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    Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Inviato Usa: “Evitare una guerra più grande tra Israele e il Libano”. Media: “Almeno 17 morti in un raid di Israele sul campo profughi di Nuseirat” | DIRETTA

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 18 Giu. 2024 alle 07:00 Aggiornato il 18 Giu. 2024 alle 18:58

    Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, martedì 18 giugno

    Il premier israeliano Netanyahu ha deciso di sciogliere il gabinetto di guerra dopo l’addio al governo del ministro Gantz. In Israele, intanto, è iniziata la “settimana della resistenza” che prevede manifestazioni in tutto il Paese al fine di convincere il primo ministro a rassegnare le dimissioni e convocare così elezioni anticipate. Nel frattempo non si fermano i raid su Gaza dopo la “pausa tattica” annunciata dall’Idf che ha fatto infuriare lo stesso Netanyahu, il quale, dopo un confronto con i militari, ha ribadito che “i combattimenti a Rafah continueranno come previsto”. Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 18 giugno 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 19 – Blinken, Usa riflettono su invio bombe a Israele – Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, afferma che Washington sta ancora esaminando l’invio di bombe a Israele per il timore che potrebbero essere utilizzate in aree densamente popolate. Blinken ha risposto in una conferenza stampa sullo stato delle spedizioni di armi a Israele dopo le lamentele di Netanyahu. A metà maggio, il Segretario alla Difesa americano Lloyd Austin aveva confermato davanti al Congresso le notizie secondo cui gli Stati Uniti avrebbero sospeso “una spedizione di munizioni ad alto potenziale” a Israele.

    Ore 18,00 – Netanyahu attacca manifestanti, “non rappresentano popolo” – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è tornato ad attaccare i manifestanti che negli ultimi giorni hanno intensificato le proteste contro il suo governo, chiedendo un accordo per la liberazione degli ostaggi ed elezioni anticipate. A decine si sono radunati fuori dal cimitero di Tel Aviv per contestare il capo di governo in occasione di una cerimonia commemorativa per le vittime del caso Altalena. Accusando i manifestanti di essere una “minaccia” che vuole “una spaccatura profonda e distruttiva che romperà l’unità e porterà la distruzione su di noi”, Netanyahu ha assicurato che “non ci sarà alcuna guerra civile”. “Purtroppo esiste una minoranza che si fa sentire, a volte violenta, che è organizzata e finanziata con denaro in quantità inimmaginabili, ma non rappresenta il popolo. La maggioranza del popolo sta dietro i nostri soldati che vogliono riportare la vittoria sul nostro nemico”.

    Ore 16,00 – Premier Libano a inviato Usa: “Libano non vuole l’escalation” – “Il Libano non vuole l’escalation”. Lo ha detto il premier libanese Najib Miqati che nella sua residenza di Beirut ha ricevuto l’inviato Usa Amos Hochstein. “Quello che è necessario è fermare l’aggressione israeliana in corso contro il Libano e tornare alla calma e alla stabilità lungo il confine meridionale” del Paese dei Cedri, ha detto il primo ministro secondo le dichiarazioni rilanciate dall’agenzia libanese Nna. “Continuiamo a cercare di fermare l’escalation, ripristinare la sicurezza e la stabilità e continuiamo a cercare di porre fine alle violazioni della sovranità libanese e agli atti sistematici di uccisione e distruzione commessi da Israele”, ha aggiunto Miqati, che ha denunciato le “continue minacce israeliane al Libano”.

    Ore 13,00 – Hamas: “Il bilancio dei morti a Gaza è salito a 37.372” – Il ministero della Sanità di Hamas che governa la Striscia di Gaza ha annunciato oggi un nuovo bilancio di 37.372 vittime dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese, più di otto mesi fa. Almeno 25 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha affermato Hamas in un comunicato, aggiungendo che 85.452 persone sono rimaste ferite nei territori palestinesi dall’inizio della guerra, il 7 ottobre, innescata dall’attacco di Hamas in Israele 12:35.

    Ore 11,00 – Inviato Usa: “Evitare una guerra più grande tra Israele e il Libano” – L’inviato americano Amos Hochstein ha detto che Washington sta cercando di evitare “una guerra più grande” a seguito dell’escalation tra Hezbollah e l’esercito israeliano lungo la frontiera meridionale del Libano nelle ultime settimane. Lo riporta Haaretz. Hochstein ha descritto la situazione lungo il confine come “grave” e ha affermato che questo è il motivo per cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lo ha inviato in Libano. Hochstein si trova in Libano per una giornata di incontri dopo un breve viaggio in Israele.

    Ore 9,00 – Media: “Artiglieria israeliana colpisce Sud del Libano” – L’artiglieria israeliana ha bombardato questa mattina alcuni obiettivi legati a Hezbollah nel sud del Libano. Lo riferisce la stampa israeliana citando il quotidiano filo-iraniano Al Mayadeen. La zona colpita è quella di Khiyam e Kafr Shuba. Oggi nel Paese dei cedri è atteso l’inviato Usa per il Medio Oriente Amos Hochstein.

    Ore 8,00 – Media: “Almeno 17 morti in un raid di Israele sul campo profughi di Nuseirat” – Almeno 17 persone sarebbero morte durante la notte nel campo profughi di Nuseirat a seguito di pesanti bombardamenti israeliani nel centro di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Da inizio anno nel campo sarebbero oltre 270 i palestinesi sfollati uccisi.

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