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    Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Gaza, Idf: “40 raid nella Striscia in 24 ore. Uccisi uomini armati a Rafah”. Cisgiordania, attacco vicino a Tulkarem: feriti 3 israeliani, tra cui 2 adolescenti. Ferisce un agente di polizia durante un raid ad Al-Bireh: ucciso un 19enne palestinese. Usa, Blinken a Israele: “Il bilancio delle vittime civili a Gaza è inaccettabilmente alto”. J.D. Vance: “Tel Aviv concluda il conflitto al più presto” | DIRETTA

    Credit: AGF
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 16 Lug. 2024 alle 07:00 Aggiornato il 16 Lug. 2024 alle 11:01

    Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, martedì 16 luglio

    A oltre nove mesi dagli attentati in Israele del 7 ottobre scorso non si ferma la guerra nella Striscia di Gaza contro Hamas e la Jihad Islamica. Almeno 38.664 persone sono morte e oltre 89mila sono rimaste ferite nel corso delle ostilità. Malgrado il raid condotto nel fine settimana contro un campo per sfollati a Khan Younis, che ha provocato almeno 90 morti, Israele continua a bombardare il territorio costiero palestinese. Fonti libanesi parlano di una ripresa dei negoziati per una tregua e per la liberazione degli ostaggi in Qatar nel corso della settimana. Ma per il momento la pace sembra ancora lontana. Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 16 luglio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

    DIRETTA

    Ore 11,00 – Gaza, al-Jazeera: “35 morti nei raid dell’Idf” – Almeno una persona è morta e altre due sono rimaste ferite in un bombardamento condotto dalle forze armate di Israele (Idf) contro un appartamento in via al-Nafaq a Gaza City, portando a 35 il numero delle vittime causate dai raid compiuti oggi dallo Stato ebraico sulla Striscia. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza del territorio costiero palestinese in un comunicato citato dall’emittente al-Jazeera.

    Ore 10,30 – Usa: il vice di Trump J.D. Vance chiede a Israele di porre fine alla guerra a Gaza “il più rapidamente possibile” – James David Vance, candidato vicepresidente dei repubblicani in corsa con Donald Trump alle presidenziali Usa del 5 novembre prossimo, ha chiesto a Israele di porre fine “il più rapidamente possibile” alla guerra in corso nella Striscia di Gaza. In un’intervista all’emittente Fox News, la prima concessa da quando è stato nominato vice di Trump, il senatore dell’Ohio ha accusato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden di aver permesso che il conflitto continuasse troppo a lungo. “Innanzitutto, vogliamo che Israele finisca questa guerra e che lo faccia il più in fretta possibile, perché più va avanti, più difficile diventa la loro situazione”, ha detto Vance, che si è definito “sionista”. “Ma in secondo luogo, dopo la guerra vorremmo rilanciare il processo di pace tra Israele, Arabia Saudita, Giordania e così via”. Nel novembre dello scorso anno, il senatore scrisse una lettera a Biden, esortandolo a non applicare la protezione speciale in materia di immigrazione ai palestinesi, definendoli “una popolazione di individui potenzialmente radicalizzati”. Vance si è inoltre sempre detto contrario a qualsiasi limitazione agli aiuti militari a Israele.

    Ore 10,00 – Israele rifiuta la richiesta del ministro degli Esteri norvegese di visitare lo Stato ebraico e l’Anp – Israele ha respinto la richiesta del ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide di visitare lo Stato ebraico a causa del riconoscimento da parte di Oslo dello Stato di Palestina, del rifiuto del governo del premier Jonas Gahr Støre di riconoscere Hamas come un’organizzazione terroristica e del sostegno del Paese scandinavo alla causa intentata dal Sudafrica contro Tel Aviv alla Corte Internazionale di Giustizia de L’Aja per violazione della Convenzione del 1948 sulla prevenzione e sulla punizione del crimine di genocidio. Lo ha reso noto oggi in un comunicato il ministero degli Esteri israeliano secondo cui, a margine del vertice Nato della scorsa settimana a Washington D.C., Eide si è avvicinato al suo omologo Israel Katz, dicendogli: “Abbiamo molto di cui discutere”. Al che, secondo la nota del suo ufficio, Katz avrebbe risposto: “Hai fatto molto per noi”. Visto il rifiuto opposto da Israele, il ministro degli Esteri norvegese non potrà recarsi nemmeno in visita presso l’Autorità nazionale palestinese (Anp). Tra maggio e giugno, Spagna, Norvegia, Irlanda e Slovenia hanno riconosciuto lo Stato di Palestina.

    Ore 9,30 – Gaza, Idf: “40 raid nella Striscia in 24 ore. Uccisi uomini armati a Rafah” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno bombardato “40 obiettivi” in altrettanti raid aerei condotti nelle ultime 24 ore “in tutta la Striscia di Gaza” ed eliminato un imprecisato numero di “uomini armati” durante le operazioni in corso a Rafah, all’estremo sud del territorio costiero palestinese. Lo riferisce in una nota l’unità portavoce dell’Idf, secondo cui i caccia e i droni israeliani hanno colpito “postazioni da cecchino, posti di osservazione, edifici utilizzati da gruppi terroristici e dotati di trappole esplosive e altre strutture simili”. Le truppe, prosegue il comunicato, continuano anche a operare a Rafah, dove nel corso della giornata appena trascorsa sono stati individuati “diversi tunnel” e sono stati uccisi alcuni “uomini armati”. I soldati di Israele, conclude la nota, sono operativi anche nel cosiddetto “Corridoio di Netzarim”, nella parte centrale della Striscia, dove continuano a effettuare incursioni contro le infrastrutture di Hamas.

    Ore 9,00 – Cisgiordania, ferisce un agente di polizia durante un raid ad Al-Bireh: ucciso un 19enne palestinese – Un agente della polizia di frontiera israeliana è rimasto lievemente ferito nella notte durante un raid condotto dalle forze di sicurezza dello Stato ebraico vicino a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, quando un uomo, ufficialmente residente nella Striscia di Gaza, lo ha aggredito con un’arma da taglio, venendo poi ucciso dalle truppe schierate sul posto. Lo riferiscono in una nota le forze armate israeliane (Idf), secondo cui l’aggressore, un 19enne palestinese, è stato ucciso nel corso di un’operazione condotta ad Al-Bireh insieme ai servizi interni dello Shin Bet e alla polizia di frontiera. Non sono stati forniti dettagli sul motivo per cui il giovane residente a Gaza si trovasse in Cisgiordania.

    Ore 8,00 – Libano, Idf: “Bombardati diversi obiettivi di Hezbollah” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno bombardato nella notte una serie di obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Lo hanno reso noto oggi in un comunicato le Idf, secondo cui l’Aeronautica militare ha colpito diversi siti legati al gruppo armato sciita nei pressi delle località di Houla, Kafr Kila e Bani Haiyyan, nel Libano meridionale. Unità dell’artiglieria hanno invece bombardato diverse aree vicino a Blida, Deir Mismas e Rmeish, sempre nel sud del Libano.

    Ore 7,30 – Cisgiordania, presunto attentato vicino a Tulkarem: feriti 3 israeliani, tra cui 2 adolescenti – Almeno tre cittadini israeliani, compresi due adolescenti di 15 e 16 anni, sono rimasti lievemente feriti oggi in un presunto attentato avvenuto nei pressi della città di Bayt Lid, nel governatorato palestinese di Tulkarem della Cisgiordania occupata, non lontano dall’insediamento illegale di Shavei Shomron. I tre, secondo il servizio sanitario di emergenza Magen David Adom, sono rimasti feriti in una sparatoria che ha colpito l’auto su cui si trovavano. Le vittime, un uomo di 32 anni, un ragazzo di 16 e un altro di 15, non versano in gravi condizioni ma sono stati colpiti dalle schegge di vetro dei finestrini esplosi all’impatto con i proiettili. Le truppe israeliane sono tuttora alla ricerca degli aggressori.

    Ore 7,00 – Usa, Blinken a Israele: “Il bilancio delle vittime civili a Gaza è inaccettabilmente alto” – Il segretario di Stato Usa Antony Blinken si è lamentato con il ministro israeliano per gli Affari Strategici Ron Dermer e con il consigliere per la sicurezza nazionale dello Stato ebraico Tzachi Hanegbi del numero “inaccettabilmente alto” delle vittime civili causate dai bombardamenti di Tel Aviv sulla Striscia di Gaza. Lo ha rivelato in conferenza stampa il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, secondo cui il capo della diplomazia statunitense ha ricevuto Dermer e Hanegbi “per esprimere la nostra seria preoccupazione per le recenti vittime civili a Gaza” dopo il raid aereo che il 13 luglio ha colpito un campo per sfollati ad al-Mawasi vicino a Khan Younis, dove secondo Israele si nascondeva il capo dell’ala militare di Hamas Mohammed Deif, provocando almeno 90 morti civili. Il numero delle vittime “resta ancora inaccettabilmente alto”, ha aggiunto Miller riportando le parole di Blinken. “Continuiamo a vedere troppi civili uccisi in questo conflitto”.

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