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    Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: “Bombardata scuola a Gaza, quattro morti”. Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa | DIRETTA

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 17 Mag. 2024 alle 07:00 Aggiornato il 17 Mag. 2024 alle 16:35

    Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, venerdì 17 maggio

    Tensioni nel governo israeliano con il ministro dell’estrema destra Itamar Ben Gvir che ha chiesto le dimissioni del ministro della Difesa Yoav Gallant, il quale si è detto contrario a una futura gestione della Striscia da parte del suo Paese. Mentre ieri il cardinale Pizzaballa è entrato Gaza, risultando il primo religioso dall’inizio del conflitto a entrare in Palestina, il premier israeliano Netanyahu ha ribadito che per Israele è fondamentale entrare a Rafah: “La battaglia a Rafah è cruciale. Non si tratta solo del resto dei loro battaglioni, ma anche dei tubi dell’ossigeno per fuggire e rifornirsi. Questa battaglia, di cui siete parte integrante, è una battaglia che deciderà molte cose in questa guerra”. Di seguito le ultime notizie di oggi, venerdì 17 maggio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 16,00 – Gb, consegnati aiuti a Gaza tramite molo temporaneo – Il premier britannico Rishi Sunak ha annunciato di aver consegnato aiuti a Gaza per la prima volta utilizzando il molo temporaneo installato dagli Stati Uniti al largo della Striscia. “Nelle prossime settimane arriveranno ulteriori aiuti, ma sappiamo che la via marittima non è l’unica risposta. Dobbiamo vedere aperte più rotte terrestri”, ha aggiunto.

    Ore 15,00 – Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa – È entrato in funzione il molo temporaneo, costruito dagli Usa a Gaza: i primi “camion che trasportano assistenza umanitaria hanno iniziato a sbarcare” nella Striscia, ha fatto sapere il Comando Centrale americano (Centcom) che ieri ne aveva annunciato l’ancoraggio a una spiaggia di Gaza. “Si tratta di uno sforzo multinazionale in corso per fornire ulteriori aiuti ai civili palestinesi a Gaza attraverso un corridoio marittimo che è interamente di natura umanitaria”, ha aggiunto, pubblicando immagini che mostrano gli aiuti caricati su una chiatta nel vicino porto israeliano di Ashdod. Nessun soldato americano è sceso a terra, ha sottolineato Centcom, annunciando che nei prossimi giorni circa 500 tonnellate di aiuti dovrebbero entrare a Gaza.

    Ore 13,00 – Guterres: “Qualsiasi attacco a Rafah è inaccettabile” – “Qualsiasi attacco a Rafah è inaccettabile. Infliggerebbe un’altra ondata di dolore e miseria quando avremo bisogno di un’ondata di aiuti salvavita”. Lo ha detto il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un vertice della Lega degli Stati arabi, aggiungendo che “i cuori si stanno spezzando per i palestinesi di Gaza” e che la guerra è una “ferita” che potrebbe colpire l’intera regione. “Per la sua velocità e portata, è il conflitto più mortale del mio tempo come segretario generale – per i civili, gli operatori umanitari, i giornalisti e i nostri stessi colleghi delle Nazioni Unite”, ha aggiunto.

    Ore 12,30 – Israele: “L’accusa di genocidio del Sud Africa è presa in giro” – Quanto sostenuto dal Sudafrica contro Israele all’Aja è “una presa in giro” della “atroce accusa di genocidio”. Lo ha detto, citato dai media, il rappresentante israeliano Gilad Noam nella contro arringa davanti la Corte internazionale di giustizia. Israele – ha spiegato – “non voleva una guerra a Gaza” ed ha attaccato “per difendere se stesso e i suoi cittadini”. Il caso del Sudafrica è “completamente separato da fatti e circostanze” ha aggiunto Noam sottolineando che l’operazione militare a Rafah è motivata dal fatto che è un “punto focale per l’attività terroristica in corso e una roccaforte di Hamas”.

    Ore 12,00 – Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah” – Israele ha diritto a “esercitare il proprio diritto alla difesa” ma “deve rispettare il diritto internazionale” e l’operazione su larga scala a Rafah “avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile”. In una lettera al ministro degli esteri israeliano Israel Katz, i titolari degli esteri d’Italia, Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia e Corea del sud, coordinati da Antonio Tajani per la presidenza del G7, ribadiscono “l’opposizione a un’operazione militare su larga scala a Rafah” e “la richiesta di un piano credibile per proteggere” i civili. La lettera comincia ribadendo “con forza il nostro sdegno per il brutale attacco terroristico condotto da Hamas e da altri gruppi terroristici contro Israele, il 7 ottobre” e con la richiesta a Hamas di “rilasciare tutti gli ostaggi immediatamente e senza condizioni”. “Continueremo a lavorare per negare ad Hamas la capacità di compiere ulteriori atrocità”, scrivono i ministri degli esteri dei 13 Paesi, la maggior parte del G7 e dell’Ue. Ma, affermano, che “nell’esercitare il proprio diritto alla difesa, Israele deve rispettare pienamente il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale. Vi scriviamo alla luce della devastante e crescente crisi umanitaria in tutta Gaza e desideriamo chiedere al Governo di Israele un’azione urgente per affrontarla”. “Ribadiamo – sostengono i ministri degli Esteri – la nostra opposizione a un’operazione militare su larga scala a Rafah, che avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile. Ribadiamo la nostra richiesta di un piano credibile e attuabile per proteggere la popolazione civile e rispondere alle sue esigenze umanitarie”.

    Ore 9,00 – Calcio, la Fifa deciderà sulla sospensione di Israele il 20 luglio – La guerra a Gaza ha fatto irruzione nel mondo del calcio durante la conferenza della Fifa a Bangkok: l’associazione del calcio palestinese ha chiesto la sospensione di Israele dalla Federazione, e una decisione verrà presa il 20 luglio. Il presidente Gianni Infantino ha disposto una consulenza legale indipendente per valutare la richiesta. La Federcalcio palestinese (PFA) e i suoi sostenitori, come la Conferedazione asiatica di cui fa parte, speravano in un voto immediato su un’eventuale squalifica, mentre Israele ha definito “cinica” la richiesta. “La Fifa incaricherà fin d’ora un esperto legale indipendente di valutare le tre richieste avanzate dalla federazione calcistica palestinese e di assicurarsi che lo status e i regolamenti della Fifa siano applicati nel modo corretto – ha detto Infantino – A causa dell’urgenza della situazione, un consiglio straordinario della FIFA sarà convocato prima del 20 luglio di quest’anno per esaminare i risultati della valutazione e prendere le decisioni appropriate”.

    Ore 8,00 – Calcio, la federazione palestinese chiede alla Fifa di sospendere Israele – La federazione calcistica palestinese ha chiesto la sospensione “immediata” di Israele dalla Fifa, l’organo di governo mondiale del calcio. “La palla è nel tuo campo”, ha detto il presidente della Federcalcio palestinese Jibril Rajoub al presidente della Fifa Gianni Infantino durante la riunione di Bangkok.

    Ore 7,30 – Israele a Onu: “Non avete fatto nulla per gli ostaggi” – “Fino ad oggi non avete fatto nulla per il rilascio degli ostaggi! Come potete chiedere un cessate il fuoco prima di fare tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi?”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano all’Onu, Gilad Erdan, intervendo al dibattito del Consiglio di sicurezza sulla situazione degli ostaggi di Gaza.

    Ore 7,00 – Media palestinesi: “Bombardata scuola a Gaza, quattro morti” – Quattro persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite dopo che un aereo israeliano ha bombardato una scuola che ospitava sfollati nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa statale palestinese Wafa, sottolineando che “l’attacco all’alba alla scuola al-Jaouni ha fatto seguito a una serie di attacchi aerei e di artiglieria notturni da parte delle forze israeliane su case residenziali e rifugi da nord a sud di Gaza”.

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