Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, mercoledì 17 aprile
Nonostante Biden abbia detto che non intende attaccare l’Iran né appoggiare Israele in un’operazione congiunta, il primo ministro Netanyahu ha ribadito l’intenzione di rispondere a Tehran invitando la comunità internazionale a “rimanere unita” per “resistere a questa aggressione iraniana, che minaccia la pace nel mondo”. Aumenta, dunque, la preoccupazione per una possibile risposta israeliana al lancio di droni scagliato dall’Iran contro Israele. Nel frattempo, l’Onu ha sottolineato in un rapporto che “a sei mesi dall’inizio della guerra” sono “10mila” le “donne palestinesi uccise a Gaza, tra cui circa seimila madri, lasciando 19mila bambini orfani”. Di seguito le ultime notizie di oggi, mercoledì 17 aprile 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.
Ore 17,00 – Tajani: “G7 al lavoro per sanzioni contro l’Iran” – “Lavoreremo per cercare insieme di infliggere sanzioni all’Iran. Vedremo se si potrà trovare una soluzione, e che tipo di sanzioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Capri per il G7 Esteri. “Ieri, durante la riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione europea, l’orientamento dell’Ue era quello di dare sanzioni a chi dava missili e droni che poi venivano lanciati contro l’Ucraina, contro Israele o i mercantili nel Mar Rosso”.
Ore 15,00 – Netanyahu: “Israele farà tutto il necessario per difendersi” – “Voglio che sia chiaro, prenderemo le nostre decisioni e lo Stato di Israele farà tutto il necessario per difendersi”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ribadendo il diritto all’autodifesa in seguito all’attacco iraniano. Il capo del governo ha incontrato i ministri degli Esteri di Regno Unito e Germania, David Cameron e Annalena Baerbock, ringraziandoli per il sostegno “senza precedenti” nello sventare l’attacco delle forze di Teheran.
Ore 14,00 – Israele: “Tredici feriti in Galilea, 4 gravi” – È salito ad almeno 13 feriti, di cui 4 gravi il bilancio dell’attacco degli Hezbollah nella cittadina di Arab al-Aramashe in Galilea, nel Nord di Israele. Lo hanno fatto sapere i Servizi di pronto soccorso citati dai media.
Ore 13,30 – Hezbollah rivendica altri due attentati in Galilea – Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato poco fa altri due attacchi compiuti stamani contro due diverse basi militari israeliane in Alta Galilea: contro la base del controllo aereo sul monte Meron, distante diversi chilometri dalla linea di demarcazione col Libano, e contro la caserma di Arab Aramshe, a ridosso invece del fronte di guerra. Nei comunicati gli Hezbollah affermano che questi altri due attacchi sono in risposta, come i primi del mattino, ai raid israeliani condotti ieri nel sud del Libano e nei quali sono stati uccisi tre combattenti del partito.
Ore 13,00 – Attacco Hezbollah al Nord di Israele: sei feriti tra cui uno grave – Almeno sei persone sono rimaste ferite, di cui una in maniera seria, a causa di un razzo di Hezbollah caduto su un centro comunitario di Arab al-Aramshe nel Nord di Israele, vicino al confine con il Libano. Lo riferiscono i soccorritori. Secondo Times of Israel, le sirene di allarme non sono risuonate nel villaggio beduino nella Galilea occidentale. Hezbollah aveva rivendicato anche il lancio di razzi contro caserme e postazioni israeliane in Alta Galilea, nel settore occidentale del fronte della guerra in corso tra il Partito di Dio e lo Stato ebraico dall’8 ottobre scorso. Questi attacchi giungono all’indomani dell’uccisione di tre combattenti di Hezbollah, di cui uno – secondo Israele – un dirigente militare, in raid aerei israeliani nel Sud del Libano.
Ore 12,00 – Qatar: “I negoziati tra Israele e Hamas sono in fase di stallo” – I negoziati tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi sono “in fase di stallo”. Lo ha affermato il Qatar che da mesi, insieme a Egitto e Usa, media nei colloqui.
Ore 11,00 – Cameron: “Non ci sia un’escalation di Israele contro l’Iran” – Non ci deve essere un’escalation da parte di Israele contro l’Iran dopo l’attacco con droni e missili condotto da Teheran. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico in visita nello Stato ebraico. Cameron ha affermato di sperare che la promessa risposta israeliana non aggravi la situazione in Medio Oriente sottolineando come in questo momento sia “meglio essere intelligenti piuttosto che duri”. “La vera necessità è tornare a concentrarsi su Hamas, sugli ostaggi, sull’arrivo degli aiuti, su una pausa nel conflitto a Gaza”, ha aggiunto il responsabile del Foreign Office.
Ore 9,00 – Media: “L’Iran ha evacuato le sue basi in Siria” – L’Iran ha completamente evacuato alcune sue basi in Siria, mentre altre lo sono solo di notte, quando Teheran teme che sia più probabile che abbia luogo un attacco israeliano. Lo sostiene il Wall Street Journal che cita delle fonti. Secondo Wsj, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha adottato “misure di emergenza” per le sue strutture in tutta la Siria. Le fonti hanno detto che solo alcuni membri sono rimasti a guardia degli arsenali di armi, mentre la maggior parte è stata evacuata.
Ore 8,00 – Fonte Usa: “La risposta di Israele sarà un attacco limitato in Iran” – La risposta di Israele a Teheran includerà “un attacco limitato” sul territorio iraniano. Lo ha detto un funzionario dell’amministrazione Biden alla Cbs – ripresa dai media israeliani – secondo cui queste sono le aspettative da parte americana.
Ore 7,00 – Gli Usa impongono nuove sanzioni contro l’Iran – Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni conto l’Iran dopo l’attacco ad Israele. Lo ha annunciato il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan. “A seguito dell’attacco senza precedenti dell’Iran contro Israele, il presidente Biden si è coordinato con gli alleati e i partner del G7 per imporre nuove sanzioni”, si legge nella nota di Sullivan. Le misure colpiranno in particolare “il programma missilistico e di droni, le entità che sostengono il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica e il ministero della Difesa iraniano”. Gli Stati Uniti, inoltre, “continueranno a lavorare attraverso il Dipartimento della Difesa e il Comando Centrale per rafforzare ed espandere ulteriormente la difesa aerea e missilistica in tutto il Medio Oriente” e non “esiteranno ad agire, in coordinamento con alleati e partner in tutto il mondo, per ritenere il governo iraniano responsabile delle sue azioni dannose e destabilizzanti”.
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