La diretta live della guerra tra Israele e Hamas di oggi martedì 24 ottobre
Si fanno sempre più intensi i bombardamenti su Gaza, mentre Israele si prepara all’offensiva di terra. Nei 17 giorni dall’attacco senza precedenti di Hamas, che ha portato alla morte di oltre 1.400 israeliani, più di 5mila palestinesi hanno perso la vita nei raid israeliani. Continuano anche le trattative per il rilascio di alcuni dei circa 200 israeliani presi in ostaggio il 7 ottobre scorso. Secondo la stampa israeliana, il rilascio di 50 prigionieri sarebbe “imminente”. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, martedì 24 ottobre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 19,30 – Famiglie ostaggi: “Guterres vergognoso, giustifica Hamas” – Le dichiarazioni del Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres “sono scandalose”: “Ignora vergognosamente il fatto che sabato 7 ottobre è stato perpetrato un genocidio contro il popolo ebraico e ha trovato un modo modo indiretto per giustificare gli orrori che sono stati commessi contro gli ebrei”. Lo afferma in un comunicato il Forum delle famiglie dei dispersi e dei rapiti nell’attacco di Hamas.
Ore 19,00 – Guterres: “Gli attacchi di Hamas non sono venuti dal nulla” – “È importante riconoscere anche che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres nel suo intervento al Palazzo di Vetro sottolineando che “le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas. E quegli attacchi spaventosi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”.
Ore 18,30 – Ministro Israele: “Non incontro Guterres dopo le sue parole” – “Non incontrerò il segretario generale dell’Onu. Dopo il 7 ottobre non c’è spazio per un approccio equilibrato. Hamas deve essere cancellato dal mondo”. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen – che si trova a New York per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite – dopo le affermazioni attribuite ad Antonio Guterres.
Ore 16,00 – Esercito israeliano: “Pronti per offensiva a Gaza, ritardata per fattori strategici” – “Siamo pronti per l’offensiva di terra a Gaza e prenderemo una decisione a livello politico per quanto riguarda la forma e la tempistica”: lo ha dichiarato, secondo quanto riferisce il The Times of Israel, il portavoce dell’esercito israeliano (Idf), il tenente generale Herzi Halevi. “Ci sono considerazioni tattiche e persino strategiche che hanno ritardato l’offensiva di terra, ma che hanno consentito all’Idf di prepararsi al meglio. Stiamo sfruttando ogni minuto per essere ancora più preparati”.
Ore 15,00 – Lula: “Hamas terrorista ma Israele non uccida milioni di innocenti” – Il presidente del Brasile Lula si è detto “stanco di chiamare” altri leader per parlare di pace, ma ha assicurato che continuerà a chiedere la fine delle ostilità tra Israele e Hamas in Medio Oriente. “Ho già parlato con i presidenti di Israele, Palestina, Iran, Turchia, Unione Europea, ieri ho parlato con Putin, ora parlerò con Cina, Sud Africa e Qatar”, ha dichiarato Lula, che poi ha aggiunto: “Non è perché Hamas ha commesso un atto terroristico contro Israele che Israele deve uccidere milioni di persone innocenti”.
Ore 14,00 – Onu: “Carburante bisogno più urgente a Gaza” – “Senza carburante i veicoli non possono circolare, i generatori non possono produrre elettricità per gli ospedali, e serve anche nei panifici e negli impianti di desalinizzazione dell’acqua”: lo ha dichiarato Tamara Alrifai, portavoce ad Amman dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. “La situazione resta estremamente disperata, per questo chiediamo che sia consentito un flusso continuo e senza ostacoli di assistenza umanitaria e medica a Gaza” ha aggiunto Alrifai.
Ore 12,00 – Colpito mercato: morti e feriti a Sud di Gaza – Un bombardamento israeliano nel mercato di Nusseirat (nel settore meridionale della Striscia di Gaza) ha provocato un numero elevato di morti e di feriti, secondo testimoni sul posto contattati dall’Ansa. Obiettivo dell’attacco era, in apparenza, un edificio vicino al più grande supermercato della striscia di Gaza, in quel momento molto affollato.
Ore 11,00 – Tajani: “Il popolo palestinese deve avere il suo Stato” – “Il popolo palestinese ha diritto ad avere un suo Stato: è quello a cui stiamo lavorando”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Sky Tg24.
Ore 10,00 – Macron a Herzog: “Uccisi perché erano ebrei” – “Quelle persone sono state uccise solo perché erano ebrei e perché volevano vivere in pace”. A dichiararlo, in un incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog a Gerusalemme, è stato il presidente francese Emmanuel Macron, parlando dell’attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre scorso.
Ore 9,00 – Fonti israeliane: “L’invasione di terra a Gaza può essere rimandata solo di qualche altro giorno” – “Secondo le valutazioni dell’intelligence israeliana, è probabile che Hezbollah intensifichi gli attacchi sul fronte settentrionale quando le truppe dell’Idf entreranno a Gaza, ma non si prevede una guerra su larga scala”. Questa l’analisi di un alto funzionario israeliano.
Ore 8,00 – Esercito israeliano contro Hamas: “Impedisce consegna di carburante agli ospedali” – Secondo l’esercito israeliano i miliziani di Hamas impediscono che il carburante raggiunga gli ospedali di Gaza. “Hamas ha una scorta di oltre un milione di litri di carburante a Gaza, ma non lo fa arrivare agli ospedali che ne hanno bisogno. È Hamas e non Israele il responsabile per la sofferenza a Gaza” ha dichiarato il portavoce internazionale delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus.
Ore 7,00 – Macron arrivato in Israele – Il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato in Israele dove, nel corso della giornata, incontrerà il premier Benjamin Netanyahu, il presidente Isaac Herzog e i leader dell’opposizione Benny Gantz e Yair Lapid.
Ore 6,00 – Kirby: “Non è tempo per cessate il fuoco” – “Non crediamo che questo sia il momento per un cessate il fuoco. Israele ha il diritto di difendersi. Hanno ancora del lavoro da fare per attaccare la leadership di Hamas”: lo ha dichiarato alla Cnn il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.