Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, sabato 20 aprile
Israele ha contraccato l’Iran dopo il lancio di droni e missili partiti da Tehran e diretti in Terra Santa. Netanyahu, che pure non ha ufficialmente rivendicato l’operazione, ha optato per un attacco più che altro dimostrativo scegliendo di colpire la base militare di Isfahan. Gli Usa, come sottolineato dal sottosegretario di Stato americano Antony Blinken, non hanno avuto alcun ruolo nell’operazione né intendono farsi trascinare in una escalation in Medio Oriente. Il G7, intanto, ha messo in guardia da una escalation. Sul fronte Gaza, intanto, gli Usa hanno ribadito di essere contrari all’annunciata operazione israeliana a Rafah, mentre intanto, secondo il ministero della Salute palestinese, è arrivato a 34.012 il numero ufficiale delle vittime da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas. Di seguito le ultime notizie di oggi, sabato 20 aprile 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.
Ore 15,00 – Israele: “Dieci uomini armati uccisi e otto arrestati a Tulkarem” – L’esercito israeliano sta portando avanti un’operazione antiterrorismo nel campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania ormai da più di 40 ore e annuncia che nel corso del raid almeno 10 uomini armati sono stati uccisi e otto palestinesi ricercati sono stati arrestati. Lo riporta il Times of Israel. L’esercito israeliano afferma che le truppe hanno anche scoperto e distrutto un laboratorio per la fabbricazione di bombe e hanno sequestrato armi da fuoco, compresi fucili d’assalto.
Ore 14,00 – New York Times: “I missili lanciati da Israele contro l’Iran hanno una tecnologia per eludere i radar” – Uno dei missili lanciati da Israele contro le difese aeree del sito nucleare di Natanz aveva una tecnologia avanzata per eludere i sistemi radar iraniani. Lo hanno detto al New York Times due fonti occidentali, mentre due fonti iraniane hanno confermato di non aver rilevato le intrusioni nel proprio spazio aereo di droni, missili e o aerei. Secondo il quotidiano americano, il caccia dal quale è stato lanciato dal missile era “lontano sia dallo spazio aereo israeliano che da quello iraniano” e non è neanche entrato nello spazio aereo giordano, in una mossa calcolata per tenere Amman lontana da una possibile rappresaglia, nonostante una settimana fa abbia partecipato all’azione di difesa dall’attacco iraniano contro Israele.
Ore 12,00 – Gaza: “Uccisi almeno 34.049 palestinesi dall’inizio della guerra” – Almeno 34.049 palestinesi sono stati uccisi e 76.901 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Lo riferisce il ministero della Sanità della Striscia, gestito da Hamas, aggiungendo che 37 persone sono state uccise e 68 ferite nelle ultime 24 ore.
Ore 11,00 – Wafa: “Almeno 10 morti nei raid aerei israeliani a Rafah, sei sono bambini” – Almeno 10 persone, tra cui sei bambini, sono state uccise in attacchi aerei notturni contro la città di Rafah: lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti mediche hanno riferito che aerei da guerra israeliani hanno preso di mira una casa appartenente alla famiglia Radwan, nel quartiere Tal Al-Sultan della città di Rafah, a Sud della Striscia di Gaza, provocando la morte di nove persone, tra cui sei bambini e donne. Contemporaneamente, un civile è rimasto ucciso nel bombardamento di una casa a Est della città di Rafah.
Ore 10,00 – Iraq, esplosione nella base militare: “Nessun aereo o drone” – Non sono stati registrati droni o aerei da combattimento in aria al momento dell'”esplosione” notturna che ha scosso una base militare nell’Iraq centrale: è quanto si legge in un comunicato stampa delle Forze di sicurezza irachena. Citando “un rapporto del comando della difesa aerea” e l’ispezione dei radar, la nota assicura che “non c’erano droni o aerei da combattimento nello spazio aereo della provincia di Babilonia prima o durante l’esplosione” che ha provocato un morto e otto feriti.
Ore 8,30 – Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar” – La leadership politica di Hamas starebbe valutando l’ipotesi di lasciare il Qatar – Paese che ospita il gruppo dal 2012 – mentre l’emirato è sempre più sotto pressione dinanzi allo stallo dei negoziati con Israele. Lo rivela il Wall Street Journal, che cita fonti arabe, secondo cui il gruppo negli ultimi giorni avrebbe contattato almeno due Paesi nella regione, chiedendo la disponibilità a ospitare l’ufficio politico di Hamas. Uno dei due Paesi sarebbe l’Oman, che non ha voluto commentare le indiscrezioni del giornale americano. Se Hamas lasciasse il Qatar, la mossa potrebbe compromettere i colloqui per la liberazione degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri a Gaza dal 7 ottobre e probabilmente renderebbe più difficile per Israele e gli Stati Uniti trasmettere messaggi al gruppo. Leader di Hamas vivono a Doha, la capitale del Qatar, dal 2012, in un accordo sostenuto dagli Stati Uniti. “I colloqui si sono già arenati di nuovo, senza quasi nessun segnale o prospettiva di ripresa a breve, e la sfiducia tra Hamas e i negoziatori sta aumentando”, ha dichiarato un mediatore arabo al corrente della situazione.
Ore 8.00 – Milizie filo Iran: drone contro Eliat in risposta ad attacco su Iraq – Le milizie filoiraniane in Iraq hanno rivendicato il lancio di un dronte contro Eliat, in Israele, in risposta alle “violazioni israeliane della sovranità irachena e a suoi attacchi contro le basi delle Forze di mobilitazione popolare (Hashed al-Shaabi). Lo scrive Ynet dopo il raid della scorsa notte contro la base Calso in Iraq.
Ore 7,00 – Iraq, bombardata base militare filo-iraniana: un morto e otto feriti – È stata vittima di un “bombardamento” nella notte tra venerdì e sabato la base militare dell’Iraq centrale che ospita truppe dell’Esercito ed ex paramilitari filo-iraniani di Hachd al-Chaabi, integrati nelle forze regolari. Fonti dell’Esercito e del ministero dell’Interno non hanno saputo sin qui fornire indicazioni sui responsabili dell’azione che ha preso di mira la base, nè detto se si sia trattato di “un attacco di droni”. Il primo bilancio sarebbe di “un morto e otto feriti”.
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