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    Guerra Israele-Hamas, Jihad: “Liberiamo 2 ostaggi in video per ragioni umanitarie”. Netanyahu ribadisce: “Nessun cessate il fuoco”| Diretta

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 9 Nov. 2023 alle 07:32 Aggiornato il 9 Nov. 2023 alle 20:33

    La diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, giovedì 9 novembre

    Continua l’incursione di terra da parte di Israele con l’esercito di Gerusalemme che sostiene che Hamas abbia perso il controllo del nord di Gaza. Nel frattempo, si continua a trattare per il rilascio degli ostaggi con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, però, che ha frenato su un cessate il fuoco, condizione richiesta da Hamas per il rilascio degli ostaggi. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, giovedì 9 novembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.

    DIRETTA

    Ore 19,00 – Israele, intercettato missile terra-terra dal Mar Rosso – Il sistema di difesa aerea di Israele ha intercettato a largo del Mar Rosso un missile terra-terra diretto verso la città di Eilat, dove prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha detto il portavoce militare Danil Hagari secondo cui il missile non è entrato in territorio israeliano. Nelle settimane scorse i ribelli Houthi, alleati dell’Iran, hanno rivendicato di aver lanciato missili contro Israele dallo Yemen.

    Ore 18,00 – Allarme anti razzi da Gaza stanno risuonando a Eilat – Le sirene di allarme anti razzi da Gaza stanno risuonando a Eilat, nell’estremo sud di Israele sul Mar Rosso. Lo ha fatto sapere l’esercito.

    Ore 17,00 – Jihad, “Liberiamo 2 ostaggi in video per ragioni umanitarie” – La Jihad islamica ha dichiarato che presto rilascerà per “ragioni umanitarie e mediche” una volta soddisfatte le “misure appropriate” Hannah Katzir, di 77 anni, e Yagil Yaakov, 13 anni, entrambi rapiti dal kibbutz Nir Oz il 7 ottobre. Lo riporta il Times of Israel. Gli ostaggi compaiono in due clip diffuse dai terroristi questo pomeriggio. Per Yagil Yaakov proprio ieri sera c’era stato un appello poichè il ragazzino ha un’allergia alle arachidi potenzialmente letale, e l’associazione di allergologia ha chiesto che venga visitato urgentemente da rappresentanti della Croce Rossa e gli venga somministrata epinefrina iniettabile.

    Ore 16,00 – Netanyahu ribadisce: “Nessun cessate il fuoco” – L’esercito israeliano ribadisce che non ci sarà “alcun cessate il fuoco” a Gaza, dopo la Casa Bianca ha annunciato che ci saranno pause di quattro ore nei combattimenti nelle aree settentrionali della Striscia.
    “Non c’è alcun cessate il fuoco”, ha fatto sapere un portavoce militare israeliano “Ci saranno pause tattiche e locali per gli aiuti umanitari ai civili di Gaza”.
    In contemporanea, anche l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha fatto notare che “i combattimenti continuano e che non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi”.

    Ore 13,00 – Anp: “Guerra Israele è contro tutti i palestinesi” – “Quella che Israele sta facendo non è una guerra contro Hamas, è una guerra contro l’intero popolo palestinese”. Lo ha detto il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), intervenendo alla conferenza umanitaria per la popolazione civile di Gaza in corso a Parigi. “Quanti palestinesi dovranno essere uccisi affinché la guerra finisca?”, ha aggiunto, “Sei bambini all’ora? Uccidere 10.000 persone in 30 giorni è sufficiente?”. “La strada della sofferenza non è iniziata il 7 ottobre, ma 75 anni fa”, ha concluso, come riporta l’emittente francese Bfmtv.

    Ore 12,00 – Raid Israele a Jenin, bilancio sale a 7 morti – È salito a sette morti il bilancio del raid dell’esercito israeliano nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa, che cita il direttore dell’ospedale Al-Rhazi di Jenin, secondo cui alle cinque vittime annunciate in precedenza se ne sono aggiunte altre due. Tra i morti il 23enne Ayham Muhammad Al-Amer. Ignota, al momento, l’identità delle altre sei vittime. I feriti sarebbero almeno 13. Secondo Wafa un bulldozer dell’esercito israeliano ha preso d’assalto il campo profughi di Jenin, distruggendo strade e infrastrutture, mentre i cecchini occupavano i tetti. Sono scoppiati scontri tra militari e residenti durante i quali le forze di occupazione israeliane hanno aperto il fuoco contro i palestinesi.

    Ore 11,00 – Israele: “Non c’è crisi umanitaria nella Striscia di Gaza” – “Non c’è crisi umanitaria nella Striscia di Gaza”: lo ha affermato un responsabile militare di Israele, seppure riconoscendo le “numerose difficoltà” cui fanno fronte i civili nel territorio palestinese teatro del conflitto con Hamas. Israele “facilita l’inoltro di aiuti umanitari” ha affermato il colonnello Moshe Tetro, responsabile dell’organismo del Ministero della Difesa israeliano che supervisiona le attività civili nei territori palestinesi, anche se “sappiamo – ha aggiunto – che la situazione civile nella Striscia di Gaza non è facile”.

    Ore 9,00 – Israele: “Ucciso il capo di Hamas delle postazioni missili anti-tank” – L’esercito israeliano ha ucciso in un attacco aereo Ibrahim Abu-Maghsib capodell’unità missili anti-tank della brgata centrale di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che Maghsib “nell’ambito della sua posizione ha diretto e condotto numerosi lanci di missili anti-tank contro civili e soldati israeliani”. “Nell’ambito dell’assistenza alle forze di terra impegnate nella striscia, la marina israeliana – ha proseguito il portavoce – ha colpito postazioni di lancio di missili anti-tank usate da Hamas per colpire le truppe dentro la striscia”.

    Ore 7,00 – Onu: crimini di guerra commessi sia da Hamas sia da Israele – L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato che sia Hamas che Israele hanno commesso crimini di guerra da quando è scoppiato il conflitto il mese scorso. “Le atrocità perpetrate dai gruppi armati palestinesi il 7 ottobre sono state terribili, brutali e scioccanti: sono stati crimini di guerra, così come lo è la continua detenzione di ostaggi”, ha affermato Türk. “Anche la punizione collettiva da parte di Israele dei civili palestinesi costituisce un crimine di guerra, così come l’evacuazione forzata illegale dei civili”, ha aggiunto.

    Ore 6,00 – Israele: “Hamas ha perso il controllo del Nord di Gaza” – “I palestinesi stanno andando via dal nord della Striscia perché hanno capito che Hamas lì ha perso il controllo e che il sud è più sicuro”. Lo ha detto il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari aggiungendo che al sud “c’è una zona più sicura rifornita di medicine, di acqua e di cibo. Lo capiscono bene”.

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