Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, venerdì 5 gennaio
Mentre continua la missione del segretario di Stato Antony Blinken in Medio Oriente, il ministro della Difesa Gallant smentisce Netanyahu: “Non sarà Israele a governare la Striscia di Gaza una volta conclusa la guerra contro Hamas, ma sarà piuttosto un’istituzione palestinese a farlo”. Secondo il Times of Israel, intanto, ci sarebbe stata una lite furiosa durante un vertice tra militari e governo, con i ministri dell’estrema destra che si sono scagliati contro i capi dell’esercito. Nel frattempo non si fermano i bombardamenti di Israele sulla Striscia di Gaza con gli ultimi raid che hanno provocato oltre 30 morti. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, venerdì 5 gennaio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 15,00 – Hezbollah: “Israele non rivela le vittime militari sul fronte Nord” – Israele nasconde il numero dei soldati morti o feriti sul fronte nord al confine col Libano: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso trasmesso in diretta tv da una località segreta. “Dall’8 ottobre abbiamo compiuto centinaia di operazioni contro postazioni militari israeliane, colpendo veicoli blindati e carri armati”, ha detto Nasrallah. “Come è possibile che non abbiano soldati feriti o uccisi? Perché Israele si è trincerata dietro a un assoluto silenzio mediatico”, ha aggiunto.
Ore 13,00 – Israele: “A Gaza espugnato il rione dei grattacieli” – L’esercito israeliano ha annunciato oggi il completamento di una complessa operazione condotta nel cosiddetto “Rione dei Grattacieli”, nel settore centrale della striscia di Gaza. Si tratta – ha spiegato il portavoce militare – di edifici elevati da cui si aveva il controllo della zona. Al loro interno erano state disposte postazioni per il lancio di razzi anticarro e anche per il lancio di razzi verso il territorio israeliano. Gli ingressi di parte degli edifici erano stati bloccati con ordigni esplosivi. Nelle loro vicinanze c’erano anche gli imbocchi di tunnel militari. Per assumere il controllo del ‘Rione dei Grattacieli’ i militari sono stati costretti a combattere a lungo – con l’aiuto del genio e della aviazione – ed hanno così eliminato “numerosi terroristi”.
Ore 12,00 – Raisi: “Sceglieremo noi il luogo e il tempo della vendetta” – “Il luogo e il tempo” della vendetta iraniana per il doppio attentato di Kerman saranno “scelti” dalla Repubblica islamica, ha affermato oggi il presidente, Ebrahim Raisi, partecipando ai funerali delle vittime nella città nel sud-est dell’Iran. Lo riferisce l’agenzia Irna. Ieri l’Isis ha rivendicato gli attentati, che, secondo l’ultimo bilancio, hanno provocato 89 morti e 284 feriti, ma diverse autorità di Teheran affermano che dietro all’azione ci sono gli Usa e Israele.
Ore 11,00 – Raid di Israele su alcuni obiettivi di Hezbollah nel Sud del Libano – L’esercito israeliano (Idf) stamane è tornato a bombardare obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Lo riporta il Times of Israel, precisando che le Idf hanno colpito infrastrutture gestite da operativi dell’organizzazione sciita filo-iraniana, tra cui un punto di osservazione e un sito militare nelle zone di Ayta ash-Shab e Majdal Zoun.
Ore 9,00 – Raisi visita la tomba di Soleimani a Kerman. Oggi i funerali delle vittime dell’attentato – Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, questa mattina ha visitato la tomba del generale Qassem Soleimani a Kerman due giorni dopo il duplice attentato, rivendicato dall’Isis, compiuto sulla strada che porta al ‘cimitero dei martiri’ (Golzar Shahada) della città del sud-est della Repubblica islamica. Secondo quanto riferito dall’agenzia Mehr, subito dopo il suo arrivo Raisi ha visitato i feriti in ospedale, mentre nelle prossime ore parteciperà ai funerali delle vittime della strage che si terranno nella principale moschea di Kerman. Successivamente è in programma una cerimonia al Golzar Shahada alla quale il governatorato di Kerman ha chiesto ai cittadini di non partecipare. L’ultimo bilancio diffuso dalle autorità iraniane è di almeno 84 morti e oltre 280 feriti.
Ore 7,00 – Media, duro scontro tra destra e vertici dell’esercito – Un duro scontro fra i rappresentanti dell’estrema destra nel governo di Benjamin Netanyahu e i vertici militari di Israele ha portato il premier a interrompere dopo tre ore un vertice convocato la notte scorsa per discutere del dopoguerra a Gaza. Secondo quanto riporta il Times of Israel, sotto accusa dei politici di destra, compresi alcuni ministri dello stesso Likud di Netanyahu, è in particolare il capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane, Herzi Halevi, attaccato per le inefficienze che hanno portato all’attacco di Hamas del 7 ottobre e per il coinvolgimento nella riunione dell’ex ministro della Difesa Shaul Mofaz, considerato corresponsabile del ritiro da Gaza nel 2005. Lo scontro è stato molto acceso secondo quanto riportato dalla stampa israeliana, che riferisce di urla e litigi clamorosi, e avviene proprio mentre in Israele è in arrivo il segretario di Stato Usa Antony Blinken.
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