi che nell’agosto di quattro anni fa, persero i propri familiari nella terribile esplosione che squassò il porto di Beirut.

    Ore 9,00 – Il ministro degli Esteri iraniano: “Reagiremo all’attacco israeliano su Teheran con cui è stato ucciso Haniyeh” – Il ministro degli Esteri iraniano ha nuovamente fatto riferimento a ritorsioni del suo paese per l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran. Abbas Araghchi ha detto di averne parlato in una conversazione con il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani per telefono. “La reazione dell’Iran all’attacco terroristico israeliano a Teheran sarà misurata e ben calcolata”, ha scritto Araghchi sulla piattaforma sociale X. “Non temiamo l’escalation, ma non la cerchiamo – a differenza di Israele”. Tajani ha detto in una dichiarazione che “ha chiesto moderazione e di perseguire un approccio costruttivo, al fine di fermare il ciclo di azioni militari nella regione che rischia solo di portare più sofferenza”. “È importante che l’Iran eserciti la moderazione nei confronti di Hezbollah per scongiurare un’escalation al confine libanese-israeliano, dove operano i soldati italiani del contingente UNIFIL, e verso gli Houti per evitare un aumento delle tensioni nell’area del Mar Rosso, dove l’Italia svolge un ruolo di primo piano nella missione Aspide dell’Unione Europea”, ha detto.

    Ore 8,00 – Israele: abbattuto un drone proveniente dalla Siria – Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver abbattuto “un oggetto sospetto”, un drone, “dopo essere stato identificato nello spazio aereo” di Israele proveniente dalla Siria. Lo riferisce la radio dell’esercito siriano parlando di un evento piuttosto raro dopo che sulle Alture meridionali del Golan sono suonate diverse sirene di allarme. Il presunto attacco è avvenuto nei pressi del Mar di Galilea, vicino ai confini con la Giordania e la Siria, e molto a Sud della zona solitamente presa di mira da Hezbollah in Libano, sottolinea il Times of Israel.

    Ore 7,00 – Cinque morti nel bombardamento israeliano a Gaza ovest – Sono cinque le vittime del bombardamento israeliano su un edificio nella zona ovest di Gaza. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa, che parla anche di diversi feriti nell’attacco che ha preso di mira una casa vicino a un ospedale.

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