La diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, martedì 7 novembre
Israele ha circondato Gaza ed è pronta all’attacco di terra ad Hamas: nel frattempo le forze israeliane hanno dichiarato di aver ucciso diversi comandanti di Hamas nei tunnel. Gli Stati Uniti, che secondo il New York Times interverrebbero solamente se Israele fosse attaccata da Libano e Iran, hanno intanto schierato un sottomarino nucleare nel Mediterraneo orientale. Le vittime palestinesi, intanto, secondo Hamas sarebbero più di 10mila. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, martedì 7 novembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 20.30 – Netanyahu: “No al cessate il fuoco se non liberano gli ostaggi” – “Ribadisco e lo dico sia ai miei amici sia ai miei nemici: non avremo un cessate il fuoco senza gli ostaggi liberi”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in una conferenza stampa. Netanyahu ha detto di essere in “contatto continuo” con Joe Biden e che Israele apprezza il sostegno da parte sua e degli Stati Uniti. Netanyahu ha promesso di “distruggere completamente” la capacità di Hamas di controllare la Striscia di Gaza: “Il mio è un invito ai cittadini di Gaza: per favore andate a sud. Completate lo spostamento verso sud perché Israele non si fermerà”.
Ore 20.00 – Usa si oppongono a rioccupazione Gaza da parte di Israele – Gli Stati Uniti si oppongono alla rioccupazione di Gaza da parte di Israele. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato, Vedant Patel, rispondendo ai commenti del primo ministro israeliano Netanyahu su ABC News, riguardo il controllo a tempo indefinito della Striscia di Gaza. “Il nostro punto di vista è che i palestinesi devono essere in prima linea in queste decisioni”, ha detto il portavoce statunitense. “Gaza è terra palestinese e rimarrà terra palestinese. In generale, noi non sosteniamo la rioccupazione di Gaza e nemmeno Israele”.
Ore 19.30 – “Evacuati da Gaza oltre 400 cittadini americani” – Finora oltre 400 cittadini americani, residenti permanenti ed altri con i requisiti richiesti, sono stati evacuati da Gaza: lo riferisce un portavoce del dipartimento di Stato Usa.
Ore 19.00 – Anp smentisce attentato ad Abu Mazen: “Video di un’operazione antidroga” – È stata “un’operazione antidroga” che “non ha coinvolto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas” quella ripresa e rilanciata con un video sui social. Lo ha precisato il portavoce delle Forze della sicurezza dell’Anp, il colonnello Talal Dweikat, smentendo quindi che si sia trattato di un attentato alla vita del leader dell’Anp. “Una squadra della sicurezza si è diretta al campo di Jalazoun, a nord di Ramallah, per arrestare un ricercato per traffico di droga e aggressione, Bilal Abu Asba”, ha spiegato Dweikat, aggiungendo che “gli spari erano diretti contro” gli agenti palestinesi. Il portavoce ha aggiunto che “sei membri del personale di sicurezza sono rimasti feriti, uno dei quali gravemente, durante l’inseguimento”. In una nota, Dweikat ha affermato che l’aggressione non resterà impunita e che “l’establishment della sicurezza è determinato a continuare il suo lavoro nazionale nel perseguire i fuorilegge e ritenerli responsabili secondo la legge”. Il colonnello ha poi espresso agli ufficiali i suoi auguri di pronta guarigione, invitando il nostro popolo palestinese a “collaborare con gli uomini sicurezza contro chi viola la legge, chi minaccia la pace civile, i ribelli e coloro che cercano di diffondere il caos nella società”.
Ore 18.40 – Guterres ribadisce la condanna agli attacchi di Hamas: “Dolore per la catastrofe umanitaria a Gaza” – A un mese dagli attacchi del 7 ottobre, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres “ribadisce la sua totale condanna degli atti terroristici commessi da Hamas in Israele per i quali non esiste alcuna giustificazione”. In una nota del portavoce spiega che “non dimenticherà mai le immagini orrende di civili uccisi e mutilati e di altri trascinati in prigionia, e ribadisce il suo appello per il loro rilascio immediato e incondizionato”. Guterres “resta estremamente addolorato per l’uccisione di civili a Gaza e per la catastrofe umanitaria che continua a verificarsi, con un prezzo inimmaginabile per i civili” e riafferma la sua richiesta di un “immediato cessate il fuoco umanitario”.
Ore 16.30 – Israele: “Combattiamo nel cuore di Gaza, è la prima volta da decenni” – “Per la prima volta da decenni stiamo combattendo nel cuore della città di Gaza”. Lo ha detto Yaron Filkelman, comandante del fronte sud di Israele. “Nel cuore del terrore. Questa è una guerra complessa e difficile e sfortunatamente ha i suoi costi”, ha aggiunto.
Ore 16.10 – Benny Gantz: “Gaza non sarà cancellata” – Israele non intende affatto “cancellare Gaza”. Lo ha affermato il leader centrista Benny Gantz incontrando abitanti israeliani residenti nella zona che circonda la Striscia. Gaza “non sarà cancellata, resterà là con Khan Yunes e Rafah anche il giorno dopo”, cioè dopo la conclusione della guerra, ha detto l’ex capo di Stato maggiore appena entrato in un governo di “emergenza nazionale” guidato da Benyamin Netanyahu, secondo quanto riporta l’emittente Canale 12. “Ma noi faremo in modo che da là non provengano più minacce, e che possiate dunque tornare alle vostre case”, ha aggiunto.
Ore 15,30 – Hamas: “Ostaggi liberi se cessano i combattimenti” – “Rilasceremo” gli ostaggi, “ma dobbiamo fermare i combattimenti”. Lo ha detto il numero 2 di Hamas Moussa Abu Marzouk alla Bbc. Marzouk si è recentemente recato a Mosca per discutere di otto cittadini con doppia cittadinanza russo-israeliana rapiti il 7 ottobre da Hamas. Ed ha spiegato sono state trovate due donne provenienti dalla Russia, che però Hamas non è stata in grado di rilasciare a causa del conflitto.
Ore 15,00 – Alleato Netanyahu: “Dopo guerra servono elezioni in Israele” – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu deve indire elezioni una volta conclusa la guerra a Gaza. A dirlo è stato l’ex capo del Consiglio per la Sicurezza nazionale, Yaakov Amidror, considerato un alleato del leader del Likud. “Penso che, una volta concluse tutte le inchieste e le indagini su ciò che è accaduto qui e sugli errori commessi prima del 7 ottobre, sarebbe opportuno indire un’elezione, lasciare che sia il popolo a decidere cosa vuole dopo che sarà chiaro chi è responsabile di cosa”, ha affermato Amidror in un’intervista radiofonica.
Ore 13,00 – Onu: “Da azioni Israele ulteriore radicalizzazione” – “Il tentativo di Israele di annientare Hamas in risposta agli attacchi del 7 ottobre rischia solo di generare ulteriore radicalizzazione, oltre ad essere illegale”. Lo ha detto in un’intervista al Guardian la relatrice speciale dell’Onu per i diritti umani nei territori palestinesi, Francesca Albanese. “Anche se fosse possibile sradicare Hamas, se Israele dovesse sterminare tutti, tutti, quindi non solo i militanti, ma chiunque lavori per Hamas compresi i fornitori di servizi, anche se ciò fosse possibile, ma l’occupazione israeliana restasse in vigore, tutte le rimostranze continuerebbero a crescere ed emergerebbe un’altra resistenza. È naturale, è quasi una legge della fisica. La storia lo conferma”, ha aggiunto Albanese.
Ore 12,00 – Von der Leyen vede il re Giordania – “Ho discusso della situazione attuale in Medioriente con il re Abdullah II di Giordania, che ha un ruolo fondamentale nel garantire la stabilità. Ho ribadito la mia posizione sul no agli spostamenti forzati dei palestinesi da Gaza e il sostegno dell’Ue a una soluzione a due Stati”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
I discussed the current situation in the Middle East with @KingAbdullahII who has a vital role in ensuring stability.
I reiterated my position on no forced displacement of Palestinians from Gaza and the EU’s support for a two-state solution. pic.twitter.com/d7kjYYhlRJ
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) November 7, 2023
Ore 11,00 – Il parlamento turco partecipa al boicottaggio di prodotti israeliani – Il parlamento turco ha deciso di sostenere il boicottaggio di prodotti di aziende israeliane promosso la scorsa settimana da associazioni espressione della società civile turca e da numerose municipalità.
Ore 8,00 – Esercito avanza dentro Gaza: “Presa roccaforte Hamas” – L’esercito israeliano continua ad avanzare dentro Gaza e ha reso noto di aver preso il controllo di una roccaforte militare di Hamas nel Nord della Striscia e attaccato una delle sue cellule in un edificio vicino all’ospedale al Quds.
Ore 7,00 – Netanyahu: “Niente cessate il fuoco senza la liberazione degli ostaggi” – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ribadisce che non ci sarà “cessate il fuoco generalizzato” a Gaza senza la liberazione di tutti gli ostaggi prigionieri di Hamas. E aggiunge che una volta finita la guerra Israele assumerà “la responsabilità totale della sicurezza” nella Striscia.