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    Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Gaza: 39.090 morti e oltre 90mila feriti dal 7 ottobre. Idf: “Oltre 50 raid su Khan Younis: uccisi diversi uomini armati”. Cisgiordania, raid dell’Idf a Tulkarem: “Uccisi i capi di Hamas e dell’ala militare di Fatah in città”. Cina: Fatah, Hamas e altre 12 fazioni palestinesi firmano un accordo di unità nazionale | DIRETTA

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 23 Lug. 2024 alle 07:23 Aggiornato il 23 Lug. 2024 alle 13:14

    Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, martedì 23 luglio

    Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 23 luglio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 13,15 – Libano, media: “Un morto e un ferito in un raid aereo nel sud” – Una persona è stata uccisa e un’altra è rimasta ferita oggi in un attacco aereo condotto a Shaqra, nel Libano meridionale. Lo riferisce la rete televisiva saudita Al Arabiya, confermando il raid riportato in precedenza dall’emittente locale al-Jadeed.

    Ore 12,30 – Gaza: il bilancio dei morti sale a 39.090 vittime, oltre 90mila i feriti – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre si è attestato a 39.090 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 90.147, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 84 persone e altre 329 sarebbero rimaste ferite. Secondo le autorità israeliane, le forze armate (Idf) avrebbero ucciso non meno 15mila membri di Hamas dall’inizio del conflitto, mentre sono almeno 327 i soldati di Tel Aviv caduti nella Striscia dall’inizio dell’offensiva dello Stato ebraico. Per le Nazioni Unite invece, la maggior parte delle vittime della guerra sono donne e minori.

    Ore 11,30 – Cisgiordania, esplode una bomba lungo il Muro con Israele: “Feriti due militari israeliani” – Due dipendenti del ministero della Difesa di Israele sono rimasti lievemente feriti dopo essere stati investiti dall’esplosione di una bomba lungo la barriera di sicurezza della Cisgiordania, nella zona del Monte Gilboa, nel nord del territorio palestinese. Lo riferiscono in una nota le forze armate israeliane (Idf), secondo cui gli agenti erano di pattuglia presso la recinzione di confine quando hanno individuato un oggetto sospetto, poi rivelatosi un ordigno, che è esploso ferendo lievemente i due uomini, colpiti da alcune schegge. Le Idf hanno avviato una caccia all’uomo per trovare i responsabili che hanno piazzato la bomba.

    Ore 11,00 – Yemen, media: “Gli Houthi includono i giacimenti di gas di Israele tra gli obiettivi da colpire” – I ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi hanno incluso i giacimenti di gas Leviathan e Tamar, al largo di Israele, e altre strutture energetiche strategiche dello Stato ebraico nella loro lista di obiettivi da colpire. Lo riporta oggi, citando fonti yemenite, il quotidiano libanese al-Akhbar, considerato vicino al gruppo armato sciita Hezbollah alleato degli Houthi. Secondo la testata, i ribelli stanno entrando nella “quinta fase” della loro escalation contro Israele, che prevederebbe “azioni a sorpresa in aree precedentemente non colpite, attacchi più frequenti alle navi israeliane e alle imbarcazioni collegate a Israele e l’impiego di nuove armi avanzate a lungo raggio che non possono essere intercettate”.

    Ore 10,00 – Gaza, Idf: “Oltre 50 raid su Khan Younis: uccisi diversi uomini armati” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno condotto oltre 50 raid aerei nelle ultime 24 ore su altrettanti “siti utilizzati dai gruppi terroristici” a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui “le truppe della 98esima Divisione continuano ad avanzare” in città, dove le forze della settima Brigata corazzata, della Brigata paracadutisti e della Brigata commando “hanno ucciso diversi uomini armati”. “Tra i siti colpiti dall’Aeronautica militare”, si legge nel comunicato, “figurano depositi di armi, postazioni di cecchini, edifici utilizzati da Hamas e tunnel sotterranei”. Secondo l’Idf, “Hamas ha tentato di riorganizzarsi a Khan Younis, tre mesi dopo che l’esercito si è ritirato dall’area”. I militari israeliani fanno saper di aver avvisato i civili di evacuare l’area prima di lanciare la nuova operazione. Più a sud, a Rafah, le Idf “hanno ucciso decine di uomini armati e richiesto diversi attacchi aerei.

    Ore 9,30 – Giappone: Tokyo sanziona 4 coloni israeliani per le violenze in Cisgiordania – Il Giappone ha imposto sanzioni contro quattro coloni israeliani sospettati di violenze contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata. Secondo quanto affermato oggi in conferenza stampa dal segretario capo di gabinetto Hayashi Yoshimasa, “gli atti di violenza da parte di alcuni coloni israeliani in Cisgiordania sono aumentati drasticamente dall’ottobre scorso”. “In questa situazione e tenendo conto delle misure adottate dai Paesi del G7 e da altri Stati”, ha spiegato il portavoce dell’esecutivo nipponico, “il Giappone ha deciso di sanzionare i quattro coloni israeliani coinvolti in atti di violenza”.

    Ore 9,00 – Cina: Fatah, Hamas e altre 12 fazioni palestinesi firmano un accordo di unità nazionale – Almeno 14 fazioni palestinesi, tra cui Fatah e Hamas, hanno firmato oggi in Cina un accordo di unità nazionale. La notizia è stata confermata dai media di Stato cinesi e da un alto funzionario di Hamas, Musa Abu Marzuk, secondo cui la “Dichiarazione di Pechino” firmata oggi segue mesi di trattative iniziate ad aprile per arrivare a una riconciliazione che ponesse fine a quasi 17 anni di dispute interne alle fazioni palestinesi. “Oggi firmiamo un accordo per l’unità nazionale e affermiamo che la strada per completare questo viaggio è l’unità nazionale”, ha dichiarato Abu Marzuk. “Siamo impegnati per l’unità nazionale e la chiediamo”.

    Ore 8,00 – Cisgiordania, raid dell’Idf a Tulkarem: “Uccisi i capi di Hamas e dell’ala militare di Fatah in città” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno condotto oggi un raid aereo contro una cellula armata a Tulkarem, nella Cisgiordania occupata, uccidendo il comandante di Hamas e il capo delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa, l’ala militare di Fatah, in città. Almeno 5 persone, secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, sono rimaste uccise nell’attacco aereo. Secondo il portale israeliano Walla, che cita alcune fonti palestinesi, almeno tre delle vittime erano membri di alto rango di gruppi terroristici locali. Tra i morti figurerebbero anche Ashraf Nafeh, comandante di Hamas a Tulkarem, e Muhammad Abu Abdo, capo delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa nella stessa zona. Secondo una nota diramata dall’Idf, le truppe israeliane sono tuttora impegnate in scontri con individui armati.

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