Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, sabato 23 marzo
Il bilancio delle vittime della guerra in corso dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza ha ormai superato i 32 mila morti e i 74 mila feriti ma non si vedono ancora spiragli di pace. Prosegue l’assedio delle Idf dell’ospedale Shifa di Gaza City, che ha già provocato centinaia di morti. Intanto il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, con il veto di Russia e Cina, ha bocciato una bozza di risoluzione Usa che chiedeva un “immediato cessate il fuoco”. Il premier israeliano poi, che ieri ha ricevuto a Tel Aviv il segretario di Stato Usa Antony Blinken, ha dichiarato che l’operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia dove si sono rifugiati 1,5 milioni di sfollati palestinesi, “è necessaria per sconfiggere Hamas” e che lo Stato ebraico procederà “anche senza l’appoggio degli Usa”. Per Blinken invece, tale azione “non è il modo migliore per difendere Israele”
Ore 19.30 – La delegazione israeliana in Qatar accetta una proposta Usa di accordo sugli ostaggi – La delegazione israeliana in Qatar ha accettato la proposta avanzata dagli americani per un accordo sugli ostaggi. Lo riferiscono i media israeliani, secondi i quali l’accordo includerebbe il rilascio dei prigionieri palestinesi. Secondo i rapporti, la delegazione israeliana attende la risposta di Hamas alla proposta per procedere.
Ore 15.50 – Israele: “Con Guterres l’Onu è antisemita e anti israeliana” – “Sotto la leadership di Antonio Guterres l’Onu è divenuta una istituzione antisemita e antiisraeliana che offre protezione ed incoraggia i terroristi”: lo ha affermato il ministro degli esteri Israel Katz commentando la visita del Segretario generale al valico di Rafah. “È stato oggi sul versante egiziano – ha aggiunto Katz – e ha biasimato Israele per la situazione umanitaria a Gaza senza condannare in alcun modo i terroristi di Hamas-Isis che saccheggiano gli aiuti umanitari e senza condannare l’Unrwa che coopera con i terroristi e senza invocare la liberazione immediata ed incondizionata di tutti gli ostaggi israeliani”.
Ore 15 – Guterres: “Il blocco agli aiuti a Rafah è un oltraggio alla morale” – “Sono venuto a Rafah per puntare i riflettori sul dolore dei palestinesi a Gaza”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in viaggio in Egitto per chiedere un cessate il fuoco nella Striscia, parlando in conferenza stampa a El Arish, nel Nord del Sinai, dove sono immagazzinati gran parte degli aiuti internazionali per Gaza. “Una lunga fila di camion con gli aiuti umanitari bloccati sul lato egiziano del confine con la Striscia di Gaza, dove le persone soffrono la fame, è un oltraggio morale. Ora più che mai è giunto il momento di un cessate il fuoco umanitario immediato. È il momento che Israele assuma un impegno ferreo per l’accesso ai beni umanitari in tutta Gaza”, ha aggiunto Guterres chiedendo il rilascio dei prigionieri israeliani detenuti a Gaza.
Ore 11 – Guterres a Rafah: “Urgente il cessate il fuoco a Gaza” – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha ribadito il suo appello per un rapido cessate il fuoco a Gaza e la necessità che i camion degli aiuti umanitari ammucchiati sul lato egiziano del valico di Rafah entrino nella Striscia di Gaza il più rapidamente possibile. Lo ha detto durante una visita al passaggio di confine tra Egitto e Striscia di Gaza. Guterres è arrivato ieri sera all’aeroporto del Cairo con un aereo privato e questa mattina è ripartito per l’aeroporto di Al Arish, dove è stato ricevuto dal governatore del Nord Sinai Abdel Shousha.
Ore 9 – Rinviato a lunedì il voto all’Onu sulla tregua – Rinviato a lunedì il voto del Consiglio di sicurezza dell’Onu su una risoluzione alternativa per il cessate il fuoco a Gaza. In un primo momento previsto per oggi, il voto è stato rimandato per consentire nuove discussioni su un progetto di risoluzione preparato da diversi membri non permanenti del Consiglio, la cui ultima versione “chiede un cessate il fuoco umanitario immediato”.
Ore 8 – Guterres oggi al confine tra la Striscia e l’Egitto – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, è atteso oggi al confine egiziano con la Striscia di Gaza, mentre Israele sta pianificando una controversa offensiva terrestre a Rafah, anche senza il sostegno dell’alleato americano. Guterres incontrerà gli operatori umanitari nella “parte egiziana” di Rafah. In città sono ammassati un milione e mezzo di palestinesi.
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