La diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, giovedì 16 novembre
Hamas avrebbe accettato un principio di accordo negoziato dal Qatar, secondo cui Israele dovrà anche rilasciare alcune donne e bambini palestinesi dalle proprie carceri e aumentare la quantità di assistenza umanitaria consentita nell’enclave palestinese. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, giovedì 16 novembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 14,15 – Israele nega l’ingresso all’alto commissario Onu per i Diritti umani – Israele ha respinto la richiesta di visitare il Paese pervenuta da Volker Turk, l’alto commissario Onu per i Diritti umani, che aveva chiesto un’indagine internazionale sulle presunte violazioni del diritto umanitario nella guerra tra Israele e Hamas.
Ore 10,45 – Israele: “Preso porto di Gaza, usato da Hamas per attacchi” – Soldati israeliani hanno preso il controllo del porto di Gaza usato da Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui truppe della 118/a Brigata corazzata e dell’unità d’elite ‘Flotilla 13′ hanno “scoperto 10 imbocchi di tunnel e distrutto 4 strutture usate per il terrorismo, uccidendo 10 terroristi”. Hamas – ha aggiunto – ha usato il luogo, “mascherato da porto civile, come area per addestramento e conduzione di attacchi terroristici, il tutto utilizzando navi civili e della polizia portuale di Gaza”
Ore 10,40 – Onu chiede inchiesta su violazione diritto umanitario – L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha riferito di “accuse estremamente gravi” di violazioni del diritto internazionale nella guerra tra Israele e Hamas e ha chiesto un’indagine internazionale. “Le accuse estremamente gravi di molteplici e gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, indipendentemente dai loro autori, richiedono un’indagine rigorosa e una definizione delle responsabilità”, ha affermato Turk, durante un briefing con i Paesi membri sul suo recente viaggio in Medio Oriente, aggiungendo che “è necessaria un’indagine internazionale”
Ore 10,25 – Allarme Onu, in Cisgiordania una situazione “esplosiva” – L’Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, si è detto “profondamente preoccupato per l’intensificazione della violenza e della grave discriminazione contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata, come anche a Gerusalemme Est”. “A mio avviso, questo crea una situazione potenzialmente esplosiva, e voglio essere chiaro: siamo ben oltre il livello di prima allerta. Sto suonando il campanello d’allarme più forte possibile sulla Cisgiordania occupata”, ha detto in un briefing con gli Stati membri
Ore 8,40 – Sparatoria vicino Gerusalemme: cinque feriti – È di almeno tre morti e cinque feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta sulla route 60, appena a sud di Gerusalemme. Lo riporta il Jerusalem Post. Secondo il resoconto delle forze di sicurezza israeliane tre persone hanno aperto il fuoco dopo esseri avvicinati a un checkpoint. Le forze di sicurezza hanno risposto all’attacco sparando e uccidendo i tre assalitori. I paramedici di Magen David Adom sono intervenuti sul posto per assistere i feriti. Uno di questi, un giovane di 20 anni con ferite nella parte superiore del corpo, verserebbe in gravi condizioni
Ore 8,35 – Germania, smantellata organizzazione filo-Hezbollah in sette lander – Vasta operazione antiterrorismo in Germania, dove la polizia ha smantellato in sette lander un’associazione islamica sospettata di sostenere il movimento sciita libanese Hezbollah. “In un momento in cui molti ebrei si sentono particolarmente minacciati non tolleriamo la propaganda islamista o l’incitamento antisemita e anti-israeliano”, ha detto il ministro degli Interni Nancy Faeser a proposito del Centro islamico di Amburgo e altre cinque organizzazioni sospettate di essere collegate a esso.
Ore 7,55 – Raid israeliano distrugge casa del leader politico di Hamas – Un aereo israeliano ha colpito la casa del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel ricordando che Haniyeh vive in esilio in Qatar. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf) affermando che la casa era “utilizzata come infrastruttura terroristica e, tra le altre cose, come luogo di incontro per gli alti funzionari dell’organizzazione” di Hamas.
Ore 7,45 – Israele, morti altri 2 soldati in operazione a Gaza – L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri due soldati: sono stati uccisi durante i combattimenti nella Striscia di Gaza. Il totale – secondo la stessa fonte – è ora di 50 militari dall’inizio dell’operazione di terra nell’enclave palestinese.
Ore 4,29 – Media palestinesi, vittime in raid su campo profughi – Due edifici residenziali nel campo profughi di Nuseirat a Gaza sono stati colpiti stamattina dalle forze israeliane provocando morti e feriti, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Vittime si registrerebbero anche nella zona della Stazione di servizio centrale di Gaza, che ospita decine di sfollati.
Ore 2,27 – IDF, attaccate posizioni Hezbollah in Libano – L’esercito israeliano ha attaccato nella notte posizioni e strutture di Hezbollah in Libano. Lo ha affermato un portavoce dell’IDF. Tra gli obiettivi attaccati un deposito di armi, infrastrutture militari, posti di vedetta e posizioni di lancio, inclusa quella utilizzata ieri da Hezbollah per lanciare un missile anticarro verso la città di Shlomi, nel nord di Israele.
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